L’emozione di una treccia


La treccia che non si fa dimenticare

La treccia che non si fa dimenticare

di Marco Galetti 

L’emozione di una treccia.

Il suono oltremodo prolungato del citofono non è un fastidio ma il richiamo del corriere, sempre benvenuto a Nord, soprattutto se il pacco arriva da Sud e contiene generi alimentari di prima necessità&qualità, come questa treccia di latte di bufala appena arrivata e subito impiattata dal  sottoscritto, il destinatario del collo; il mittente, un terrone a denominazione di origine controllata e garantita, specie da me protetta e salvaguardata, con queste sorprese muove ghiandole salivari e ricordi.

La splendida treccia di latte di bufala che non si fa dimenticare è del Caseificio Barlotti di Paestum, quando l’ho assaggiata avrà avuto venti ore, o poco più…

… avrà avuto vent’anni, o poco più, escludo portasse calzette rosse, sugli occhi azzurri non ci giurerei ma posso garantire sulle bionde trecce, era solita raccogliere i suoi splendidi capelli tanto da meritarsi il soprannome di treccine bionde, dovesse riconoscersi nella bella foto a tinte arancio, la prescrizione per il reato di ricordi tardo adolescenziali in luogo pubblico dovrebbe pormi al riparo da querele, il rischio vale la candela quella della foto qui sotto

 

Treccine bionde

Treccine bionde

4 Commenti

  1. Treccia bianca e treccia bionda.Una arriva dal sud un’altra più facile da reperirsi al nord ma una cosa le accomuna:sono entrambe generi di prima necessità FM

  2. Certo che così è bella la vita. Ti piace vincere facile eh? E guarda che non è finita qui, aspettati altre sorprese pre e post pasquali.

  3. Nella piana la mozzarella è buona quasi ovunque, ma Barlotti Torre di Paestum è indimenticabile

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