Vini Cooperativa Agricola Cincinnato


Vini Cooperativa Agricola Cincinnato

Vini Cooperativa Agricola Cincinnato

di Enrico Malgi

Oggi facciamo tappa nel Sud del Lazio e precisamente a Cori in provincia di Latina a ridosso dei Monti Lepini e non lontano dal Circeo e dai Castelli Romani per assaggiare un rosso raro ed uno spumante bianco metodo classico anch’esso alquanto singolare.

L’azienda che produce questi due vini si chiama Cincinnato ed è una cooperativa nata nel 1947. Sono centocinque gli attuali soci che coltivano circa duecentosettanta ettari vitati, di cui cento con metodo biologico, con tre soli vitigni autoctoni: Nero Buono, Cesanese e Bellone. Il Presidente è Nazzareno Milita, il quale si avvale della consulenza enologica di Fabio Bigolin e di Carlo Morettini.

Kora Nero Buono Lazio Igt 2016. Soltanto l’insolito e raro Nero Buono allevato in collina su un terreno di origine vulcanica e che è maturato per due anni in legno piccolo e grande. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro. Quattromila bottiglie prodotte. Il titolo del vino vuole ricordare l’antico e storico nome di Cori.

Controetichette vini Cooperativa Agricola Cincinnato

Controetichette vini Cooperativa Agricola Cincinnato

Un vino ricco di antociani e per questo motivo il colore nel bicchiere è impenetrabilmente segnato da un rubino carico. Profumi di frutta fresca, soprattutto del sottobosco. Emerge poi una grazia floreale di viola e di rosa appassita, insieme con calibrate e nitide profusioni speziate di noce moscata, chiodi di garofano, zenzero e pepe nero.  Sottofondo sulfureo e tostato. In bocca esordisce un sorso caratteristico, avvolgente, croccante, secco, armonico, ematico, corposo, balsamico e vivacemente acido. Vibrante la grinta sapida e cenerina. Tannini spiazzanti, perché di primo acchito sembrano duri ma poi si ammorbidiscono  accarezzando il palato. Silhouette rotonda, equilibrata e perfino elegante. Buona serbevolezza. Retroaroma appassionato e lungo. Da spendere su un piatto di pasta al ragù e carne arrosto. Un vino questo che non conoscevo e che è stato per me davvero una gradita sorpresa. Potrei definirlo una via di mezzo tra un Aglianico del Vulture ed un Primitivo pugliese.

Korì Spumante Bianco Bellone Brut Metodo Classico 2016 Sboccatura agosto 2020. Bellone in purezza. Fermentazione in acciaio. Contatto con i lieviti per tre anni. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro. Sedicimila bottiglie prodotte.

Intenso e luccicante il colore giallo paglierino. Perlage di bello aspetto che esibisce minuscole bollicine. Profumi delicati e sospirosi e/o deliziosamente fruttati e floreali, in particolare si appalesano vezzi di mela, banana pompelmo e fiorellini bianchi. Godibile la percezione di crosta di pane. Sorso vivace, conturbante, gioviale, secco, fresco, scorrevole, citrino, fine, balsamico, morbido e cremoso, che si traduce poi in una beva piacevole, fragrante, sapida, elegante e succosa. Finale persistente ed appagante. Da provare su un risotto ai funghi porcini e carne bianca.

In conclusione devo dire che sono rimasto favorevolmente affascinato da questi due vini che non conoscevo affatto e venduti poi a prezzi sbalorditivi.

Sede a Cori (Lt) – Via Cori-Cisterna, 23 – Km 2

Tel. 069679380 – Cell. 366 5410606

[email protected]www.cincinnato.it

Enologi: Fabio Bigolin e Carlo Morettini

Presidente: Nazzareno Milita

Responsabile marketing: Giovanna Trisorio

Ettari globali: 550, di cui 268 vitati e 100 coltivati con metodo biologico

Bottiglie prodotte: 950.000

Vitigni: Nero Buono, Cesanese e Bellone