Triste follia a Torino, insultato allo stadio Cannavacciuolo


L’articolo di Dagospia che riporta l’accaduto

Ormai è chiaro che la violenza del tifo organizzato è lo sfogo della violenza che ogni giorno si vive nelle nostre società sempre più tese e sempre più prive di compassione, come i foruncoli sulla pelle, sono espressione di qualcosa che non va in un corpo.

L’aggressione verbale, insulti e non sfottò, a Tonino Cannavacciuolo davanti ai suoi figli che aveva portato allo stadio mi hanno fatto semplicemente rabbrividire. Ricordo, come tutti gli italiani o quasi, la prima volta che mio padre mi portò allo stadio e non so come, ragazzino di sette anni, avrei reagito ad una scena del genere.

Questo modo di fare è deprimente, in fondo il tifo organizato non è altro che un social che da virtuale diventa reale in cui l’individuo frustrato si nasconde non dietro il computer ma nella massa.

Sarà questa violenza assurda, questa vogliaccheria diffusa, questa inutile aggressività, questa frustrazione a prevalere? Non credo basti la repressione, serve una grande battaglia culturale che riporti le persone ai valori di uno sport, dello sport.

E non credo di parlare così perché seguo tiepidamente il calcio. Credo che sia oggettivamente uno schifo quello che è accaduto in questi giorni.

3 Commenti

  1. Per me è facile, il calcio non mi piace e anche se so che è uno sport trasversale che trova appassionati in tutte le categorie sociali, non posso fare a meno di pensare che certe cose nel Basket o nella Pallavolo non accadono.
    Lo sport va riportato al suo significato originario di sano confronto , non spacciato per surrogato di un combattimento.
    I giocatori sono strafortunati ragazzi non gladiatori, gli ultras dei minus habentes. In un momento come questo dove il Napoli sta per vincere lo scudetto io spero di vedere scene di entusiasmo sensato, perché sono altri i motivi per manifestare , anche duramente, lo sport è gioco…

  2. Quello ch è successo allo chef Cannavacciuolo nn ha nulla a che vedere con il calcio, ci troviamo difronte a persone che l educazione nn saproprio cosa significa. La cultura(sportiva o di altro genere) per queste persone è lontana anni luce. Alfonso da Salerno.

  3. Deprimente,ieri tra l’ altro,cosa che accade raramente,i tifosi delle due squadre condividevano gli stessi spazi.Evidentementevsintrsttavavdi poveri frustati decisamente vigliacchi da non affrontare il bravo e simpatico Cannavacciuolo.

I commenti sono chiusi.