Vini Castel De Paolis


Vini Castel De Paolis

Vini Castel De Paolis

di Enrico Malgi

Dalla data di fondazione, 1985, l’azienda vitivinicola laziale Castel de Paolis di Giulio ed Adriana Santarelli di Grottaferrata (Castelli Romani) ha cercato di operare sempre al meglio delle proprie possibilità, riuscendo nell’intento di produrre vini di pregevole fattura, facendo ricorso soprattutto a varietà di origine francese che qui hanno trovato il loro habitat ideale. All’inizio dell’avventura, infatti, i Santarelli si sono avvalsi della collaborazione del professore Attilio Scienza e dei ricercatori dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che hanno indirizzato con successo le scelte aziendali. A completare poi il quadro generale è da sottolineare la dotazione di moderne attrezzature che contribuiscono ad elevare il plafond.

Controetichette vini Castel De Paolis

Controetichette vini Castel De Paolis

I risultati attuali stanno a testimoniare così una costante crescita qualitativa, con punte di assoluta eccellenza di etichette pluripremiate, sette delle quali sono state oggetto della mia recente degustazione.

Campo Vecchio Bianco Lazio Igt 2019. Uvaggio di Malvasia del Lazio e Malvasia di Candia all’80% e saldo di Viognier. Maturazione in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 9,50 euro.

Colore giallo paglierino già carico a discapito della giovinezza del vino. Bouquet espansivo e coinvolgente, che dispiega i suoi complessi profumi  di tanta buona frutta fresca e poi rimandi di fiori bianchi, accomunati ad effusioni vegetali di menta, salvia e timo. In bocca fa il suo ingresso un sorso fresco, asciutto, morbido, rotondo, elegante, sapido e sulfureo. Corpo affusolato, lineare e bene equilibrato. Chiusura gradevole e gioiosa. Da abbinare a piatti di pesce senza pomodoro e verdure gratinate.

Frascati Superiore Docg 2019. Uvaggio di Malvasia del Lazio al 70% e saldo di Trebbiano Giallo, Bombino e Bellone. Lavorazione in acciaio e vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.

Colore giallo paglierino lucente. Timbro olfattivo di banana, mango, pera, agrumi, albicocca, mela renetta, melone, pesca bianca, ginestra, gelsomino, acacia, capperi e zafferano. Sorso sensitivo scorrevole, gradevole, minerale e bello teso. Progressione palatale setosa, balsamica, rotonda e gentile. Il finale è persistente e godibile. Da provare su un risotto ai frutti di mare e latticini.

Donna Adriana Bianco Lazio Igt 2017. Uvaggio di Viognier all’80% e saldo di Malvasia del Lazio. Fermentazione all’85% in vasche di acciaio e il restante 15% in barriques. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.

Il Viognier, tipico vitigno del nord della Valle del Rodano (Chateau Grillet e Condrieu le migliori espressioni) sembra che si sia acclimatato benissimo nel territorio dei Castelli Romani. Il colore è giallo paglierino carico. Al naso profumi di albicocca, pesca bianca, clementina, uva spina, maracuja, papaya, mughetto, acacia, fiori di limone, narciso, gardenia, salvia, cardamomo ed erbe aromatiche. Sorso caldo, fragrante, sulfureo, rotondo, sapido, minerale, fruttato e fresco. Palato elegante, fine, affascinante, equilibrato e morbido. Sprint finale persistente ed epicureo. Abbinamento su piatti di mare e carne bianca, ma va bene anche su piatti più strutturati. Un grande vino davvero, che mi ha letteralmente conquistato.

Campo Vecchio Rosso Lazio Igt 2016. Uvaggio paritario di Cesanese e di Shiraz. Affinamento metà in acciaio e l’altra metà in barriques. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.

Bello il colore rosso rubino luminoso. Spettro aromatico costellato da intensi e variopinti profumi, il cui incipit è caratterizzato da suadenze fruttate di ciliegia, more, lamponi e mirtilli. Sentori speziati, in particolar modo emerge l’afflato varietale di pepe nero. Note di tabacco, liquirizia, cuoio e catrame. Approccio palatale senz’altro piacevole, omogeneo, secco, setoso, composito, bene articolato, morbido e tagliente. Tannini dolci e vellutati. Legno ben integrato. Serbevolezza a lunga scadenza. Chiusura soddisfacente. Da preferire su primi di pasta al sugo e carni grigliate.

