A Milano la masterclass guidata da Nicolò D’Afflitto, enologo di Marchesi Frescobaldi
di Simona Paparatto
La storia del Cru storico Benefizio inizia nel 1973, quando la famiglia fiorentina dei Marchesi Frescobaldi, decide di scommettere su un varietale di uva bianca, lo chardonnay, coltivato e vinificato a Pomino (Doc dal 1983).
Leonia Albizi Frescobaldi, già sposa di Angiolo Frescobaldi, nel 1865, porta dalla Francia barbatelle di Chardonnay e Pinot Nero, piantandole nelle terre di Pomino, passo decisivo per l’innovazione vitivinicola della regione. Nel 1867, Leonia presenta all’Accademia dei Georgofili, una rivoluzione agraria basata sulla creazione di vigneti specializzati, impiantati in altitudine e con varietà a maturazione precoce, idee che cambieranno per sempre il volto del vino toscano. Nel 1878, lo Chablis di Pomino, viene insignito della Medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi, mentre nel 1893, sempre Leonia, progetta e costruisce la prima cantina in Italia, che sfrutta la gravità della movimentazione dei mosti e dei vini, un’innovazione tecnica all’avanguardia. Negli anni successivi la famiglia Marchesi Frescobaldi continua a investire sulla specializzazione del vigneto e nella tutela dell’ecosistema boschivo di Pomino. Più avanti, nel 1973, nasce Benefizio, cru di Chardonnay in purezza, a quel tempo l’unico vino bianco italiano fermentato ed affinato in barrique. Pomino diventa la prima Doc toscana caratterizzata da varietali internazionali. Nel 2025 Benefizio celebra con la vendemmia 2023, il cinquantesimo anniversario, confermando la straordinaria vocazionalità del luogo. In tutti questi anni l’etichetta di Benefizio non è mai stata cambiata, riconfermandosi la medesima che l’antesignana Leonia aveva presentato all’Esposizione di Parigi.
Celebrando il suo mezzo secolo di vita, Benefizio non appare solo come un prodotto di successo, ma evidenzia anche un’importante lezione di resilienza e capacità di evoluzione nel mondo del vino. Negli anni, il settore ha visto un incremento delle tecnologie e una maggiore attenzione al rispetto ambientale e alla sostenibilità. Anche in questo contesto, Benefizio non ha smesso di essere all’avanguardia, adottando pratiche agricole sostenibili e processi produttivi sempre più rispettosi dell’ambiente.
A Tenuta Castello Pomino, dove il vigneto insiste a 707 m/slm, con esposizione Sud, cipressi ed ulivi, tipici toscani, lasciano il posto a foreste con abeti e sequoie, con felci, “specchietto di acidità del terreno” (Cit. D’Afflitto), con condizioni di clima totalmente differenti. La composizione prettamente sabbiosa dei suoli (marnosi, con arenarie e scisti e con presenza di argilla e calcare, drenanti e compatti, risultato dei depositi marini formatisi in epoca Miocenica), nel vino si traduce in prorompente freschezza, acidità, sapidità e in una mineralità gustativa significativa. Struttura, complessità aromatica e profondità di beva, lo rendono in grado di evolvere nel tempo. Nicolò D’Afflitto sottolinea:” Gli Chardonnay più famosi del mondo, nascono principalmente su suoli argillosi e calcarei: Chablis in Borgogna, Champagne, spesso anche in Napa Valley. Anche a Pomino sussistono questi suoli. Non sono gonfiati o pomposi perché sono terreni sub-acidi sabbiosi, derivati dal rialzo dell’Appennino dal mare, spinto da correnti sotterranee”.
A Tenuta Pomino si ottiene una lenta e graduale maturazione delle uve, sia per il fattore luce, che agisce sul vigneto, sia per le temperature massime, che in estate, sono molto più basse e gli acidi nell’uva, non vengono degradati. Le uve maturano tardi, arrivando a vendemmia perfettamente mature, ma avendo preservato la loro acidità, nel rispetto delle date di vendemmia, con il controllo della solforosa e della selezione dei lieviti, scelti senza aromi (atti semplicemente alla trasformazione dello zucchero in alcol).
