Ai Casali del Pino, pranzo di campagna chic nel cuore del Parco di Veio


I Casali del Pino

I Casali del Pino

di Virginia Di Falco

«E’ bello essere Re!» farfuglia quel furbacchione di Mel Brooks in uno dei suoi film più spassosi, La Pazza storia del mondo. Non ho potuto fare a meno di ricordarlo, quando ho avuto sotto gli occhi la vista che si gode dai Casali del Pino, la proprietà di 174 ettari (sì, centosettantaquattro) che Ilaria Venturini Fendi ha acquistato nel Parco regionale di Veio, a nord di Roma, quasi 15 anni fa.
«E’ bello essere ricchi!» perché, certo, i soldi non sono tutto, e se non hai cultura e passione nel costruire un progetto non è detto che ti facciano sentire realizzato, ma certo aiutano.

Casali del Pino, l'ingresso

Casali del Pino, l’ingresso

Casali del Pino, panorama sul Parco di veio

Casali del Pino, panorama sul Parco di veio

Poco più di un centinaio di pecore, diversi casali diroccati, qualche deposito agricolo, una vecchia chiesetta, e persino una scuola, è tutto quello che restava di un borgo degli inizi del Novecento che ha sopravvissuto alle porte di Roma in una sorta di economia chiusa, quando, nel 2004, Ilaria Venturini Fendi decide di investire in una azienda agricola biologica. Lascia per un paio d’anni il mondo dell’alta moda e si dedica anima e corpo a questo progetto.

Casali del Pino, scorci

Casali del Pino, scorci

Casali del Pino, le camere

Casali del Pino, le camere

Si comincia dal restauro dell’esistente, riprendendo quasi completamente i locali dei magazzini, molti dei quali ridotti a veri e propri ruderi, la piccola chiesa, con la sagrestia che diventa l’abitazione padronale; stalle, rimesse e fienili sono stati invece adibiti ad alloggi che funzionano con servizio di B & B e locali multifunzionali per cerimonie e banchetti.
Una ristrutturazione quasi filologica, che grazie anche all’attività agricola, all’allevamento delle pecore, maiali e di animali da cortile, alla lavorazione dei formaggi, ha restituito vita e vivacità a questo borgo completamente immerso nella natura, dove i confini si confondono all’orizzonte con quelli del parco regionale. E’ tutto molto bello è curato, con grande attenzione ai dettagli, ma allo stesso tempo la stagionalità dell’orto, le balle di fieno e l’odore degli animali ricordano che non siamo banalmente affacciati su un verde chic da vetrina.

Casali del Pino, le pecore dell'azienda

Casali del Pino, le pecore dell’azienda

Casali del Pino, i magazzini

Casali del Pino, i magazzini

L’azienda è dotata inoltre di un laboratorio di trasformazione dei propri prodotti, dalle confetture ai formaggi, con annesso un piccolo spaccio per la vendita.

Casali del Pino, lo spaccio aziendale

Casali del Pino, lo spaccio aziendale

Uno dei vecchi edifici è stato invece adibito a ristorante, aperto tutto l’anno. La sala, dai colori tenui ma caldi con tavoli e sedie vecchio stile, è di un’elegante semplicità, mentre i tavoloni esterni, nella bella stagione sono senza dubbio il valore aggiunto di un pranzo o una cena all’aria aperta. La cucina si basa prevalentemente sui prodotti dell’azienda; la pasta fresca è fatta a mano, i sughi sono semplici, le ricette non reinventano nulla ma seguono il filo dei piatti casalinghi, anche nella presentazione, immediata e riconoscibile.

Casali del Pino, la sala del ristorante

Casali del Pino, la sala del ristorante

Casali del Pino, i tavoli all'aperto

Casali del Pino, i tavoli all’aperto

Di conseguenza il menu, poco meno che fisso, è legato ai prodotti di stagione. Si va dal tagliere di formaggi e salumi dei Casali con bruschette, alle chips di bucce di patate cacio e pepe; dall’insalata di farro dell’azienda ai fritti vegetali.

Casali del Pino, bucce di patate fritte

Casali del Pino, bucce di patate fritte

Tra i primi piatti, la pasta fatta a mano, con ravioli, fettuccine o maltagliati; e poi i cavatelli (molto buoni quelli con pomodorini, melanzane e caciotta di pecora); le mezze maniche con guanciale e pecorino; la lasagna con le verdure o classica. Tra i secondi, grande spazio all’agnello del Lazio IGP, ma anche galletto, pollo al forno con patate, millefoglie di manzo in porchetta. Chiusura dolce con ciambelline al vino o crostate con confetture della casa, davvero ben fatte.

Casali del Pino, farro in insalata

Casali del Pino, farro in insalata

Casali del Pino, i cavatelli

Casali del Pino, i cavatelli

Casali del Pino, i mezzi paccheri

Casali del Pino, i mezzi paccheri

Casali del Pino, lasagna

Casali del Pino, lasagna

Ai fornelli nessuna star, ma un cuoco dalla mano sicura, tanta sostanza e pochi fronzoli, per piatti schietti, quasi casalinghi, solo un po’ alleggeriti. Certo, siete nella cucina di un’azienda agrituristica, quindi la scelta in carta è molto semplificata, ma si riesce a dare il giusto spazio anche a bambini, intolleranti al glutine e ai vegetariani. Il che è sempre un bonus. Più attenzione, meriterebbe, invece, il discorso vini.

Manzo in porchetta e patate al forno

Manzo in porchetta e patate al forno

Il personale è preparato e cortese e si destreggia benissimo anche negli affollati pranzi della domenica; ci si gode gli ampi spazi in grande relax e, non da ultimo, le vostre finanze non ne risentiranno: per un pasto completo siamo sui 30 euro, escluso il bere, ovviamente.

Casali del Pino, panorama sui pini

Casali del Pino, panorama sui pini

I CASALI DEL PINO
Via Giacomo Andreassi, 30, 00123 (Roma Nord)
Tel. Ristorante:  06 98263790
Aperto tutto l’anno. Consigliata la prenotazione.
www.icasalidelpino.it