Vin Jaune Cotes di Jura 2013 Domaine Overnoy


Vin Jaune Cotes du Jura 2013 Domaine Overnoy

Vin Jaune Cotes du Jura 2013 Domaine Overnoy

di Enrico Malgi

Eh si lo ammetto mi sento davvero fortunato, perché lassù qualcuno mi ama. Un angelo vestito da vero amico dall’amata Lombardia mi spedisce periodicamente alcune prelibate chicche enologiche, che accolgo sempre con grande entusiasmo.

Questa volta si tratta di un raro ed originale vino francese non famoso come quelli della Borgogna, della Champagne, della Gironda o dell’Alsazia, ma che sa esercitare comunque una sua speciale attrattiva. Proviene da un territorio collocato ad est della Francia al confine con la Svizzera, lo Jura, che tra l’altro ha dato i natali al famoso chimico e microbiologo francese Louis Pasteur.

Cartina geografica dello Jura

Cartina geografica dello Jura

L’etichetta recita così: Vin Jaune Cotes du Jura Appellation Cotes du Jura Controlée 2013 Domaine Overnoy di Orbagna. Savagnin in purezza (vitigno a bacca bianca prettamente locale), con uve raccolte surmature ed in parte attaccate dalla muffa nobile. Dopo la fermentazione il vino matura in botti di legno scolme per sette anni in modo da favorire la formazione di uno strato di lieviti denominato “voile” in ossidazione controllata. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale della bottiglia (chiamata clavelin) di 62 cl intorno ai 90,00 euro.

Alla vista si presenta un bel colore giallo dorato luccicante. Bouquet permeato di un’ampiezza olfattiva intensa e variegata, che rilascia caratteristici profumi che ricordano il curry, lo zafferano, la scorza di arancia amara, la nocciola tostata, la mandorla amara, la mela matura, i fiori appassiti e la china. Tipica poi la percezione speziata di noce moscata, che si unisce ad essenze di miele ed a composite note fumé. In bocca entra un sorso grasso, complesso, speziato, robusto, persistente, sapido e delicatamente ossidato come fosse un orange wine ma in modo diverso s’intende, perché il vino possiede un dinamismo gustativo ed un’armonia del contrasto sicuramente differenti. Tutto sommato, poi, questo vin jaune riesce a conservare una buona acidità, che gli conferisce freschezza e fruttuosità. Finale paradisiaco. Da provare sul famoso pollo di Bourg en Bresse, comune dell’Ain confinante con lo Jura, sul formaggio locale Comtè, su quello erborinato tipo Roquefort e/o sulla pasticceria secca. Comunque devo sottolineare che si tratta di un vino singolare e poliedrico, che ha destato in me molto interesse e curiosità e per questo devo ringraziare ancora una volta il mio amico lombardo. Alé!

Un commento

  1. Modestamente testato su un ottimo gâteau di patate(lo so che è un piatto invernale ma quando la voglia prende FRANCESCO risponde.Grandissimo vino di una complessità indescrivibile per non parlare del lunghissimo finale i cui piacevolissimi sentori permangono ore nel retro nasale . Chapeau ai cugini d’oltralpe che quando si parla di vini unici non ce n’è per nessuno.PS Se i francesi fanno grandi vine è anche grazie agli studi di Pasteur FM

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