ProWein 2024: la 30° edizione della fiera internazionale del vino e degli spirits


ProWein 2024

ProWein 2024

di Stefano Incerti

Abbiamo partecipato anche all’edizione 2024 del ProWein che ha chiuso le sue porte a Marzo 2024 festeggiando con una torta da 30 candeline.

  • Il nuovo concetto di ProSpirits riscuote un grande consenso presso gli operatori del settore
  • Gli espositori lodano l’alto livello di internazionalità e di competenza decisionale da parte dei visitatori

Dopo tre giorni intensi, la più grande e importante fiera dei vini e dei liquori del mondo è riuscita a diffondere ottimismo in un mercato attualmente stagnante. Il programma fieristico è stato accolto positivamente dai visitatori ed il commitment, rispetto alla capitale dei vini Düsseldorf, ha contribuito a creare un’atmosfera positiva nei padiglioni della fiera. Nonostante lo sciopero ferroviario ed aereo, che ha complicato i programmi di viaggio di molti visitatori nell’ultimo giorno della fiera, nel suo 30° anniversario il ProWein ha accolto 47.000 visitatori registrati provenienti da 135 Paesi e 5.400 espositori di 65 Paesi. Ricordiamo che la tanto elogiata Wine Paris, che comunque registra un trend in crescita a doppia cifra (14%), ha avuto 41.253 visitatori, quindi ancora lontana dai numeri della fiera tedesca.

Peter Schmitz

Peter Schmitz

 

Nessun’altra fiera offre una gamma così ampia di prodotti e servizi come la ProWein. Tutte le regioni vitivinicole internazionali sono presenti a Düsseldorf“, sottolinea il direttore Peter Schmitz a proposito del successo della ProWein. “Siamo molto soddisfatti non solo della grande qualità degli espositori, ma anche del fatto che a Düsseldorf vengano a trovarci visitatori di spicco provenienti da tutto il mondo, tra cui un numero sempre maggiore di dirigenti con potere decisionale.”

Monika Reule

Monika Reule

Monika Reule, Direttore Generale dell’Istituto tedesco del vino (DWI) commenta: “Gli espositori tedeschi hanno dato un giudizio positivo sull’edizione della ProWein di quest’anno. Hanno beneficiato in particolare della presenza di numerosi visitatori internazionali, che hanno mostrato grande interesse per i vini delle regioni vitivinicole tedesche e sono rimasti colpiti dalla qualità dell’ultima annata. Anche l’alto livello di professionalità degli esperti provenienti da tutto il mondo è stato particolarmente apprezzato. La ProWein ha così affermato ancora una volta la sua posizione di fiera dei vini più importante al mondo.

L’altissimo livello d’internazionalità della gamma di prodotti è ancora una volta il punto di forza della ProWein. Per i buyer internazionali dei settori della grande distribuzione, del commercio specializzato e dell’HoReCa, il ProWein è stato, anche quest’anno senza alcun dubbio, l’evento chiave del settore.

Il ProWein presenta per la prima volta ProSpirits, ampliando così il segmento dei liquori

Una nuova pietra miliare del ProWein è stata inaugurata quest’anno: ProSpirits, il mondo dei marchi di liquori. In tutto il padiglione 5, a fianco del trend show “same but different” dedicato ai bar urbani, i riflettori sono stati puntati sui liquori – un segmento di mercato con un grande potenziale. 420 espositori provenienti da 40 Paesi hanno presentato i loro prodotti su 4.800 metri quadrati. Le tendenze del settore dei liquori di quest’anno comprendono brandy, vodka, liquori, distillati di agave e AI Ready-to-Drink Cocktails. Dalle start-up della tequila di Berlino ai giganti del settore di Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Corea, Messico e Regno Unito, erano rappresentati professionisti di liquori e distillati di tutto il mondo. Il Forum ProSpirits, con masterclass, presentazioni di espositori e degustazioni, ha completato il programma. Anche le degustazioni Trend Hour hanno riscosso pieno successo.

Juergen Deibel

Juergen Deibel

L’ambasciatore dei liquori Jürgen Deibel ha presentato prodotti specializzati e rari e ha condiviso il suo patrimonio di know-how. Il nuovo concept è stato accolto con favore da parte di espositori e visitatori e sottolinea la rilevanza e il grande potenziale dell’area liquori alla ProWein.

La sostenibilità, il tema chiave del mercato

Da molti anni ormai, la sostenibilità è un tema di grande interesse per il settore in tutto il mondo. Ciò si riflette anche nell’offerta della ProWein 2024. Vanno citate in particolare le associazioni e le iniziative attive a livello internazionale, come Bioland, Demeter, Ecovin, Fair’n Green, Respekt Biodyn e Vignerons de Nature. Queste organizzazioni e i loro membri promuovono da anni il tema della sostenibilità alla ProWein e lo portano avanti con grande impegno. Anche l’“Organic World”, il mondo bio, con numerosi viticoltori biologici, è stato una parte importante della fiera. Inoltre erano presenti alla fiera leader del settore a Düsseldorf anche due importanti organizzazioni non governative internazionali, l’International Wineries for Climate Action (IWCA) e la Sustainable Wine Roundtable (SWR).

