Pranzo a Bordeaux, Le Grand Tasting nel Carrousel du Louvre


di Maria Pranzo

Maria Pranzo e Massimo Bottura

Maria, qui con Massimo Bottura, starà per un bel po’ in Francia a studiare, precisamente a Bordeaux. Per non farle dimenticare l’Italia abbiamo aperto una finestra tutta sua per leggere le impressioni o, più semplicemente, gli eventi a cui partecipa

Le Festival des meilleurs vins
www.grandtasting.com
4-6 Dicembre 2009, Carrousel du Louvre, Parigi

Grand Tasting

Michel Bettane e Thierry Desseauve: “Le vin, comme tout ce qui a trait à la gastronomie, se trouve à l’exacte intersection entre le don d’une nature capricieuse et infiniment diverse et le savoir faire humain dans toute sa sophistication” (“Il vino, come tutto quello che riguarda la gastronomia, è l’incrocio perfetto tra il dono di una natura capricciosa e infinitamente varia e la conoscenza umana in tutta la sua complessità”.)

Michel Bettane e Thierry Desseauve, curatori della guida “Le Grand Guide des Vins de France”, hanno organizzato la quarta edizione di “Le Grand Tasting, Le Festival des meilleurs vins” il 4 e il 5 Dicembre 2009 all’interno del Carrousel du Louvre a Parigi.
In effetti si è trattato davvero di un festival dedicato al vino e alla gastronomia francese, ma anche l’Italia ha avuto l’attenzione dei tanti visitatori.
Tra i 300 produttori presenti (i francesi tutti selezionati anche dalla guida di Bettane e Desseauve), anche tanti italiani concentrati in una parte del Carrousel e selezionati da Anna Serio come i siciliani Planeta o i piemontesi Lucchetti con l’anteprima di Maria Sole, un lacrima straordinario ottenuto con un procedimento particolare.

Grand Tasting

La location è sicuramente prestigiosa e idonea a valorizzare i tanti importanti vini proposti in degustazione. L’evento era organizzato su due piani, nonostante le tante presenze era facile degustare i vini e intuire i percorsi. Unica nota di demerito: i produttori non erano sistemati per territori e questo poteva creare confusione.
Il pubblico era composto soprattutto da professionisti del settore, giornalisti e appassionati gourmet. Sebbene il costo del biglietto fosse contenuto (20 euro per un giorno, 25 euro per entrambe le giornate), sono stati avvero pochi i curiosi o i turisti, sintomo questo di una comunicazione mirata.
L’organizzazione è stata quindi quasi impeccabile considerando le tante iniziative proposte durante le due giornate come “L’Ecole des terroirs”, uno spazio dedicato all’approfondimento di territori come quello di Margaux, Châteauneuf du-Pape, Champagne, ma anche a territori italiani rappresentativi per il vino come il Piemonte, la Campania, l’Umbria, la Toscana…
Anche all’interno dello spazio “Ateliers Gourmets” l’Italia ha avuto particolare importanza; è stato l’unico territorio “non francese” ad essere presente! Ogni ora lo spazio ospitava le sessioni di cooking show e le degustazioni. A partire dalle 11.00 di venerdì 4 i visitatori, che si erano prenotati on line pagando una quota di 10 euro, potevano degustare piatti di grandi chef come il “Foie gras de Canard des Landes; Rôti aux agrumes” di Eric Briffard chef del popolare George V di Parigi. Posti ovviamente tutti esauriti.

Michel Bettane

Arnald Bradol, proprietario del ristorante Les Fines Gueules ha presentato “Carpaccio de veau sous la mère, huile d’olive de Sicile et parmigiano 36 mois; Tartare de limousine au couteau, pesto léger et grenailles” descrivendo i vari ingredienti tutti italiani che lo chef Nicolas ha utilizzato per il piatto. Presente anche un italiano d’eccezione, Massimo Mori, proprietario del ristorante Mori Venice Bar (mori-venicebar.com), che ha proposto un delizioso risotto abbinato ai vini piemontesi dei Marchesi di Gresy et Sottimano.
Una sala da 100 posti ospitava poi le degustazioni “Master Class” e “Master Class Prestige” guidate da esperti sommelier e dai produttori. Previa prenotazione, i visitatori avevano la possibilità di conoscere vini particolari e cru d’eccezione come Les Cuvées Comtes de Champagne Taittinger, il Sauternes di Château Yquem del 1949 o un Perrier Jouet Belle Epoque del 1985.
Due giornate piene di iniziative, grandi vini e presenze importanti. Nonostante sia solo la quarta edizione di questo evento dal nome ibrido, l’appuntamento sembra imporsi nel calendario dei più importanti eventi francesi dedicati al vino.