Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012 – La Fortezza


Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012 La Fortezza

Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012 La Fortezza

di Enrico Malgi

Si può confezionare vino di alta qualità anche in presenza di grandi numeri di bottiglie prodotte? Certo che si può e l’azienda beneventana La Fortezza di Enzo Rillo ne fornisce una lampante testimonianza perché, a fronte di oltre 800.000 pezzi elaborati mediamente ogni anno, sforna sempre vini eccellenti.

Ecco qui una bottiglia emblematica che ho recentemente assaggiato: Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012. Aglianico in purezza allevato a quattrocento metri di altezza e vendemmiato tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Fermentazione malolattica in botti di rovere e barriques, dove in seguito il vino si affina per due anni. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro, un vero regalo.

Controetichetta Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012 La Fortezza

Controetichetta Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012 La Fortezza

Nel bicchiere risalta un bel colore rosso granato vivacizzato da fulgidi e giovani riflessi rubineggianti. Dall’ampio bouquet il naso aspira intensi profumi di tanta buona frutta fresca piccola e media, insieme a connotazioni floreali vestite di rosso e ad umori vegetali di macchia mediterranea. Espressive poi le credenziali speziate di noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero, che si uniscono indissolubilmente a fittezze olfattive di terziaria bontà. In bocca penetra un sorso voluminoso, profondo, solido, rigoroso, compatto, strutturato, rampante, estroso, materico, terroso e vibrante. La tattilità palatale esprime e tesaurizza comunque una piacevole percezione di morbidezza, rotondità, balsamicità, armonia, sostenibilità, fascino, equilibrio, dinamicità e perfino un aplomb elegante. Vena acida di illimitata e convincente freschezza dopo dieci anni di invecchiamento del vino. Trama tannica ottimamente intelaiata. Frutto ancora bello pimpante. Legno ottimamente integrato. Longevità tutta da esplorare. Affondo finale persistentemente lungo, epicureo e leggermente e piacevolmente amaro. Dategli tutta la carne possibile, anche quella di cinghiale come ho fatto io, insieme a formaggi stagionati a pasta dura. Si tratta di un vino eccellente, che mi ha davvero conquistato. Il prezzo, poi, è decisamente favorevole, per cui è d’obbligo farne una scorta se si trovano ancora bottiglie in commercio.

Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012 La Fortezza con un piatto di cinghiale

Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012 La Fortezza con un piatto di cinghiale

La Fortezza Società Agricola

Località Tora II, 20 – Torrecuso (Bn)

Tel. e Fax 0824 886155

[email protected] – www.lafortezzasrl.it

Enologo: Vittorio Festa

Bottiglie prodotte: 800.000

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