Sabrage

Sabrage

 

Altri temi di settore e di tendenza della ProWein 2024:

  • All’insegna del motto “ProWein Zero”, è stata dedicata interamente al “no-and-low” un’area speciale del padiglione 1, compresa una zona di degustazione a cura della casa editrice Meininger.
  • Per i ristoratori – e soprattutto per i bar urbani a livello nazionale e internazionale – è stato organizzato il lounge “urban gastronomy by #asktoni & ProWein”.
  • La mostra speciale “Packaging & Design” si è concentrata, tra l’altro, su un packaging alternativo alle bottiglie di vetro.
  • Il nuovo concept store ha fornito consigli sulla corretta presentazione e commercializzazione del vino come prodotto nel “point of sale”. Sono stati presentati e discussi temi come Digital Signage, consulenze tramite sommelier digitali, la degustazione self-service, la sostenibilità attraverso sistemi riutilizzabili e l’etichettatura del vino.
  • Anche quest’anno la Champagne Lounge, con la sua variegata offerta di champagne, ha rappresentato un’attrazione speciale per i visitatori della fiera.

Il ProWein come barometro delle tendenze

I quattro temi di tendenza del ProWein 2024 hanno riscosso grande interesse: Quest’anno, i trend scout Stuart Pigott e Paula Sidore hanno individuato i temi “la grande siccità in vigna“, “Handmade by Robots – l’arrivo della robotica in vigna”, “PiWi Take Off” e “Packaging alternativo alla classica bottiglia di vetro“. Le degustazioni Trend Hour sono state particolarmente apprezzate e hanno registrato il tutto esaurito. Ma i visitatori internazionali hanno pienamente gradito anche le altre offerte del ProWein, come la Champagne Lounge con 50 case tradizionali e altri 180 marchi nell’intera area champagne della ProWein, l’area dei vini biologici con circa 300 espositori, la zona di degustazione con i vini vincitori di MUNDUS VINI, il programma di supporto presso gli stand degli espositori o nel ProWein Forum e la mostra speciale Packaging & Design.

Come sempre abbiamo assaggiato i migliori calici (per noi) e vi proponiamo queste bellissime realtà del gusto da provare non appena ne avrete l’occasione:

  • Consorzio Roma DOC, Lazio – Malvasia Puntinata, Montepulciano e Cesanese
  • Tua Rita, Toscana – Ansonica, Merlot
  • Mirabella, Franciacorta – Pinot Bianco, Pinot Nero
  • Erste + Neue, Alto Adige – Mueller Thurgau, Pinot Bianco
  • Castelfelder, Alto Adige – Chardonnay Riserva, Lagrein Riserva
  • Weingut Prinz, Germania – Riesling, Merlot
  • Champagne Jaquart, Francia – Chardonnay/Pinot Nero/Pinot Meunier, Chardonnay 100% Blanc de Blancs
  • Guenther Schlink, Germania – Pinot Bianco, Riesling

L’appuntamento con la prossima edizione del ProWein è da calendarizzare dal 16 al 18 Marzo 2025, nell’elegante città di Düsseldorf.

ProWein.com
Messe-Duesseldorf.com

 

3 Commenti

  1. Ho letto purtroppo commenti diametralmente opposti ai suoi che invece sembrano entusiastici tant’è che la formula pare essere in discussione e nei prossimi anni ci saranno sostanziali cambiamenti comunque necessari a tutte le fiere del mondo del vino(penso che la via obbligata possa per ora essere solo quella del B2B)che personalmente vedo in forte sofferenza.Basta pensare alle continue offerte cui siamo giornalmente bombardati da ogni tipo di azienda piccola o grande che sia e da quanto succede nella comunità europea dove anche i francesi pare siano intenzionati ad alzare bandiera bianca.PS La qualità di una fiera non si misura da dal numero di presenze ma dai contatti commerciali ed ancor di più dai contratti che poi ne scaturiscono.FRANCESCO

    1. Gentile Francesco, grazie per aver dedicato parte del suo tempo a leggere il mio articolo ed a lasciare un suo commento. Sono d’accordo che una fiera (tutte comunque in forte flessione) non si misura dal numero dei visitatori ma dalla loro qualità e dai contratti che da questi nasceranno. Parlando con espositori italiani (Alto Adige escluso) il malumore era palpabile. Per moltissimo espositori non italiani è stato un successo. Vero che l’organizzazione sta pensando a cambiamenti.. è normale. Le nuove tecnologie, le nuove abitudini dei consumatori ed i Paesi produttori emergenti, cambiano la società ed il mercato. Rimanere ancorati al passato sarebbe l’inizio della fine. Stefano Incerti

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