Osterie d’Italia 2012, le 20 migliori pizzerie napoletane secondo Slow Food


Osterie d’Italia 2012

Bel lavoro davvero quello portato avanti da Slow Food a Napoli. Ci piace la ricca e ampia sezione dedicata alle pizzerie napoletane e al cibo da strada. Un panorama ampio e ricco, che si estende anche un poco fuori città.
Piccola nota di soddisfazione per questo blog: Monica Piscitelli ha visitato e schedato 19 delle 20 pizzerie in guida oltre ad altre 26! E le trovate tutte o qui o, in grande comodità, nella sua Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania:-)
Già, perché noi, come provano le foto, visitiamo, mastichiamo e scriviamo se siamo soddisfatti:-))
Ecco l’elenco, allora delle ottime scelte di Slow Food.

La pizza margherita di Acunzo al Vomero (FotoPigna)


Antica Cantina del Gallo

Cafasso

Capasso

Da Attilio

Da Carminiello

Da Michele

De’ Figliole

Di Matteo

Gorizia

La Notizia

Masardona

Mattozzi

Oliva

Pellone

Gino Sorbillo

Starita

Umberto

FUORI CITTA’

Del Pino a Cercola

Salvo a San Giorgio a Cremano

Pepe a Caiazzo

7 Commenti

  1. Ogni lista può piacere o meno. Ma osservo che mancano due caposaldi famosi come Ciro a Santa brigida del presidente dell’Associazione che ha avuto la stg e addirittura Acunzo al Vomero? Non si poteva fare 22 o magari mettere quele fuori napoli nei paesi di origine. Bah

  2. Sigh, ne ho assaggiato solo 5 ! vedo che manca Il Presidente, “Domine, non sum dignus ?” :-)

  3. vedo che ne mancano molte, e poi ci sono altre che non ci azzeccano proprio, continuate a fare queste stupide classifiche.

  4. si, ma vi siete dimenticati la migliore…. Starita a Materdei….ma chi le fa queste classifiche ha mangiato mai in questi posti???!!!!!!

  5. Caro Luciano se posso ti volevo segnalare una pizzeria che si trova a Gianturco si chia “Un Posto al Sole ” se ti trovi da quelle parti facci un salto .Ti saluto

  6. Io ho mangiato a Brusciano (NA) una buona pizza da “‘E fratielli “. Per la verità, ero un po’ scettico, quando mi accostai a questa pizza che reputavo una forzatura, ma poi ne rimasi contento: si tratta della pizza “Amalfi”, a base di limoni freschi, un dosato equilibrio di gusti. In seguito ho avuto sentore che anche da qualche altra parte la fanno, segno che è un’idea percorribile. Capitolo a parte riguarda la mia eterna lamentela contro quei pizzaioli che impiegano funghi champignons in iscatola per la loro pizza ai funghi. Avvilente! Addirittura, uno di essi, recensito sopra, ad una mia rimostranza, mi rispose con un po’ di sussiego, per la verita, che. data la sua posizione geografica, era difficile per la sua pizzeria approviggionarsi di champignos freschi, e quindi era per lui obbligatorio ripiegare su quelli in iscatola: Per l’offesa alla mia intelligenza avrei potuto adire le vie legali. Poi te lo ritrovo in una scuola di cucina a discettare di impasti. Questa è una lamentela, non una polemica!! Se ho urtato la suscettibilità di qualcuno, non me ne vogliate a male, si è trattato da parte mia di un piccolo contributo al miglioramento.

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