Aglianico del Taburno 2003 doc


NIFO

Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Del giovane Lorenzo Nifo ci ha sempre colpito molto la Falanghina, la Alenta come quella base. Ma non abbiamo mai avuto modo di scrivere del suo rosso base, un onesto ed efficace Aglianico del Taburno del 2003 proposto a grande rapporto tra qualità e prezzo come ovunque nella zona. Un bicchiere sulla bistecca di bufala preparata dalla Locanda Battisti a Caserta ci ha riportato nella sua bella aziendina, ormai completata con una allegra sala-degustazione, da Lorenzo a Ponte, dall’altra parte del fiume quasi ai bordi con la doc Guardiolo. Puntando sull’Aglianico in purezza, giustamente il nostro vignaiolo sannita ha preferito la doc Taburno, senpre più qualificata su questo vitigno che sembra essere la rivelazione di molte guide, in particolare Espresso e Veronelli. Parliamo della 2003, annata poco entusiasmante in genere perché non profonda e comunque con un percorso corto e spesso scontato, qui compiuta in una giusta relazione fra tannini ormai resi morbidi dal tempo e la freschezza che resta come al solito il tratto dominante dell’uva. Il tutto sostenuto dall’alcol non preponderante ma non fuori tono. Un vino essenziale, insomma, quotidiano e  pratico, direi addirittura conservativo per i suoi profumi speziati appena in accenno, da usare sicuramente sulla cucina tradizionale di carne e di primi molto robusti con ragù pippiati a lungo. La buona perfomance di un vignaiolo capace di emergere quando segue l’istinto più che con la costruzione concettuale. Da bere ancora per altri due o tre anni.

Sede a Ponte. Tel e fax 0824.876450. Enologo: Lorenzo Nifo Sarrapocchiello. Ettari: 12 di proprietà. Bottiglie prodotte: 50.000. Vitigni: falanghina, coda di volpe, greco, olivella, aglianico, piedirosso e sangiovese.