I vini dell’Azienda Agricola Santi Dimitri


Primitivo Salento Rosso Igp 2015 Santi Dimitri

Primitivo Salento Rosso Igp 2015 Santi Dimitri

di Enrico Malgi

Il fascino e l’attrattiva che esercitano le storiche aziende agricole pugliesi restano immutati nel tempo, anche quando interviene uno stravolgimento societario. Com’è successo all’antica azienda Santi Dimitri di Galatina (attiva addirittura dalla fine del XVII secolo) dei fratelli Carlo Martin ed Edoardo Vallone, che dopo la scomparsa del loro genitore hanno avviato un processo di riorganizzazione aziendale coinvolgendo tutte le attività agricole e segnatamente quelle vitivinicole.

Controetichetta Primitivo Salento Rosso Igp 2015 Santi Dimitri

Controetichetta Primitivo Salento Rosso Igp 2015 Santi Dimitri

Il cambio dell’enologo innanzi tutto, che ha significato una diversa composizione delle etichette e poi l’assunzione di un agronomo, che ha spinto verso un processo di zonazione e di sostenibilità ambientale. Pur non praticando un’agricoltura biologica, in azienda si concima col sovescio e si riduce allo stretto necessario l’utilizzo di prodotti chimici. Inoltre in cantina si fa poco uso dei solfiti e si pratica l’affinamento dei vini quasi esclusivamente attraverso contenitori inerti come l’acciaio. Nel frattempo, sotto la direzione scientifica dell’Istituto di Viticoltura di Conegliano Veneto, continuano le sperimentazioni clonali, con la selezione di particolari ecotipi di negroamaro, di primitivo, di aleatico e di fiano. E poi nel corso di questi anni si sono infittite le collaborazioni con prestigiosi enti pubblici ed istituti di ricerca nazionali.

Vini di Santi Dimitri

Vini di Santi Dimitri

Per tutti questi motivi ho trovato confortante testare le nuove annate dei vini appena messi in commercio.

Controetichette Vini di Santi Dimitri

Controetichette Vini di Santi Dimitri

Altri vini di Santi Dimitri

Altri vini di Santi Dimitri

Controetichette di altri vini di Santi Dimitri

Controetichette di altri vini di Santi Dimitri

 

Ruah Fiano Salento Igp 2015.

Maturazione in acciaio e vetro. Dodici e mezzo la gradazione alcolica. Prezzo finale in enoteca di otto euro e mezzo.

Il fiano pugliese, e specificatamente quello salentino, ha fatto molta strada negli ultimi tempi, tanto è vero che ormai il divario qualitativo che lo separa dall’omologo campano si va sempre più assottigliando. Come questa ottima etichetta, che presenta molte analogie con il fiano cilentano più che con quello irpino. Vivido il colore giallo paglierino che si scorge nel bicchiere. Impatto olfattivo denso di nuances fruttate,floreali e vegetali come la pesca, il melone, il biancospino ed il timo. Sorso fresco ed aromatico, che delizia tutta la bocca. Gradevole la sapidità, intrecciata a percezioni tattili delicate, eleganti ed agrumate. Chiusura accattivante e pervasiva.

Cinciallegra Bianco Salento Igp 2015.

Blend di estrazione francese composto da chardonnay e sauvignon blanc. Maturazione in acciaio e boccia. Anche qui soltanto dodici gradi e mezzo l’alcolicità. Prezzo vantaggioso di sei euro.

Splendente il cromatismo giallo quasi già assestato. Espressiva l’impronta aromatica che evidenzia in primis profumi di frutta tropicale come l’ananas, il mango e la papaya, insieme a vezzi più nostrani di pera e di mela, accompagnati poi da essenze floreali di gelsomino e di giglio. Il sorso entra dolcemente in bocca, sviluppando un’energia piacevole e coinvolgente. Il vino si dimostra aggraziato, morbido, fresco, sapido e sostenuto da un ottimo equilibrio. Persistente e godibile il finale.

Negroamaro Rosato Salento Igp 2015.

Solito iter di maturazione in acciaio e vetro. Ancora soltanto dodici gradi e mezzo il tasso alcolico. Prezzo finale sempre intrigante di appena sei euro.

Ho tante volte sottolineato che il rosato salentino confezionato con uve di negroamaro è davvero eccellente. Ed a questa regola non si sottrae certamente l’etichetta in trattazione, figlia di una splendida annata in cui la natura è stata particolarmente generosa. Subito nel bicchiere traspare un fulgido e limpido colore rosa cerasuolo. Profilo aromatico con stuzzicanti sentori di fragoline di bosco, di amarene, di chinotto, di zenzero, di geranio e di violetta. Il sorso entra in bocca placido e suadente ed accarezza tutto il cavo orale. Il vino sa esprimere poi freschezza, suadenza, sensualità, soavità e sapidità. Finale morbido e leggermente amarognolo.

Negroamaro Salento Rosso Igp 2014.

Sempre solo acciaio e boccia. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo in enoteca “regalato” a sei euro e mezzo.

Veste cromatica rubino luminosa. Spettro aromatico intenso e coinvolgente, con in testa un coté di frutta rossa, seguito poi da percezioni odorose floreali ed erbacee. Sulla lingua plana un sorso fresco, morbido, carezzevole ed affusolato, poco alcolico, dinamico, elegante ed aristocratico. Tannini latenti. Finale lungo e godibile.

Primitivo Salento Rosso Igp 2015.

Acciaio e vetro. Quattordici gradi di alcolicità. Prezzo fantastico di sei euro e mezzo.

Un primitivo giovane e quasi inusitato, leggermente fuori rotta rispetto a Manduria e Gioia del Colle, più di pronta beva e relativamente alcolico, tenendo conto comunque degli infuocati raggi solari del Salento. Colore più purpureo che rubino. Profumi intensi di frutta rossa e nera del territorio. Al naso salgono anche pregevoli odori di macchia mediterranea e di accenni floreali. Impatto del sorso sulla lingua etereo. pulito, morbido e niente affatto tannico. Schietta l’intensità gustativa, che sfocia in un approccio godibile ed appagante. Il finale è persistente ed edonistico.

Sharav Primitivo e Negroamaro Salento Igp 2013.

L’unico vino che matura in barrique. Grado alcolico di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca di undici euro.

Blend classico dei due più importanti vitigni pugliesi. Vino connotato da un bel colore rosso rubino, con effetti purpurei. Fierezza aromatica espansiva, ricca di profumi del sottobosco e di frutti neri e rossi, a cui si associano leggiadri tocchi floreali e speziati di buona fattura. In appresso si manifestano anche sentori mentolati, tabaccosi, balsamici e tostati. Bocca carnosa e subito scossa da un bonus di calore. Frutto maturo e godibile, che avvolge il palato con un input morbido, fresco, carezzevole, seducente e garbato. Vino armonico e ben equilibrato, con tannini dolci e masticabili. Allungo finale fascinoso e persistente. Prosit

Azienda Agricola Santi Dimitri

Sede a Galatina (Le) – Via Guidano – Contrada Santi Dimitri

Tel. 0836 565866 – Fax 0836 565867

[email protected]www.santidimitri.it

Enologo: Andrea Boaretti

Agronomo: Filippo Giannone

Ettari di proprietà: 200, di cui 60 vitati

Bottiglie prodotte: 150.000

Vitigni: negroamaro, primitivo, aleatico, merlot, cabernet sauvignon, fiano, pinot bianco, chardonnay e sauvignon blanc