Trattoria Tram Tram a Roma, la cucina intramontabile di un posto del cuore
TRATTORIA E BOTTIGLIERIA TRAM TRAM
Via dei Reti, 44 (quartiere San Lorenzo)
Tel. 06 490416
Aperto: a pranzo e a cena
Chiuso: il lunedì
Pagina FB sempre aggiornata
Conto medio sui 45 euro
di Virginia Di Falco
In tempi tristi di estrema personalizzazione e personalismi come i nostri, ci si rifugia con piacere in luoghi dove il tratto personale è invece una virtù.
La trattoria Tram Tram a San Lorenzo, non abbiamo difficoltà ad ammetterlo, è uno dei nostri posti del cuore. Perchè da più di 30 anni è la casa della famiglia Di Vittorio, dove si gode della cucina di mamma Rosanna, della cantina vivace e aggiornata di Fabiola, di un servizio accorto e pimpante che contribuisce a trasformare virtualmente i piccoli tavoli in legno scuro della sala in un grande tavolo sociale allegro e caciarone, dall’atmosfera genuina.
Leggendo il menu si pesca sempre bene, oltre ai classici romani ormai i piatti che portano la Puglia a tavola sono più che rodati, riso, patate e cozze in primis. Una cucina confortevole e di sapore, con una lavagna giornaliera che vien fuori dal mercato e dalle mani d’oro di Rosanna.
Non perdete allora le sue alici fritte, leggere come l’aria; oppure i peperoni mbuttunati saporiti e golosi, che tirano la giacchetta all’estate. Le ricette di carne e di pesce non mancano, ma sono i contorni, e le verdure e gli ortaggi che accompagnano tutti piatti, la vera ricchezza di Tram Tram. E dunque come rinunciare alle fettuccine con la Vignarola?
L’accoppiata classica ‘baccalà e ceci’ è solo un po’ ‘ingentilita’ nella presentazione, con il primo mantecato e i legumi in crema; molto buono anche il calamaro imbottito. Il pane si lascia mangiare che è un piacere (che bello quando in trattoria non si trascura scelta e qualità del pane!).
Del vino selezionato da Fabiola abbiamo detto: qui si tiene fede all’antica insegna sul muro esterno del locale, “Bottiglieria”, cioè si sceglie tanto e si paga il giusto, offrendo anche diverse etichette al calice.
Insomma, in cantina come in cucina ci si aggiorna, si migliora, tenendosi stretta la propria personalità.
Qui di seguito la nostra scheda del 12 dicembre 2015
Roma, la cucina confortevole dell’Osteria Tram Tram
di Virginia Di Falco
La prima cosa che cattura, di questa osteria nel quartiere San Lorenzo affacciata sui binari del tram che le danno il nome, è l’insegna non aggressiva, senza neon e plastica, piacevolmente d’antan. «Bottiglieria» non si usa infatti quasi più, e le tendine che proteggono la sala, con le luci soffuse, danno sempre la sensazione del rifugio in un quartiere che purtroppo deve spesso difendersi dall’aggressione quotidiana dell’inciviltà.
Sembra infatti di entrare in un bistrot anni Quaranta, a partire dal legno scuro e dalla foggia di tavoli e sedie da osteria. All’ingresso un bancone per la mescita vecchio stile con le rifiniture cromate e le etichette quasi prevalentemente nazionali – selezionate con cura e curiosità da Fabiola Di Vittorio che con la sorella Anna e la madre Rosanna hanno aperto questa osteria poco più di venti anni fa.
L’ambiente è raccolto, informale, tavolacci in legno con una quarantina di coperti l’uno vicino all’altro: chi ha problemi di privacy se ne vada da un’altra parte.
Se si ritorna qui si sa che il menu è senza sorprese, la cordialità del servizio anche. La cucina è tradizionale romanesca, ma Rosanna è pugliese e non rinuncia a proporre i classici della sua terra, e soprattutto del suo mare, con qualche incursione siciliana. In sala il servizio scoppiettante di Salvo, trapanese, che fa il tifo per la cucina come se i piatti fossero i suoi.
Si è messi a proprio agio, con la giusta attenzione. Come i tempi, lenti perchè rilassati (non a caso Tram Tram è segnalato da anni dalla Guida Osterie Slow Food).
Così accanto all’abbacchio a scottadito, alla coda alla vaccinara (forse un po’ troppo “carotosa”: molto meglio quella in bianco con le patate), alle polpette al sugo, alle robuste e saporite puntarelle con le alici, alle ricche (e gustose) pappardelle con agnello e peperoni e ai rigatoni con la pajatina, trovate anche la purea di fave con la cicoria oppure, magari in fondo al menu, scritta a mano tra i piatti del giorno, la tiella di riso, cozze e patate oppure la minestra di broccolo e arzilla.
Il baccalà, poi, non manca mai, cucinato in tanti modi, sfizioso con gli gnocchetti di patate.

Tram Tram, polpette al sugo

Tram Tram, aliciotti e indivia
Da provare anche le trofie con tonno e melanzane, le orecchiette con broccoli e vongole, il rombo al forno con le patate e il tortino di alici e indivia. Dietro i piatti la ricerca e l’impegno della famiglia per una buona materia prima e la passione nel dare continuità a quello che è ormai ben più di un punto di riferimento nel quartiere.
Oltre alla bella carta dei vini curata da Fabiola, al menu del giorno è abbinata una piccola lista di etichette con anche mescita o mezze bottiglie, con diverse proposte dal Sud curiose e aggiornate.
Per chiudere, buoni dolci al cucchiaio e una torta con cacao e pere che, quasi a sorpresa, colpisce il palato per la sensazione di freschezza. Conto sui 40 euro.
Bottiglieria e Trattoria
Via dei Reti, 44-46
Tel. 06. 490416
Aperto: a pranzo e a cena
Chiuso: lunedi
Fantastico il riso con le cozze.
Ma perchè, il piatto vuoto che ti spiega…no? ;-))
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Certo che con questi piatti è difficile resistere alle tentazioni…….
poi, per recuperare, tisana e a letto senza cena :-)
Fantastiche le recensioni…spettacolari le foto….originale il piatto vuoto che lascia spazio a tante interpretazioni!