Pravda Cafè. Son tornati i russi a Sanremo.


– del Guardiano del Faro –

Sono tornati i Russi a Sanremo. Nel senso dei turisti intendo.  Una tradizione che li ha visti storicamente agganciati alla Riviera già dall’ottocento.  Forse la data più significativa nella storia della presenza russa a San Remo è il 1864, quando l’Imperatrice Maria Alexandrovna, sposa dello Zar Alessandro II decide di trascorrere l’inverno nella bella città del ponente ligure. “Trattenuto dalla bontà e dalla benevolenza dell’Imperatrice” trascorre alcune settimane a San Remo anche Alexeï Constantinovich, scrittore ed amico d’infanzia dello Zar.In ricordo del soggiorno italiano, l’Imperatrice donò alla città alberi di palma, ad ornamento del viale che sarà poi “Corso Imperatrice”.

Una pagina storica.

Ma non solo il busto dell’Imperatrice ricorda il passaggio storico, anche la famosa Chiesa Russa Ortodossa , dall’idea della medesima Imperatrice, che volle edificare una Chiesa russa all’inizio del viale a lei dedicato; nel 1890 il granduca Sergeij Michailovich, anch’egli residente a San Remo, sostiene con forza il progetto. Sarà proprio il granduca a presidere, nel 1910, il “comitato per la costruzione della Chiesa”, costituito con un decreto speciale dell’Imperatore Nicola II.

Poi lassù le cose andarono come sappiamo e di russi se ne videro pochi in Riviera. Ora sono tornati in buon numero ed hanno trovato  sorprendentemente un Prava Caffè ad accogliergli nel pieno centro storico della città, giusto a fianco al Duomo, in Piazza San Siro. Un locale pieno di riferimenti storici e nostalgici ma soprattutto un cocktail bar gestito da un professionista del bere miscelato che fa di nome Luca Coslovich , moglie russa, ça va sans dire, collezionista di ogni tipo di Vodka reperibile sul pianeta e autore di libri di ricette e presentazioni di ogni genere di cocktail.

Luca Coslovich, barman professionista e titolare del Pravda Cafè

Uno dei miei riferimenti preferiti in città per la pausa aperitivo, vodkatini prima di tutto, e a seguire le diverse creazioni di stagione, a seconda della temperatura e del momento. Ormai la fusion razziale è avanzatissima in questa città cosmopolita nella quale puoi incontrare persone provenienti dai cinque continenti anche in una sola mattinata.

Il banco bar.

Provincialismo praticamente estinto e festa multietnica in piazza, come documentato qui di seguito.

Mise ... en place al Pravda.

Non di sola Vodka, che il Gintonic non manchi mai!

Vodka rivoluzionarie da tutto il mondo.

Diego, rivoluzionario Occitano.

Qui con l'organizzatrice della serata di beneficienza contro lo sfruttamento dell'orso in Cina.

Cantori napoletani.

Ibrahim, l'artista delle sabbie.

Alcune sue opere create con le sabbie colorate del Sahara.

http://www.pravdacafe.com/home.htm

15 Commenti

  1. Interessante! Mi avete incuriosita con questa bella descrizione storica e queste foto che permettono di far percepire un ambiente ricco di storie! grazie

  2. Anche a Bari c’è una bellissima chiesa russa e naturalmente ortodossa. Voluta dal fortunatamente ultimo Zar per favorire il culto dei tanti Russi devoti a San Nicola. Dentro la basilica di San Nicola poi c’è anche una piccola cripta dedeicata al culto ortodosso.
    Da pochi mesi la chiesa russa di Bari e tutto il complesso ciorcostante sono tornate di proprietà della Russia: http://www.lucaturi.it/upload/2009/02/chiesa.jpg
    .
    Quello che a Bari manca è un bellissimo bar come quello che il Guardiano ci ha raccontato……mannaggia che nostalgia !!! Quelle immagini sbiadite nel colore ma vivissime nel cuore mi hanno commosso.
    Per non parlare delle immagini del Segretario Generale del Partito Comunista dell’ Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche: il mai tanto rimpianto Iosif Vissarionovič Džugašvili, detto Stalin !!!!!!!!!!!!!!!!
    .
    Grazie Guardiano, grazie.
    .
    Ciao

  3. questo spiega tutto! :-))))
    il guardiano è un sovversivo! :-))
    Fassone, hai trovato il suo indirizzo? Gli hai mandato i tuoi P.R.a casa? :-)

  4. Tante belle parole, ma ora vi volete muovere fin qui a prendervi patata, caviale e vodka?

  5. cazzus , sono invidiosissimo :-( per me non siete stati capaci di trovare un vero bar MAOISTA.

    vergogna .

    e comunque gdf mi sei caduto sul pisello: quella schweppes sul gin tonic non si puo’ vedere.

    vai in giro con il naso all’insu’ e poi ti bevi quella roba. ha ragione fassone: chi ti credi di essere :-)))))

  6. Ben vengano i russi dalle nostre parti! Oltre a presentare qualità manageriali , organizzative , fantasia creativa , come in questo caso , portano anche soldi , elemento da non trascurare , quando c’è , in un paese come il nostro , crisi economica e disoccupazione!! Decisamente un valore aggiunto!!

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