TASTE THE DIFFERENCE 2023: i premi ai produttori, la Selezione di oli A.I.R.O., i nuovi Ambasciatori dell’Olio e i vincitori della Rassegna I Ristoranti dell’Olio


Rassegna I Ristoranti dell’Olio

Rassegna I Ristoranti dell’Olio

I premiati della Rassegna I Ristoranti dell’Olio A.I.R.O.  2023:

Miglior Ristorante dell’Olio – A.I.R.O. 2023
La Torre (Barberino Tavarnelle FI)- Chef Giovanni Luca Di Pirro

Ristorante dell’Olio – A.I.R.O. 2023
Premio della Critica
Ristorante Del Cambio (Torino)- Chef Matteo Baronetto

Miglior Osteria dell’Olio – A.I.R.O. 2023
Osteria di Maccarese (Macarrese RM)

Osteria dell’Olio – A.I.R.O. 2023
Premio della Critica
La Brinca (Ne GE)- chef Simone Circella

Miglior Pizzeria dell’Olio – A.I.R.O. 2023

Pizzeria dell’Olio – A.I.R.O. 2023 Premio della Critica
50 Kalò (Napoli) – Ciro Salvo

Premio Paolo Pasquali – A.I.R.O. 2023
Elementi Fine Dining (Brufa PG) – Chef Andrea Impero

Pasticceria dell’Olio – A.I.R.O. 2023
Fornai Ricci (Montaquila IS)

Personaggio dell’Olio 2023
Fil Bucchino

Palazzo di Varignana, splendido resort alle porte di Bologna, ha ospitato domenica 5 marzo la terza edizione di Taste the Difference, evento dedicato al mondo dell’olio extra vergine di oliva e alla sua valorizzazione, organizzato ogni anno da A.I.R.O.Associazione Internazionale Ristoranti dell’Olio.

La giornata ha visto svolgersi, in mattinata, il concorso dedicato agli assaggiatori – professionisti e non – di Olio EVO.

Nel pomeriggio si è tenuta invece la Tavola Rotonda “EVOO Journey: quando l’olio di qualità lascia il frantoio”, moderata dal giornalista enogastronomico Stefano Tesi, alla quale hanno partecipato Barbara Nappini (Presidente Slowfood Italia), Tassos Kyriades (Yale University), Antonio Moschetta (Università di Bari), Tullia Gallina Toschi (Università degli Studi di Bologna) e Carlotta Breschi (Università degli Studi di Firenze). Tesi ha introdotto gli interventi sottolineando come sia in atto, un vero e proprio viaggio – “journey”, appunto – nella conoscenza dell’olio sia dal punto di vista scientifico che culturale. Barbara Nappini ha definito l’olivo una “pianta di civiltà” intorno a cui si sono organizzate intere civiltà, dato riconosciuto da Università come Yale che, come raccontato dalle parole di Kyriades, ha investito nel progetto Olive Science and Health Institute. E proprio di salute si è continuato a parlare con Moschetta, che ha introdotto alcuni concetti di nutrigenomica sull’olio extra vergine di oliva e di come possa cambiare l’espressione di alcuni geni umani e del DNA, sottolineando il forte legame tra nutrizione mirata e salute. Gallina Toschi ha ribadito la scarsa conoscenza del prodotto a partire dalle modalità di conservazione e l’importanza dei panel come luoghi di cultura, concetto rinforzato da Breschi che ha esposto il suo studio, condotto all’Università degli Studi di Firenze, sull’instabilità chimica e organolettica dell’olio evo non filtrato e di come sia fuorviante la comunicazione che lo presenta come un prodotto più genuino.

Il pomeriggio è culminato con la proclamazione delle aziende vincitrici del Concorso Produttori, con i Migliori oli dItalia, premiati regione per regione.

La giornata si è conclusa, infine, con la cena di gala, durante la quale è stata presentata la nuova Selezione Oli A.I.R.O., sono stati nominati tre nuovi Ambasciatori dell’Olio e
consegnati i premi della Rassegna I Ristoranti dell’Olio A.I.R.O.  a quelle realtà della ristorazione che si impegnano nella valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva.
Istituito anche un nuovo premio speciale della critica, attribuito dalla giuria composta dai giornalisti gastronomici Carlo Passera, Luciana Squadrilli, Eugenio Signoroni e Luciano Pignataro. Il menu è stato curato da tre dei vincitori delle passate edizioni, Nino di Costanzo (Danì Maison), Salvatore Salvo (Salvo Pizzaioli), Daniele Cestelli (Trattoria da Bule).