I Quattro Mori Rosso Lazio Igt 2014. Taglio di Shiraz rodanese al 40% ed il restante 60% uvaggio girondino di Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot. Maturazione in acciaio e barriques. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 25,00 euro.

Alla vista si presenta un colore rosso rubino scuro. Intenso e complesso il caleidoscopio di profumi: amarena, prugna, ribes, mirtilli, fragole, viola e peonia come inizio. E poi frammenti speziati e credenziali di radici, rabarbaro, china, cardamomo, terra umida e funghi. In bocca arriva un sorso pieno, voluminoso, accattivante, balsamico, strutturato, materico, minerale, equilibrato, affascinante, intrigante e leggiadro. Impeccabile l’estrazione. Guizzante l’acidità. Tannini ben cesellati. Armonia nel contrasto. Palato dinamico, reattivo, raffinato e di grande estensione. Longevità a lunga gittata. Spinta finale godibilissima. Da abbinare a piatti elaborati a base di carne e/o a formaggi pecorini laziali.

Muffa Nobile Bianco Dolce Lazio Igt 2016. Uvaggio di Semillon al 70% e poi saldo di Sauvignon Blanc e Moscato Giallo. Uve sovramature attaccate sulla pianta dalla Botrytis Cinerea. Affinamento in barriques nuove di rovere francese per almeno sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale della bottiglia di 375 ml di 24,00 euro.

Oro luccicante il bel colore nel bicchiere. Ampiezza olfattiva intensamente fruttata di albicocca, marmellata di arance amare e di tanta buona frutta secca. In appresso si percepiscono anche folate di ginestra, miele, vaniglia, iodio e timo. Sottofondo speziato. Sorso etereo, sapido e dolce quanto basta, ma non stucchevole. Palato elegante, vellutato, raffinato, affascinante, minerale, fresco, inappuntabile e ben bilanciato. Vino che sa fondere con molta precisione densità e sottigliezza. Finale ammaliante e gradevole. Da provare su dolci al cucchiaio, fois gras e formaggi erborinati.

Rosathea Rosso Dolce Lazio Igt 2016. Moscato rosa al 100%. Maturazione in acciaio. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale della bottiglia da 375 ml di 22,00 euro.

Bicchiere tinto da un colore rosso rubino screziato di porpora. Al naso frutta secca come fichi, datteri, nocciole, mandorle ed uva sultanina. E poi si materializzano echi di canditi, frutti di bosco in confettura e petali di rosa. Sorso dolce e vellutato, morbido e fruttato, sapido e lussurioso, torbato e liquirizioso, mielato e stuzzicante. Palato in perfetto equilibrio tra dolcezza e freschezza, che poi si rivela sontuoso, denso, compatto, fine ed aggraziato. Avvolgenza aromatica ricca di spunti edonistici. La chiusura è appagante e persistente. Su pasticceria secca e crostate di frutta.

 

Sede a Grottaferrata (Rm) – Via Val De Paolis
Tel. e Fax 06 9413648
[email protected]www.casteldepaolis.it
Enologo: Fabrizio Bono
Ettari vitati: 11 – Bottiglie prodotte: 80.000
Vitigni: Cesanese, Montepulciano, Sangiovese, Shiraz, Cabernet Sauvignon, Merlot, Malvasia del Lazio e di Candia, Viognier, Semillon, Sauvignon Blanc, Petit Verdot, Moscato Giallo e Rosa, Bellone, Bombino e Trebbiano.

 

2 Commenti

  1. Una tra le più belle aziende vitivinicole del Lazio per accoglienza(la prima da me visitata all’inizio di cantine aperte)qualità dei vini (tra tutti secondo il mio modesto parere Donna Adriana e Rosathea )e comunicazione anche se è doverosa una precisazione e cioè che il passaggio generazionale è stato un po’ complicato ed inevitabilmente lo sviluppo aziendale comunque ha rallentato FM

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