Prope: la nuova linea di Angela Velenosi


Linea Prope

Linea Prope

di Giulia Gavagnin

Non poteva che ispirarsi alle opere dell’artista marchigiano Osvaldo Licini (1894-1958) la nuovissima linea “Prope” di Velenosi: gli “angeli ribelli” dell’artista sono figure ardite e sinuose che si stagliano su sfondi intensi come il Montepulciano d’Abruzzo, taglienti come il Trebbiano e volitivi come l’anima dell’azienda, Angiolina detta Angela. Angela ribelle, appunto.

La signora dei vini piceni è in realtà teramana, e ha voluto sancire il legame con la terra d’origine acquistando 15 ettari nella doc Controguerra, a pochi chilometri dall’azienda che l’ha resa una delle bandiere del vino marchigiano nel mondo. Racconta la sua storia a pochi fortunati addetti ai lavori chiamati a raccolta tra le mura di un appartamento della Milano borghese, dove ad accoglierli non manca un sontuoso buffet di piatti teramani che tracciano la sua storia e il suo DNA. “Avevo vent’anni e desideravo ardentemente fare vino. Io e mio marito abbiamo deciso di prendere in affitto nove ettari vicino a Ascoli Piceno, ma non avevamo soldi. Lavoravo part time nel supermercato di mio suocero e nel frattempo andavo alla ricerca di una banca che ci potesse concedere un prestito. Ho bussato a tutte le porte e soltanto l’ultima, che forse aveva aperto una filiale a Ascoli per caso, ci ha accolti come clienti. E’ stata davvero dura, ma i risultati sono arrivati: oggi abbiamo 145 ettari vitati più la recente proprietà abruzzese. Due milioni e mezzo di bottiglie vendute, tanto lavoro e tanta passione, senza la quale non si va da nessuna parte”.

Ad un certo punto, finisce l’amore con il marito, ma non con la vite. “Mio marito è ancora socio dell’azienda, ma da dodici anni non si occupa più fattivamente della produzione. Io, invece, non mi sono mai fermata. L’acquisizione delle terre abruzzesi è stato un omaggio sentito alla mia terra d’origine”. Una terra peculiare: “i suoli, di natura sedimentaria, sono una mescola di origine pliocenica e miocenica. L’argilla è ben presente, ma moderata dallo scheletro e da una presenza di sabbia e limo sufficiente. Resti di fondali oceanici impreziosiscono i nostri vini di una caratteristica mineralità”.

E’ proprio la mineralità, unita a una persistente sapidità la caratteristica principale dei vini della linea “Prope”, che in latino significa “vicino”. Angela ha scelto questo nome per la contiguità con l’azienda marchigiana, che dista solo 10 km in linea d’aria. “Ci separa solo il fiume Tronto”, dice.

I vini della nuova linea sono cinque, ma in degustazione al momento ce ne sono solo tre: passerina, pecorino e trebbiano (i rossi saranno disponibili a Vinitaly 2018).

Prope - Pecorino

Prope – Pecorino

Sono veri e propri Oscar del rapporto qualità prezzo: 6 euro più Iva a bottiglia. Minerali e sapidi, s’è detto, ma ognuno portatore di caratteristiche proprie del vitigno: note di acacia e mughetto nella passerina,   di cedro e mandorla nel pecorino e di pesca gialla, fiori bianchi e sentori erbacei nel trebbiano. Appuntamento a Vinitaly per completare la degustazione con il montepulciano e il cerasuolo, tutte espressioni autoctone di un territorio particolarmente vocato e di una azienda di grande carattere.

Prope - Passerina

Prope – Passerina

Prope - Trebbiano d'Abruzzo

Prope – Trebbiano d’Abruzzo