Antyco 2003 Taurasi docg


CORTECORBO

Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Angelo Pizzi si riaffaccia nell’area del Taurasi dopo i successi ottenuti con Clelia Romano. Lo fa con una piccola azienda nata nel 1999 e che noi abbiamo subito apprezzato per la Coda di Volpe Ilvana, poi per l’Aglianico Montis Marani e adesso per la prima versione del Taurasi: siamo a Montemarano, precisamente tra le vigne di Perillo e quelle di Molettieri e il risultato del terroir emerge con chiarezza nel bicchiere, a cominciare nel colore rosso rubino carico e concentrato, poi all’olfatto dove si alternano frutta polposa tipica dell’annata e tabacco indice in genere, sulla zona, di lavorazioni non spinte, infine al palato dove prevalgono per l’ennesima volta la mineralità e la freschezza ben coniugate a tannini risolti con maestria in maniera definitiva e al finale lungo e pulito tipico del vitigno. Insomma, un’altra bella sorpresa che si iscrive di ufficio nelle aziende che noi definiamo per comodità di seconda fascia, ossia poco note al grande pubblico e agli appassionati, ma ricche di spunti interessanti per chi nel bicchiere mette al primo posto la curiosità e la voglia di cercare la verità. L’azienda viene portata avanti da Antonietta Romano con passione e dedizione ed è già giunta al massimo con questi tre vini figli del territorio come attesta la scelta della coda di volpe, il vitigno a bacca bianca più coltivato su queste colline dal clima rigido. Il Taurasi 2003 è figlio dell’annata per quel che riguarda il naso, alla frutta subentrano comunque eleganti note balsamiche, ma al palato devo dire che non è affatto sovraccarico: penso anzi che è all’inizio di una buona evoluzione destinata a durare a lungo. Mi ha colpito infatti una certa inclinazione all’eleganza molto difficile da trovare nei rossi di questo millesimo. Lo abbiniamo a piatti di carne, agnello prima di tutto, o a pecorini stagionati.

Sede a Montemarano, via Torre 2. Tel e fax 0827.66055. www.cortecorbo.it Enologo: Angelo Pizzi. Ettari: 2 di proprietà. Bottiglie prodotte: 12.000. Vitigni: aglianico, coda di volpe.