Andrea Grignaffini: le mie dimissioni solo per ragioni personali. Auguri a Gardini e a Montinaro


Riceviamo e volentieri pubblichiamo

di Andrea Grignaffini

Desidero rispettosamente, ma anche doverosamente, prendere le distanze dalle dichiarazioni del collega Alberto Cauzzi, pubblicate su questo blog, affinchè non siano erroneamente attribuite anche al sottoscritto, pur confermando la mia decisione di lasciare la guida “I 1000 Ristoranti d’Italia de L’Espresso”.

Le motivazioni che mi hanno portato a chiudere questa esperienza professionale sono esclusivamente personali e non coincidono dunque con quelle riportate nel testo.
In generale non mi appartiene una visione generalista o polemica sul mondo delle guide gastronomiche, tantomeno su realtà editoriali con le quali io abbia collaborato.

Credo che ogni progetto debba essere valutato per ciò che è, e per ciò che rappresenta nel suo contesto specifico. In quarant’anni di lavoro nel mondo della critica gastronomica ho sempre cercato di mantenere un approccio rigoroso, ma anche aperto e rispettoso, evitando le generalizzazioni.

Ringrazio l’editore per l’opportunità concessa. Realizzare progetti di questa portata, permettendo a noi critici di esercitare liberamente la nostra attività, rendendola fruibile a tutti, è qualcosa che rispetto più di quanto io riesca a esprimere.

Saluto questa esperienza con affetto e gratitudine per tutte le persone coinvolte.
Faccio un grande in bocca al lupo all’amico e collega, nonché nuovo curatore della guida, Luca Gardini, e a Gianluca Montinaro, nuovo vice curatore, che sapranno portare avanti il progetto con grande competenza ed entusiasmo.

 

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