Terra di Lavoro 2002 Galardi in Jeroboam


Terra di lavoro 2002 Galardi

Terra di lavoro 2002 in Jeroboam

La 2002 è per antonomasia una annata difficile. Soprattutto per i rossi tardivi come l’aglianico. Ma questa valutazione può essere vera se un bicchiere del 2002 viene messo in comparazione con quelli della stessa azienda di altre annate. Spesso, invece, i valori assoluti regalano grandi emozioni, soprattutto quando parliamo di grandi vini come il Terra di Lavoro, un rosso praticamente immortale che evolve e piace sempre di più con il passare degli anni.

Lo beviamo all’aperto, in versione da tre litri, insieme ad Allegra Selvaggi, Dora ed Arturo Celentano e ad altri amici nella pizza di Galluccio durante la festa del vino. Ed è così che si dimostra che un vero aristocratico, sia vino o uomo, si giudica dalla sua capacità di adattamento restando sempre lo stesso. Una beva stupenda, freschezza, complessità olfattiva, piacevolezza.

Un rosso che ha ancora molto da raccontare nei prossimi anni.

Sede a Sessa Aurunca (Ce) – Frazione San Carlo
Tel 0983 708900
www.terradilavoro.it
Enologo: Riccardo Cotarella

Un commento

  1. Mi ripeto.Per me il “Sassicaia” del sud per equilibrio longevità eleganza e quotazione vecchie annate ed il post va ad avvalorare le mie convinzioni con un millesimo difficilissimo che non ho assaggiato più di recente ma che ha sempre mantenuto le aspettative.Ad maiora semper da Francesco Mondelli

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