Svolta al Consorzio Mozzarella Bufala Campana DOP: eletto il nuovo CDA, entrano gli allevatori


Il presidente uscente Chianese

Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha un nuovo Consiglio di Amministrazione, all’interno del quale per la prima volta è rappresentata l’intera filiera produttiva,  con l’ingresso degli allevatori accanto ai trasformatori.

La svolta, a 30 anni di distanza dalla costituzione dell’organismo, è arrivata dall’assemblea dei soci svoltasi ieri sera al Novotel di Capodrise.

Al termine dei lavori sono stati scelti gli 11 membri del CdA che resterà in carica per i prossimi tre anni ed è stato eletto per la prima volta il Comitato Paritetico, composto da 6 membri, 3 appartenenti alla categoria dei caseifici e 3 a quella degli allevatori produttori di latte.

A far parte del Comitato Paritetico sono tutti i candidati dell’unica lista presentata, segno dell’unità raggiunta all’interno dell’organismo: Giancarlo Francia, Pasquale Colangelo e Antonio Sorrentino per i caseifici (supplenti Marco Di Bari e Alfonso Cutillo), Letizia Gallipoli, Guido Coppola e Giuseppe Polito per gli allevatori (supplenti Giuseppe Antico e Raffaele Romano).
Il Comitato Paritetico sarà guidato dal direttore del Consorzio, Antonio Lucisano, opererà in modo indipendente dal CdA e sarà l’unico soggetto abilitato a presentare proposte di modifica allo Statuto e al Disciplinare di produzione, tema fondamentale per tenere nella giusta considerazione le mutate esigenze del mercato e per dotare il Consorzio dei regolamenti necessari ad operare con maggior efficacia su diversi temi strategici per il futuro di questo importante prodotto.

I componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione sono: Guido Avitabile, Rocco Bisogno, Salvatore Caterino, Luigi Chianese, Giuseppe Cirillo, Gennaro D’Alessio, Raffaele Garofalo, Alfredo Iemma, Antonio Petrella, Domenico Raimondo, Vito Rubino.

Sarà il Consiglio di Amministrazione ad eleggere al proprio interno, nelle prossime settimane, il nuovo presidente del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop.

I lavori dell’assemblea sono stati introdotti dal presidente uscente del CdA Luigi Chianese: “Abbiamo affrontato anni difficili di recente – ha rimarcato nella sua relazione -. Anni in cui le pressioni e gli attacchi dei tanti che hanno interesse a infangare e depotenziare non solo il Consorzio, ma anche la denominazione ‘bufala campana’, sono venuti fuori con tutta la loro virulenza. Abbiamo reagito con fermezza, abbiamo tenuto alta la testa e con un lavoro quotidiano e un incredibile sforzo collettivo abbiamo ritrovato una comunanza di obiettivi, idee, un nuovo spirito di collaborazione. Ora cogliamo i risultati di svolte storiche, come la nascita del Comitato Paritetico e l’ingresso degli allevatori nel CdA. E siamo pronti per rilanciare sfide dall’enorme portata, che devono proiettare nel futuro il Consorzio di Tutela”.

All’assemblea sono intervenuti autorevoli rappresentanti istituzionali: in collegamento telefonico il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, l’onorevole Paolo De Castro, ha ricordato gli importanti provvedimenti varati in questi giorni, il “pacchetto latte” e l’etichettatura Ue, sottolineando che è proprio in Europa che si gioca la partita più importante con il prossimo varo della Politica agraria comune (Pac). In platea il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, l’onorevole Paolo Russo, che ha definito l’assemblea “un appuntamento decisivo per il futuro” e ha aggiunto: “Non siamo di fronte a un semplice rito. Alle istituzioni interessa capire il ruolo che il Consorzio intende ritagliarsi, con una leadership autorevole, all’interno della politica agricola del Paese. Questo organismo può avere un ruolo di guida a livello nazionale accanto ad altri importanti Consorzi, perché rappresenta naturalmente il riferimento di un settore importantissimo dell’agricoltura di un vasto territorio”. Il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, ha inviato un messaggio di vicinanza e di buon lavoro.

Hanno inoltre partecipato Antonio Limone, commissario dell’istituto zooprofilattico del Mezzogiorno,; Luca Valdetara per l’ente certificatore Csqa; Rita Serafini dell’Aicig (associazione italiana consorzi indicazioni geografiche); Massimo Forino dell’Afidop (associazione formaggi italiani Dop); Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta; Salvatore Ciardiello, presidente casertano della Cia; Prisco Sorbo direttore Coldiretti regione Campania e Tommaso Picone, direttore di Confagricoltura Caserta.

Per ulteriori informazioni:

Klaus Davi & Co.

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Luca Cipriano – [email protected] – cell. 3476311765

Carlo Panzella – [email protected] – cell. 3284875247

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Il Consorzio di Tutela – Costituito nel 1981, ha reso possibile l’ottenimento e la registrazione della denominazione di origine, necessaria alla tutela del prodotto. È il solo organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione della DOP Mozzarella di Bufala Campana.

DOP – È l’unica mozzarella in commercio ad aver ottenuto il riconoscimento europeo della DOP. Il disciplinare di produzione – approvato sia dal Ministero Italiano dell’Agricoltura sia dall’Unione Europea – prevede l’utilizzo di solo latte intero di bufala – oltre al caglio e sale – proveniente da allevamenti presenti nella tradizionale zona di origine (centro-Sud Italia: Campania – province di Caserta e Salerno, parte della provincia di Napoli e Benevento -; Lazio – comuni delle province di Latina, Frosinone e Roma -; Puglia -piccola parte della provincia di Foggia; Molise -il Comune di Venafro-). Nel 2010 sono state prodotte circa 36.000 tonnellate di Mozzarella di Bufala Campana, di cui il 20% esportato. Le province di Caserta e Salerno rappresentano circa il 90% della produzione certificata nell’intera area DOP. I numeri della DOP (dati 2010): Caseifici certificati 127, Produzione DOP ca. 36.000 t., fatturato alla produzione ca. 300 milioni di euro, fatturato al consumo ca. 500 milioni di euro, addetti compreso indotto 20.000 unità.