Vetere Rosato Paestum Igp 2019 San Salvatore 1988


Vetere Rosato Paestum Igp 2019 San Salvatore

di Enrico Malgi

Ho sempre avuto un debole per i vini rosati italiani, che hanno poco da invidiare a quelli francesi. Uno di questi che apprezzo molto e che in varie occasioni ho potuto degustare è il Vetere Rosato Aglianico Paestum Igp dell’Azienda San Salvatore 1988 di Peppino Pagano.

Controetichetta Vetere Rosato Paestum Igp 2019 San Salvatore

Controetichetta Vetere Rosato Paestum Igp 2019 San Salvatore

In questi giorni mi è capita tra le mani il millesimo 2019 che ho più volte assaggiato da quando è stato lanciato sul mercato e che mi ha sempre affascinato.

Aglianico al 100% macerato a freddo per sei ore e poi pressato in modo soffice con un breve contatto sulle bucce. Maturazione in acciaio per sei mesi. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.

Veste cromatica segnata da un luminoso colore rosa tenue. Sintomatico lo spettro aromatico che subito ammalia le narici, proponendo sontuosi e pluralistici profumi di amarena, melagrana, mela cotogna, chinotto, fragoline di bosco, ribes, rosa appassita, erbe aromatiche, salinità, humus ed impronta speziata. In bocca il sorso manifesta un’energia coinvolgente, rivelandosi scorrevole, fresco, complesso, avviluppante, composito, morbido, rotondo, arioso, carezzevole, polposo, sapido e lineare. Silhouette elegante, fine, fascinosa, intrigante e plastica. Sviluppo palatale profondo, armonico, voluttuoso, giocoso, aggraziato, seducente, leggiadro e sontuosamente ricamato. Frutto fragrante e delizioso che invoglia a reiterare la beva. Scatto finale intenso ed appagante. Perfetto l’abbinamento con la pizza margherita, zuppa di pesce e tagliere di salumi.

Azienda Agricola San Salvatore 1988

Sede a Stio (Sa) – Contrada Zerilli

Cantina a Giungano (Sa) – Via Dioniso

Tel. 0828 1990900 – Fax 0828 1990901

Enologo: Riccardo Cotarella

Ettari vitati di proprietà: 30, più 5 in affitto

Bottiglie prodotte: 300.000

Vitigni: Aglianico, Pinot nero, Fiano, Greco e Falanghina.

 

Report del 01.08.2020

 

Questo è uno dei rosati che preferisco in assoluto. Il colore nel bicchiere è tipicamente provenzale, connotato da languidi, profumati e sbiaditi petali di rosa. Il naso si arricchisce subito di inebrianti umori fruttati di amarena, fragole, lamponi, mirtilli e cassis. L’aspetto floreale suggerisce percezioni di violetta, rosa canina e glicine. Approccio palatale suadente, mediterraneo, lineare, sensitivo, fine e/o fresco e godurioso. Purezza di un frutto elegante e masticabile. Slancio finale sospiroso, edonistico e composito. Io lo preferisco sempre su una bella pizza margherita ed in alternativa su una zuppa di pesce, per il resto fate voi. Comunque è un vino che non delude mai.

 

28 dicembre 2019

Vetere Aglianico Rosato Paestum Igp 2019 Sa Salvatore

Vetere Aglianico Rosato Paestum Igp 2019 Sa Salvatore

di Enrico Malgi

Non è usuale assaggiare un vino prodotto nello stesso anno della vendemmia. Bene, devo dire che io ci sono riuscito grazie a Peppino Pagano dell’Azienda Agricola San Salvatore 1988, che mi ha dato l’opportunità di degustare il Vetere Rosato Paestum 2019 in formato magnum
.

Controetichertta Vetere Aglianico Rosato Paestum Igp 2019 San Salvatore

Controetichertta Vetere Aglianico Rosato Paestum Igp 2019 San Salvatore

Soltanto Aglianico lavorato in acciaio e poi elevato in vetro. Gradazione alcolica di appena undici e mezzo. Prezzo 30,00-35,00 euro in enoteca la versione magnum, mentre la bottiglia di 750 ml. costa intorno ai 15,00 euro.

Classico il colore rosa pallido buccia di cipolla sempre molto luminoso. Finemente ricamato il delizioso bouquet che si lascia languidamente annusare. Afflati di piccoli e scoppiettanti frutti del sottobosco si concedono voluttuosamente al naso, tracciando una lunga scia di odorose rimembranze. Florealità di rosa canina e violetta. Rinvigorito da ottima sapidità. Sorso permeato da un registro gustativo subito piacevolmente fresco, profondo e lineare. Purezza di frutto giovane e masticabile. Beva morbida, armonica, intrigante, suadente e fine. Allungo finale coinvolgente ed appagante. Il solito, grande rosato cilentano di San Salvatore, che sotto le cure di Riccardo Cotarella è diventato un vero must territoriale. Da spendere su una bella pizza Margherita (il mio abbinamento preferito), zuppa di pesce, salumi e carne bianca.

Azienda Agricola San Salvatore 1988
Sede a Stio (Sa) – Contrada Zerilli –
Cantina a Giungano (Sa) – Via Dioniso
Tel. 0828 1990900 – Fax 0828 1990901
[email protected]www.sansalvatore1988.it
Enologo: Riccardo Cotarella
Ettari vitati di proprietà: 18, più 5 in affitto
Bottiglie prodotte: 180.000
Vitigni: Aglianico Pinot Nero, Fiano, Greco e Falanghina.

2 Commenti

  1. https://www.youtube.com/watch?v=AB_f4GnaEmk Il rosato è donna e,per associazione, ho pensato alla bella voce di Fausta Vetere attiva a suo tempo nella Nuova Compagnia di Canto Popolare con il suo dolce “vulesse”.Cosa volere o desiderare di più se non questo rosato che più lo mandi giù e più ti tira sù?Buona domenica da FM

  2. Caro Francesco, come sai amo molto i rosati pugliesi, in particolar modo quelli a base di Negroamaro, ma ti dirò che sono stato sempre innamorato di questo rosé di Peppino, una vera delizia, come pure lo spumante rosato metodo classico Gioì, sicuramente una delle migliori espressioni di bollicine del Mezzogiorno.

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