Addio a Giuseppe Campanile, cultore della Catalanesca


Il professore Giuseppe Campanile con il figlio Nicola

di Marco Contursi

E’ salito alla Casa del Padre il Professor Giuseppe Campanile, fondatore e titolare insieme al figlio Nicola della azienda Vinicola Montesomma Vesuvio di Pollena Trocchia. Nella tragedia, il brutto male è stato clemente, solo pochi mesi dalla scoperta alla dipartita, perché per uno come il professore Campanile, stare in un letto era la sofferenza maggiore della malattia. Lui, che aveva cresciuto generazioni di alunni, per poi creare intorno alla Catalanesca, il vitigno simbolo di questo versante del Vesuvio, la sua cantina.

Ricordo la prima volta che conobbi lui e Nicola, mi portarono con un fuoristrada sgangherato fin sopra il Vulcano, vigne spettacolari, tutt’uno con la lava e i cespugli di mirto e corbezzolo. Ho amato da subito la loro catalanesca, ho voluto da subito bene al Professore e a Nicola. Sapevo che stava male, e ne ero profondamente addolorato, alla notizia che non c’è più un profondo senso di tristezza mi ha pervaso e non mi abbandona.

Ma so che tutto quello che ha lasciato è in ottime mani. Nicola saprà continuare il suo sogno, e ad ognuno che salirà, con lui, fin sulla cima, tra castagneti e viti, racconterà di una brava persona che amava la sua terra e la sua famiglia.

Il resto lo racconterà il suo vino, la sua catalanesca, eccezionale, proprio come lui.

AVE ATQUE VALE PROFESSORE CAMPANILE.

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