120 ed oltre: lo chef stellato Paolo Gramaglia e il Terminus guardano alla ristorazione d’hotel del futuro


Chef Gramaglia con la Brigata di cucina Odeon

Chef Gramaglia con la Brigata di cucina Odeon

di Laura Guerra

Un gin tonic dedicato, un piatto firmato dallo chef  stellato Paolo Gramaglia,  serviti alla cena  di gala hanno consegnato alla storia dell’accoglienza alberghiera napoletana i 120 anni dell’hotel Terminus di Piazza Garibaldi.

Terminus - Menu Serata

Terminus – Menu Serata

Un compleanno speciale, festeggiato nel ristorante Odeon,  cui hanno partecipato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e Teresa Armato, assessora comunale al Turismo.

Gaetano Manfredi con Paolo e Laila Gramaglia

Gaetano Manfredi con Paolo e Laila Gramaglia

Paolo Gramaglia e Teresa Armato

Paolo Gramaglia e Teresa Armato

Il cocktail d’apertura, il dry gin premium “Terminus 1903” ha accompagnato una serie di appetizers che richiamavano sapori mediterranei declinati con sguardo moderno: oliva di tonno, pomodoro di baccalà, crostatina di impepata di cozze, ceviche di ricciola, polpettina di bufalo con spuma di ricotta, raviolo di soffritto, asparagi e popcorn.

Terminus - oliva di tonno

Terminus – oliva di tonno

Terminus - pomodoro di baccalà

Terminus – pomodoro di baccalà

Gin 1903

Gin 1903

Terminus - crostatina con impepata

Terminus – crostatina con impepata

Terminus - chevice di ricciola

Terminus – chevice di ricciola

Terminus - Polpetta di bufalo

Terminus – Polpetta di bufalo

Terminus - raviolo con soffritto

Terminus – raviolo con soffritto

La cena servita a 90 invitati, fra rappresentanti istituzionali, delle professioni, dell’imprenditoria cittadina e giornalisti di settore, si è aperta con le “Fettuccine di calamaro, salsa ponzu, piccole gelatine di gin e di passion fruit”, piatto firma dell’evento che resterà nel menu del ristorante per un anno.

Terminus - fettuccina di calamaro

Terminus – fettuccina di calamaro

Arriva poi l’interpretazione marina di un classico partenopeo, il “Tubettone con patate totani, impreziosito da una granita di  ricci di mare e profumato dall’uva di mare e dal limone”.

Terminus - tubettone, patate totani

Terminus – tubettone, patate totani

Anche per il secondo si “pesca” nel Mediterraneo con il “Bianco della cernia in salsa di tuberi, zenzero e lime, arricchito da germogli di barbabietola e bacche iraniane Sumac”.

Terminus - Bianco di cernia

Terminus – Bianco di cernia

Brioso il momento del pre dessert annunciato come “Quello che non ti aspetti”, ed in effetti nessuno si aspettava  che dopo la bella esibizione del giovane cantante lirico Luca Venditto che ha cantato i classici “Caruso” e ‘O sole mio” arrivasse un delicato bignè farcito di genovese”.

Laila Gramaglia e Luca Venditto

Laila Gramaglia e Luca Venditto

Il tenore Luca Venditto

Il tenore Luca Venditto

Terminus - bignè con genovese

Terminus – bignè con genovese

Per la chiusura dolce echi mediorientali e più nostrani si sono incontrati, esaltandosi a vicenda in “Dolce è la notte di Dubai”, che combina la delizia del cioccolato con la dolcezza del dattero in un armonico contrasto con frutti di bosco e amarena vesuviana.

Terminus - dessert Notte a Dubai

Terminus – dessert Notte a Dubai

 

Il menu della serata è messo a punto da Paolo Gramaglia insieme all’executive chef di Fedegroup, Raimo Chiacchiera, e allo chef resident, Raffaele Guarracino.

 

La squadra di sala è stata coordinata con il garbo sorridente e competente di Laila Buondonno in Gramaglia, direttrice di sala e sommeliére del President a Pompei e moglie di chef Paolo.

Paolo e Laila Gramaglia

Paolo e Laila Gramaglia

La serata è stata promossa da Fedegruop – azienda leader italiana, partner degli hotel in cucina rappresentata dal Ceo Roberto Imperatrice, da Achille Marotta Direttore Operativo, Daniele Serafini Development Manager di Terminus e Palazzo Caracciolo, Nicola Pezone HR Director, Gianluca Caiazzo Food and Beverage manager.

Un team direttivo, presente al completo per sottolineare, l’impegno della company nella valorizzazione della ristorazione fine dining  non solo come asset qualificante dell’accoglienza in hotel e come esperienza di gusto per   agli ospiti interni ma anche per  commensali di passaggio in città e per gli stessi napoletani.

Grazie  a Luigi Savino per gli scatti della serata