A Padova c’è NerodiSeppia, un bistrot d’autore pieno di sorprese
di Francesco Selicato
Padova è una città che racconta il Veneto in ogni angolo. Le piazze animate, i portici eleganti, i calici di spritz che tintinnano nei pomeriggi assolati. Ma c’è anche un’altra Padova, più silenziosa e profonda, quella che si ritrova nei piatti, nei profumi, nei piccoli locali che custodiscono storie di famiglia. Proprio come NerodiSeppia Bistrò d’Autore.
Non potevo non fermarmi in questo locale, che avevo segnato da tempo nella mia agenda. Mi aveva colpito da fuori, per quello che trasmetteva attraverso i piatti e l’idea di cucina che raccontano sui loro canali. E posso dire che ne è davvero valsa la pena.
Siamo a pochissimi passi dalla Basilica di Sant’Antonio, dove due sorelle – Eugenia e Patrizia – hanno dato vita a un bistrot che parla la lingua dell’emozione. Si chiama, appunto, NerodiSeppia, un nome scelto non tanto per il colore, quanto per il suono.
“Cercavamo qualcosa che restasse in mente, che evocasse il mare e la cucina, ma anche una sensazione, un’immagine”, raccontano.
Nato circa vent’anni fa come ristorante di pesce, nel tempo ha cambiato forma, seguendo l’istinto e l’evoluzione naturale della ristorazione. Aperto solo a pranzo (eccetto il venerdì, anche a cena), continua a essere un punto fermo per chi cerca un’esperienza autentica, capace di entusiasmare a tavola.
Cosa si mangia da NerodiSeppia
Il menù di NerodiSeppia è uno di quelli di cui si parla spesso, e la curiosità di provarlo era troppa per rimandare ancora. Ho deciso di assaggiare piatti che si possono trovare solo qui, scegliendo un percorso misto, un menu à la carte e uno d’autore, di cui parlerò più avanti.
Per iniziare, La Siciliana, gamberi crudi, pomodori datterini, pane tostato e olio extravergine di Valnogaredo. Un antipasto sorprendente, fresco e profumato, che spingeva a ogni assaggio.
Tra i primi, ho scelto gli gnocchetti con vongole, tartufo e limone, un abbinamento coraggioso ma riuscito, dove i sapori si incontrano in un equilibrio elegante. Forse lo gnocco, per consistenza, divide un po’ i palati: o lo si ama o no, ma resta un piatto che incuriosisce e lascia il segno.
Il vero momento però arriva con il secondo, il piatto simbolo del locale, il Baccalà Spirituale di Sant’Antonio, un racconto dentro il racconto. Patrizia lo ha scoperto durante un viaggio a Lisbona, dove in un piccolo ristorante assaggiò un piatto che la conquistò al punto da chiederne la ricetta. Nacque così uno scambio tra colleghe, tre sue ricette in cambio di una, quella del celebre “Bacalhau Espiritual”.
Da lì l’idea di riproporlo a Padova, con un tributo al Santo che unisce idealmente le due città.
Il baccalà viene dissalato, stufato lentamente con cipolla, pane raffermo, formaggio e pepe, poi passato in forno fino a formare una crosticina dorata e profumata. È uno di quei piatti che restano nella memoria, capaci di evocare casa, viaggi e ricordi in un solo boccone.
Il Menu d’Autore è un percorso di tre portate – antipasto, primo piatto e dessert – che dialoga con i colori, le materie e lo stile dell’artista in esposizione.
È un’esperienza a sé, e come tale va vissuta. In questo periodo il menu è dedicato all’esposizione “Zodiaco” di Tonirent, un omaggio creativo che si traduce in piatti pensati come piccole opere.
Si comincia con una mezza luna nera ripiena di ricotta e salmone affumicato, con porro fritto, per poi passare a un secondo che racconta il mare, seppioline “scarpetta”, una varietà locale di piccolissime seppioline, poco conosciute e spesso snobbate perché richiedono tempi lunghi di montatura e grande manualità, insieme a totanetti dell’Adriatico con una base di zucca e radicchio, dove sapori e colori trovano un equilibrio sorprendente.

Si chiude con un dolce d’autore, un pan di Spagna caldo accompagnato da gelato alla vaniglia e pistacchi caramellati, una coccola che unisce delicatezza e carattere.
Un’esperienza che supera le aspettative, un pranzo per due con bottiglia di vino e acqua, 142€ complessivi con caffè offerto. Considerando che il solo Menu d’Autore costa 46€, il rapporto tra costo ed esperienza è assolutamente in linea.
Ma ciò che rende davvero speciale questo bistrot è l’atmosfera. Perché nei locali dove si respira emozione a tavola, la differenza la fanno sempre l’ospitalità e l’accoglienza.
Da NerodiSeppia questi due ingredienti arrivano prima di tutto il resto. Si viene accolti come in un salotto di casa, in un clima di calma e gentilezza che prepara al piacere di un’esperienza autentica.
Un plauso a Eugenia e Patrizia, che continuano a credere nella ricerca e nella ristorazione fatta di tanto per pochi, e non di poco per tanti.
Via S.Francesco 161, Padova
Tel. 0498364049






