Vini Sedilesu vincitori a Radici del Sud a giugno 2021


Vini Giuseppe Sedilesu

Vini Giuseppe Sedilesu

di Enrico Malgi

Ancora un’azienda vitivinicola che mantiene costante il suo feeling con Radici del Sud. In questo caso si tratta della Società Agricola Giuseppe Sedilesu di Mamoiada in Barbagia. Dopo aver conquistato il primo posto assoluto con il Mamuthone Cannonau di Sardegna Doc 2017 sia nella sua categoria di appartenenza e sia nella categoria Bio a marzo 2021, a giugno 2021 ecco qui altri due prestigiosi riconoscimenti conseguiti da questa azienda sarda. Seconda piazza assoluta per il Perda Pintà Barbagia Igt 2019 nella categoria del Gruppo Misto Vini Bianchi da Vitigni Autoctoni Meno Diffusi in Italia, così come proclamato dalla giuria dei Giornalisti Italiani, e poi la conquista della seconda posizione ex aequo del Ballu Tundu Cannonau di Sardegna Riserva Doc 2015, come sancito dalla giuria dei Giornalisti Internazionali.

Perda Pintà Barbagia Igt 2019. Vino bianco biologico autoctono molto raro e prettamente territoriale, prodotto con il vitigno Granazza di Mamoiada al 100%, che in passato è stato erroneamente confuso con la Vernaccia. Le viti hanno un’età che arriva a sfiorare addirittura il secolo di vita. Raccolta delle uve ad ottobre. Fermentazione spontanea in tonneaux. Maturazione del vino sempre in tonneaux per dieci mesi. Affinamento in bottiglia per tre mesi. Tasso alcolico di diciassette gradi. Prezzo finale di circa 30,00 euro. Bottiglie prodotte numero 2.000.

Alla vista si presenta un colore ramato lucente, con riflessi dorati. L’impatto olfattivo è molto interessante, per la congrua varietà e qualità dei profumi emanati. In primis prevalgono ammalianti effluvi di frutta secca e candita ed in parte anche fresca, come gli agrumi, la mela verde, l’albicocca ed il melone. E poi ancora sentori di miele, di macchia mediterranea, di thè verde e di pietra bagnata, seguiti subito dopo da infiltrazioni floreali, speziate e minerali. In bocca arriva un sorso caldo, secco, deciso, complesso, vibrante, strutturato, sapido e glicerico. Buona la spalla acida. Sviluppo palatale intenso, succoso, equilibrato e leggermente rustico. Affondo finale profondo e speziato. Per la sua versatilità il vino si può abbinare a piatti di terra e di mare e/o sui dolci sardi come le seadas.

Controetichette vini Giuseppe Sedilesu

Controetichette vini Giuseppe Sedilesu

Ballu Tundu Cannonau di Sardegna Doc Riserva 2015. Secondo posto ex aequo come disposto dalla giuria dei Giornalisti Internazionali.

Anche qui le viti hanno dai 60 ai 100 anni di vita. Cannonau in purezza allevato a 650 metri di altezza. Macerazione per trenta giorni e poi maturazione in botte grande e vasca di cemento per tre anni. Elevazione in vetro per circa un anno. Gradazione alcolica di quindici e mezzo. Prezzo finale di circa 30,00 euro. Bottiglie prodotte numero 8.000.

Colore rosso rubino carico e scintillante. Spettro aromatico affastellato da copiosi, avvolgenti e voluttuosi profumi che hanno come incipit un gioioso frutto serrato, che si propone attraverso prorompenti nuances di prugna, ciliegia, ribes e mora, seguite poi da gradevoli sentori di fiori rossi, anche in forma appassita. In appresso ecco poi emergere pluralistici descrittori di rosa, viola, mirto, lentisco, cannella, pepe e chiodi di garofano. Ed infine al naso s’insinua una complessità aromatica terziaria di liquirizia, tabacco, ginepro, goudron, cioccolato fondente, resina e china. Approccio palatale caldo, sapido, balsamico, armonico, materico, strutturato, corposo, caratteriale ed esuberante. Molto espressiva la carica di freschezza che sospinge il sorso verso il diapason. La trama tannica è godibilissima. Appeal ampio, rotondo, dinamico e ben ritmato. Evoluzione gustativa ben calibrata ed elastica. Legno ben integrato. Potenziale di serbevolezza a lunga gittata. Chiusura persistente ed impagabile. Insomma si tratta di un grande rosso territoriale, che ha poco da invidiare ai suoi emuli peninsulari. Da abbinare ad un maialino lattante allo spiedo.

Sede a Mamoiada (Nu) – Via Vittorio Emanuele II, 64
Tel. e Fax 0784 56791 – Cell. 339 7410220
[email protected]www.giuseppesedilesu.com
Enologo: Francesco Sedilesu
Ettari vitati: 15 – Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: Cannonau e Granazza

2 Commenti

  1. Mamuthone Perda Pinta Ballu Tundu e Carnevale vini antichi e moderni allo stesso tempo testimoni di una viticoltura millenaria che nelle regioni del Sud e Isole non ha eguali per tipologia e varietà

  2. Esatto gentile sig. Alfredo. Sarà perché la Sardegna è l’unica regione italiana staccata dalla Penisola, anche di più della Sicilia, ma sta di fatto che questa bellissima regione è un poco trascurata in generale, anche per quanto riguarda l’aspetto enogastronomico, a parte ovviamente le vacanze estive di italiani e stranieri, ove riscoprono il mare, le bellezze naturali, l’ottimo cibo ed i vini e, soprattutto la vera anima di grande accoglienza della popolazione sarda. Ritornando alla produzione vitivinicola, devo affermare che in Sardegna si producono vini da vitigni autoctoni veramente eccezionali, sia rossi e sia bianchi, perché, è bene ribadirlo, la Sardegna è l’unica regione italiana ove i vitigni internazionali non hanno cittadinanza.

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