Alici di Cetara, memoria e futuro con I Viaggi del Gusto e del Sapere da “Ieri, Oggi, Domani”


I protagonisti dell'incontro I viaggi del gusto e del sapere

I protagonisti dell’incontro I viaggi del gusto e del sapere

di Giuseppe Giorgio

È stato un trionfo di sapori, cultura e identità gastronomica il lunch-evento che ha inaugurato il nuovo percorso enogastronomico de “I Viaggi del Gusto e del Sapere”, l’inedito format ideato dal giornalista e critico enogastronomico Giuseppe Giorgio in collaborazione con Pasquale Casillo, appassionato patron della trattoria-pizzeria Ieri, Oggi, Domani di via Nazionale, a Napoli. Un progetto che, come una mappa del cuore, intende tracciare itinerari d’eccellenza attraverso i prodotti identitari della Campania, mettendo a confronto tradizione e creatività, mare e terra, cultura e sapori. Prima tappa del viaggio è stata Cetara, scrigno prezioso della Costa d’Amalfi, patria della colatura di alici DOP, delle alici sotto sale e del tonno lavorato artigianalmente. Un’esperienza sul campo, tra storie di pesca, tecniche antiche e aromi inconfondibili, che ha poi trovato il suo naturale approdo nel cuore di Napoli, trasformandosi in un raffinato evento gastronomico capace di emozionare occhi, naso e palato. A firmare il riuscitissimo percorso di degustazione, lo chef Antonio Castellano, affiancato dalle creazioni del maestro pizzaiolo Marco Bustelli, in un dialogo continuo tra le suggestioni del mare e la sostanza della cucina partenopea. Sotto l’attenta guida di Pasquale Casillo, da sempre cultore della stagionalità e del legame profondo tra il territorio e la buona tavola, il menù è diventato racconto, memoria ed evoluzione.

Alice di Cetara imbottita con Provola dei monti Lattari e maionese limoni di Sorrento

Alice di Cetara imbottita con Provola dei monti Lattari e maionese limoni di Sorrento

Protagoniste le alici, in un crescendo di preparazioni armoniche e sorprendenti: dall’entrée con alice ripiena di provola dei Monti Lattari su maionese al limone di Sorrento, alla fresellina di pasta pizza guarnita con eccellenze del Mediterraneo e tonno rosso di Cetara dell’azienda Iasa di Pellezzano (SA), storica realtà campana presente all’evento con la dirigente e export manager Lucia Di Mauro, vera ambasciatrice della cultura del mare.

Fresellina di pasta pizza con tonno rosso e alici di Cetara pomodori del Vesuvio e mozzarella di Bufala

Fresellina di pasta pizza con tonno rosso e alici di Cetara pomodori del Vesuvio e mozzarella di Bufala

Poi ancora, emozione pura al primo assaggio dello spaghetto spezzato di Gragnano all’assoluto di piselli centogiorni, calamaretti di spillo, gocce di nero di seppia e preziosa colatura Iasa.

Spaghetto spezzato di Gragnano, piselli Centogiorni, calamaretti, gocced i nero di seppia e Colatura di ALici DOP

Spaghetto spezzato di Gragnano, piselli Centogiorni, calamaretti, gocced i nero di seppia e Colatura di ALici DOP

Parmigiana di alici di Cetara

Parmigiana di alici di Cetara

A seguire, la sontuosa parmigiana di alici di Cetara e un finale perfettamente in tema con un babà al limoncello di Cetara, omaggio dolce alla costa più profumata del mondo.

Babà con limoncello di Cetara e crema pasticcera

Babà con limoncello di Cetara e crema pasticcera

Ad accompagnare il percorso, il vino bianco “Vincè” della Cantina Tizzano, portato in degustazione dal produttore Giuseppe Tizzano, che ha saputo interpretare con garbo e mineralità l’intensità dei sapori marini.

Vino bianco Vincè Cantina Tizzano e Colatura d'alici di Cetara DOP Iasa

Vino bianco Vincè Cantina Tizzano e Colatura d’alici di Cetara DOP Iasa

Testimonianza della valenza culturale dell’iniziativa, anche la presenza di illustri ospiti come il professore Vincenzo Peretti, Ordinario del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II, figura centrale nel riconoscimento della DOP alla colatura di alici, e il dott. Antonio Limone, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, da sempre attento alla valorizzazione delle risorse del territorio. Tra i presenti anche giornalisti, esperti e appassionati, che hanno colto l’intento più profondo del format: trasformare un pasto in un racconto, un evento in un’esperienza, una pietanza in un viaggio nel tempo e nella geografia della Campania più autentica. Un appuntamento che ha lasciato il segno e che apre le porte alle prossime tappe di questo viaggio tra i saperi e i sapori. Perché conoscere il gusto è, prima di tutto, conoscere sé stessi.

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