Storie di Procida: l’olio del professore Scotto di Vettimo


Il Professore - Vincenzo Scotto di Vettimo

Il Professore – Vincenzo Scotto di Vettimo

di Fabiola Pulieri

Nella piccola isola di Procida tra i suoi abitanti ce n’è uno che per primo, tanti tanti anni fa, decise di provare a coltivare ulivi per farne olio extravergine. Il suo nome è Vincenzo Scotto di Vettimo ed è il primo produttore di olio evo dell’isola di Procida da tutti conosciuto come ‘o Professore. Nel 1967, da insegnante di Astronomia in Navigazione, Vincenzo si trasferì a Venezia e lì visse un po’ di tempo per poi rientrare a Procida e continuare ad insegnare fino a quando superò un concorso come Preside e si ritrasferì a Venezia dove rimase fino alla pensione. In tutti gli anni vissuti in Veneto il pensiero fisso di Vincenzo fu rivolto sempre a Procida dove aveva la famiglia ma soprattutto dove aveva un terreno di un ettaro in località Solchiaro, a circa 50 mt s.l.m., che tramite un sentiero naturale scendeva a zig zag tra la roccia sino ad un “riservato” angolo di mare. Un vero spettacolo il solo immaginarlo, ma anche un pensiero fisso per Vincenzo che aveva a cuore la salute delle piante di ulivo che piantava e curava ogni volta che tornava a Procida.

Ulivi a Procida

Ulivi a Procida

Appena raggiunta l’età per la pensione, negli anni ‘90, Vincenzo se ne tornò a Procida e iniziò quella che ancora oggi è per lui fonte di passione e di vita: la coltivazione delle piante di ulivo che nel frattempo erano diventate 100 (di varietà Leccino, Pendolino e Carolea) a cui si erano aggiunte viti, limoni, animali da cortile e un piccolo orto. In tutti quegli anni lo studio, la formazione e i viaggi per partecipare a fiere di settore, tanto impegno e tanto lavoro avevano portato le piante del Professore a rendere abbastanza da ottenere olio per sé e un po’ anche da vendere.

Ulivi a Procida

Ulivi a Procida

Inizialmente Vincenzo andava a molire a Isernia, nel frantoio di un amico che anche se distante era un punto di riferimento, ma era un bel viaggio ogni volta, così arrivò la decisione di acquistare un piccolo frantoio in cui si molivano le olive proprie e anche di altri procidani che nel frattempo, ascoltando i racconti e vedendo i risultati del Professore, si erano appassionati e avevano piantato a loro volta qualche pianta d’ulivo. L’ulivo infatti era l’unica pianta che resisteva alle sferzate del vento forte di Procida e che scendendo verso il mare con le sue radici sosteneva la terra senza farla scivolare a valle.

Solchiaro

Solchiaro

Oggi il Professore ha 85 anni e, nonostante l’età, continua a raggiungere tutti i giorni il suo campo con il motorino, si fa la sua passeggiata tra gli ulivi e contempla il mare dall’alto di Solchiaro. Nel frattempo ha dovuto dismettere il frantoio e ora fa l’olio solo per uso personale ma nelle sue vene scorre sempre l’amore  per le sue piante, gli animali e le sue coltivazioni oltre che per la moglie Maria che è sempre stata al suo fianco e condivide con lui l’amore per l’isola di Procida, della quale è stata consigliere comunale per ben 45 anni.

Azienda Vitivinicola- Olivicola Del Professore
di Vettimo Vincenzo
Via Principe Umberto, 69
Procida (NA)

Un commento

  1. Una varietà Toscana(il Pendolino è un impollinatore)ed una Calabrese comunque adatta anche ad essere consumata come oliva da tavola.Sarei curioso di appurare la motivazione che sta dietro a questa originale scelta.PS Spero che il nostro “giovane “eroe sia coinvolto in prima persona nell’anno che vede Procida capitale della cultura.FM

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