Selvetelle 2009 Greco di Tufo docg


Uva: Greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Dopo quasi ventanni di giri campani qualcosa l’ho capita: bere un Fiano solo dopo tre anni, un Taurasi non prima di dieci, la Falanghina dopo due. Ma il Greco di Tufo, lo confesso, resta per me un mistero del tempo che ancora non sono riuscito a mettere a fuoco.

Una regola, ovviamente, c’è: non stapparlo mai prima dei due anni dallavendemmia. Già, ma sino a che punto tirare avanti. Non vi nascondo che le delusioni, a differenza di Fiano e Falanghina, persino di Coda di volpe, non sono mancate. Una sorta di roulette russa che prescinde dagli stili e dai produttori.

A ben vedere, pur essendo il più facilmente riconoscibile dei vini bianchi campani è anche il più enigmatico. Ed è così che secondo me la cosa va presa da un’altra prospettiva, più tradizionale: il Greco va stappato quando serve il Greco! Ossia quando c’è bisogno di un bianco sapido, di corpo, acido e lungo per piatti complessi e strutturati.

In questo senso le versioni più rustiche, quelle in cui si ritrova mineralità sulfurea, sono sicuramente la scelta più facile, ed è così che senza pensaci più di una volta ad una cena di famiglia ho portato una cassa di 2009 tranquillo di centrare l’obietitvo: offrire un vino bianco adatto alla poliedricità dei piatti sulla tavola.

Da questo punto di vista il Greco Selvetelle 2009 ha svolto molto bene il proprio compito. Centrella è davvero un piccolo artigiano, una goccia nel mare di Greco che si produce ogni anno, ma ha la sua tipicizzazione declinata sul rustico che lo rende facilmente riconoscibile alle generazioni più anziane mentre la sua potenza rinfrescante appaga anche i più giovani. E gli appassionati non possono che ritrovarsi in un vino operaio vestito da operaio, senza altre pretese e mistificaizoni. Un bicchiere di verità.

L”annata 2009 ha mostrato di tenere molto bene bordone a questi primi quattro anni trascorsi in cantina, al naso resta deciso il sulfureo agrumato, un po’ monocorde ma intenso e piacevole, al palato èricco di personalità, lungo, tonico ed equilibrato.

Un gran bel bere, insomma, che non ha deluso nessuno. Efficace anche dopo nientepopodimenoche il Naima 2004:-)

Sede a Torrioni, via Guardie. Tel. 0825.998098. www.centrellavino.it [email protected] Enologo: Massimiliano Spina. Bottiglie prodotte: 2000 Ettari: 1 Vitigni: greco di Tufo