Vini di Trullo di Pezza – Vincitori di Radici del Sud 2017


Vini di Trullo di Pezza Vincitori a Radici del Sud 2017

Vini di Trullo di Pezza Vincitori a Radici del Sud 2017

di Enrico Malgi
Non di rado per fortuna il mondo vitivinicolo italiano ultimamente va sempre più colorandosi di rosa. Alla guida di alcune importanti aziende nazionali primeggiano giovani e capaci donne, che riescono a districarsi con giustezza ed equilibrio tra doveri familiari e lavoro in azienda, pur dovendo fronteggiare mille problemi e sacrifici. Da sottolineare che in questo settore, molto più maschilista di quanto si creda, il gentil sesso ancora non è visto di buon occhio. Ed invece sono proprio le donne, quando sono investite in prima persona di incarichi onerosi ma professionalmente validi, ad essere artefici di grosse performances. Dal 1988, per felice intuito di Elisabetta Tognana, le produttrici di vino hanno fondato L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino che attualmente può contare su oltre 700 iscritte e che rappresentano tutte le categorie della filiera vitivinicola, dal vigneto alla cantina, dalla tavola alla comunicazione.

Controetichette Trullo di Pezza

Controetichette Trullo di Pezza

In questi giorni mi sono imbattuto proprio in un’emblematica azienda agricola biologica pugliese, Trullo di Pezza di Torricella, gestita da due giovani ma già esperte sorelle: Marika e Simona Lacaita, accomunate dalla stessa passione per il vino. Cinque le etichette messe in commercio, tutte di ottima fattura e spesso vincenti. A Radici del Sud, per esempio, i vini aziendali hanno sempre ben figurato conquistando spesso posizioni di vertice. Com’è successo immancabilmente anche quest’anno, dove il Licurti Primitivo di Manduria Dop 2015 si è piazzato secondo assoluto nella categoria dei Vini Biologici, seguito a ruota dallo Speziale Negroamaro Rosato Salento Igp 2016, che è riuscito ad occupare la seconda piazza ex aequo nella categoria dei Rosati del Sud, così come hanno sentenziato i giudici dei Wine Buyers.

Il Licurti è confezionato con primitivo al 100%. Maturazione prima in acciaio e poi in barrique per un anno ed elevazione in vetro per altri tre mesi. La gradazione alcolica arriva a quattordici e mezzo. La bottiglia è venduta in enoteca a 15,00 euro. 

Colore rosso rubino carico, attraversato da lampi purpurei. All’esame olfattivo il vino si dimostra subito austero e penetrante, esibendo un ricco bouquet di frutti rossi piccoli e medi e palpati di confettura di prugna. Sentori di fiori rossi si appalesano insieme a note di pepe nero, tabacco, liquirizia, cioccolato, cuoio, boisé e mentolo. In bocca fa il suo impettito ingresso un sorso caldo, ma allo stesso tempo piacevolmente fresco e morbido. Vino strutturato, solido, compatto e modulato da un ritmo gustativo evoluto e dinamico. Tensione sapida e vibrante. Tannino dolce, elegante e remissivo, che dona fluidità e seduzione a tutto il palato. Vino ancora in piena fase di spinta, ma che già conquista per il suo ottimo appeal. Finale lungo ed appagante. In abbinamento carni rosse e bianche, salumi e formaggi semistagionati.

Lo Speziale rosato è stato prodotto con negroamaro in purezza. Maturazione in acciaio per quattro mesi ed uno in bottiglia. Tredici i gradi alcolici e 10,00 euro il prezzo finale.

Necessaria premessa: il rosato da negroamaro esprime sempre un ottimo vino. Secondo il mio modesto parere, al di là della differente situazione pedoclimatica e territoriale, è molto simile a quello che si produce in Provenza. Ed anche lo Speziale 2016 non viene meno a questa semplice regola. Intanto il colore risulta essere quasi sempre più carico rispetto alla media dei rosati prodotti altrove per quanto riguarda il contatto pellicolare. Nel caso specifico si tratta di un corallino lucente. Quadro aromatico affascinante e seducente per l’eterogeneo spettro olfattivo che cattura le narici. Minuziose drupe sottoboscose sprigionano tutto il loro profumato appeal; seguite da caratteristici odori di rosa canina; da delicate fragranze floreali di geranio e di violetta; da esplosive essenze di timo, salvia, mirto e zenzero; e da gradevoli note di bacche mediterranee e di scorza candita. L’approccio palatale svela subito ricamati effetti di freschezza e di morbidezza. Gusto elegante ed espressivo, impreziosito da un garbato vezzo sapido. Retrogusto scorrevole, dinamico, reattivo e che modula un finale intensamente e totalmente appagante. Da preferire a stuzzichini vari, piatti di pesce, molluschi, latticini e salumi.

 

Sede a Torricella (Ta) – Strada Provinciale Torricella-Lizzano
Tel. 099 9872011 – [email protected]www.trullodipezza.com
Enologo: Benedetto Lorusso
Ettari di proprietà: 100, di cui 50 vitati – Bottiglia prodotte: 60.000
Vitigni: negroamaro, primitivo, aglianico e fiano