Dopo una parziale malolattica, Benefizio matura in legno (per metà nuovo e per metà di secondo passaggio) sulle fecce, con batonnage ed un breve periodo in bottiglia. Le barriques sono preparate con piegatura delle doghe mediante acqua calda (non con il fuoco), sistema che permette di ripulire un pochino il legno, affievolendone i sentori. Dal 2023, i tappi utilizzati per Benefizio, sono i DIAM, poiché si prestano efficacemente alle bottiglie Borgognotte: in tal modo si evita lo sgretolamento, come accadeva ai tappi naturali. Non meno importanti, sono le presse utilizzate, con piatti particolari, con cui si evita la rottura delle vinacce, rendendo la pressatura soffice. Presse differenti sono adottate per ognuna delle quattro annate in degustazione, di seguito descritte.

Per celebrare i 50 anni di Benefizio, 1973 – 2023, queste le annate in degustazione – 2023, 2014, 2009 e 1990
Di seguito un’analisi delle annate 2023, 2014, 2009 e 1990 di Pomino Bianco Benefizio Riserva DOC, degustate il 3 marzo, alla masterclass organizzata dal team d3lla Marchesi Frescobaldi, da Aprea a Milano, in occasione del cinquantesimo anniversario di questo superbo vino.
Pomino Bianco Riserva DOC Benefizio 2023: Benefizio ha presentato alcune caratteristiche distintive, influenzate da un andamento climatico che ha visto una primavera mite seguita da un’estate non troppo calda. La vendemmia è stata leggermente posticipata. Questo ha permesso una maturazione lenta e costante delle uve, garantendo una complessità aromatica e un buon equilibrio gustativo.
Dal colore giallo paglierino, con riflessi dorati. Al naso, regala un bouquet aromatico raffinato, pulito, che spazia dalla frutta fresca, come pesca, pera e mela, alle note floreali tipiche dei fiori bianchi, agli agrumi e a dolci speziature. Al palato, è teso, scattante, corposo, gustoso e fine, con freschezza vivace, chiude con un finale incalzante, persistente, sapido che spinge al successivo assaggio, promettendo una lunga evoluzione.
Pomino Bianco Riserva DOC Benefizio 2014: l’annata è stata segnata da sfide climatiche per molti produttori, caratterizzata da una stagione fredda e piovosa. Tuttavia, Benefizio ha saputo emergere con caratteristiche distintive grazie a un’attenta selezione delle uve e a tecniche enologiche meticolose. Al naso si percepiscono sentori decisi di agrumi e fiori bianchi, accompagnati da intriganti note di erbe aromatiche, con una delicata sfumatura di miele. Al palato, è fresco, dotato di acidità vivace e di buon corpo. Equilibrato, dalla struttura fine ed elegante, offre, nella lunga chiusura, una persistenza gustativa dal riverbero minerale, che lo rende estremamente godurioso.
Pomino Bianco Riserva DOC Benefizio 2009: annata particolarmente favorevole, caratterizzata da un clima stabile e caldo. Questo ha consentito una vendemmia puntuale, assicurando una materia prima eccellente. In questo caso, Benefizio mostra una maggiore intensità e complessità. Aromi di frutta tropicale matura, vaniglia e leggere tracce di burro si mescolano a sentori speziati ed eterei. Al palato, il vino si distingue per la sua pienezza e rotondità, con un buon equilibrio tra struttura e freschezza, con una lunga e appagante persistenza che lascia un ricordo indelebile
Pomino Bianco Riserva DOC Benefizio 1990: Inverno rigido e primavera mite, con progressivo rialzo delle temperature, ed un settembre dolce, hanno permesso una buona maturazione delle uve. L’annata 1990 di Benefizio si conferma capace di regalare sensazioni uniche. I profumi sono sofisticati, quasi opulenti, con note di frutta secca, nocciola, e un sottofondo di melassa e frutta sotto spirito. Cotognata. Al palato, il vino colpisce per ricchezza e profondità inattese, esprimendo, ancora, una acidità sorprendente ed un buon equilibrio gustativo.
Benefizio Castello Pomino di Marchesi Frescobaldi, si conferma uno Chardonnay capace di esprimere, attraverso le diverse annate, la variabilità e la ricchezza del terroir toscano, mantenendo un filo conduttore coerente in termini di eleganza e complessità, grazie alla tecnologia utilizzata, ottenendo un vino che è equilibrato, misurato, armonico, di cui ogni annata offre un’esperienza sensoriale unica, un vino gastronomico, ma certamente apprezzabile da solo, riflettendo su come la singola sfumatura sia espressione del tempo, attraverso ogni singolo calice.
Castello Pomino
Località Pomino, 80
50068 Rufina FI
Tel.: 055 8311050
Sito web: www.frescobaldi.com