Terremoto: non beneficenza, ma solidarietà. L’appello de La lanterna di Diogene


Su sollecitazione dell’amica Teresa Di Masi di Scatti golosi rilanciamo volentieri questo appello.

La Lanterna di Diogene è una cooperativa sociale dove alcuni ragazzi con problemi sperimentano l’attività lavorativa, insieme a educatori e collaboratori professionali si occupano di orto, pollaio, maiali, vigna e acetaia. I prodotti sono utilizzati nella cucina dell’osteria, situata in una casa rurale presso l’argine del fiume Panaro, che porta lo stesso nome della cooperativa e in cui lavorano gli stessi ragazzi. Il locale si distingue per la qualità e tipicità dei prodotti, reperiti presso produttori selezionati – molti biologici- e per la loro trasformazione secondo procedimenti e ricette della tradizione emiliana.

Il terremoto ha dato a questa cooperativa un colpo durissimo. Questa, la loro richiesta di aiuto*.

Stiamo tutti bene, stiamo ripulendo e vogliamo andare avanti; chiediamo a tutti non beneficenza, ma l’opportunità di rialzarci attraverso il lavoro

 

La Lanterna di Diogene

E’ l’appello lanciato dai soci della ‘Lanterna di Diogene’, l’osteria ubicata a Solara di Bomporto, divenuta in pochi anni punto di riferimento di Slow Food per la qualità dei prodotti utilizzati. Del resto, sin dalla fondazione dell’omonima cooperativa sociale, nel 2003, la volontà e sempre stata quella di concretizzare i sogni di alcune persone per dare risposta al desiderio che tutti esprimono quando devono affrontare il mondo del lavoro: fare un lavoro che piace, che dia soddisfazione, fatto insieme a persone con le quali si sta bene. Si è così costruita un’attività dove potessero lavorare anche persone con problemi, (sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale infantile), dove il lavoro fosse costruito insieme cercando di andare incontro agli interessi dei collaboratori.

Così, pezzo dopo pezzo, è arrivata la coltivazione di un vasto orto, la realizzazione di un vigneto di trebbiano per la produzione di aceto balsamico tradizionale di Modena, la piantumazione di alberi da frutta , l’allevamento di galline modenesi, maiali, pecore, conigli. Per anni, ogni giorno, un pezzo di sogno si è trasformato in realtà. Poi il terremoto.

“Le nostre strutture non hanno subito danni – spiega Giovanni Cuocci, presidente della cooperativa- il ristorante è aperto, ma praticamente senza clienti, poiché molti di loro abitavano in zona e ora sono senza casa. L’aiuto concreto che chiediamo? Mandateci clienti, comprate il nostro aceto balsamico e il nostro lambrusco; abbiamo bisogno di dare un senso alla ricostruzione.

Ringraziamo di cuore tutti quanti vorranno spendersi per noi.”

Area di produzione: Solara di Bomporto
Referente della comunità:
Giovani Cuocci
tel.+393287236256
[email protected]

*. chinque voglia condividere questo appello, può – qualora lo ritiene opportuno – utilizzare queste foto, scattate ieri presso la sede del ristorante.

 

Articolo tratto da Scatti Golosi