Principe Lagonessa Taurasi Riserva Docg 2013 Amarano | Vino vincitore a Radici del Sud a giugno 2021
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Principe Lagonessa Taurasi Riserva Docg 2013 Amarano
di Enrico Malgi
Devo confessare che se mi fossi trovato in giuria a Radici del Sud a giugno 2021 sicuramente avrei dato un punteggio molto alto all’etichetta Principe Lagonessa Taurasi Riserva Docg 2013 della piccola azienda Amarano di Montemarano e di proprietà di Adele Romano, perché si tratta di un vino veramente eccezionale.
Mi fa piacere, comunque, che anche senza il mio modesto contributo questo Taurasi è riuscito a piazzarsi meritatamente al primo posto ex aequo nella sua categoria di appartenenza, così come stabilito dalla giuria dei Giornalisti Internazionali.
![Controetichetta Principe Lagonessa Taurasi Riserva Docg 2013 Amarano](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2021/09/Controetichetta-Principe-Lagonessa-Taurasi-Riserva-Docg-2013-Amarano-e1631177371896.jpg)
Controetichetta Principe Lagonessa Taurasi Riserva Docg 2013 Amarano
L’aglianico viene affinato per tre anni in tonneaux, prima delle’elevazione in bottiglia. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo non pervenuto. Bottiglie numero 5.000.
Il calice offre alla vista un bel colore rosso granato scintillante e vivo. Dall’ampio caleidoscopio di profumi si sprigionano in primis eteree fragranze fruttate, com’è solito proporre l’areale di Montemarano, di ciliegia, prugna e sottobosco di grande rilevanza olfattiva. In seguito si materializzano adamantini afflati di fiori rossi, di vegetali freschi e di spezie orientali. Sospirosi poi gli elementi terziari che vanno a stuzzicare gradevolmente il naso. Solitamente il vino fa una precisa promessa di qualità che inizia con l’esame visivo e continua con quello olfattivo, ma poi deve mantenere fede alla promessa fatta attraverso l’esame gustativo, il terzo e più importante parametro organolettico, cioè quando il sorso viene a contatto con la lingua ed il palato. Ebbene posso testimoniare che nella fattispecie la promessa è stata rispettata in pieno, anzi secondo me è andata anche oltre ogni rosea previsione. Questo perché il vino sfodera un appeal magistrale, frutto di percezioni tattili avvolgenti, materiche, strutturate, profonde, balsamiche, austere, polpose, equilibrate, armoniche, taglienti e sapide. Progressione palatale morbida, ariosa, voluttuosa e perfino molto elegante. Maglia tannica ottimamente cesellata. Legno dosatissimo e gentile. Potenzialità d’invecchiamento ancora lunga. Retroaroma persistentemente godibile. Da consumare su un piatto di pasta al ragù e capretto al forno.
Sede a Montemarano (Av) – Contrada Torre
Tel. 0827 63351 – [email protected] – www.amarano.it
Enologo: Carmine Valentino
Ettari vitati: 2,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Coda di Volpe, Fiano e Greco.