Breaking news| Da lunedì consentito l’asporto anche in Campania. Il retroscena: ecco chi ha convinto De Luca


Ciro Fiola, il presidente di Unioncamere

COMUNICATO UFFICIALE

COVID-19, RIPRENDE L’ATTIVITA’ DI ASPORTO

RIPRENDE LA MOBILITA’ URBANA.
FIDUCIA NEI CITTADINI E NEL LORO SENSO DI RESPONSABILITA’
Come comunicato nell’ultima ordinanza, si è svolto questa mattina l’incontro di merito con la task force e i rappresentanti delle Camere di Commercio della Campania – presenti Ciro Fiola (Napoli), Andrea Prete (Salerno), Tommaso de Simone (Caserta), Oreste La Stella (Avellino), Antonio Campese (Benevento) – per affrontare la questione della vendita con asporto.
Si è decisa la riapertura all’attività dell’asporto sulla base di queste norme:
1) Il servizio viene svolto sulla base di prenotazioni telefoniche o online.
2) Il banco vendita sarò posto all’ingresso dell’esercizio commerciale
3) I gestori sono responsabili del distanziamento sociale e anche di quello di eventuali riders per il delivery
4) E’ assolutamente obbligatorio l’uso da parte del personale di mascherine e guanti
5) Il mancato rispetto delle norme comporterà la chiusura per una settimana del locale.
E’ un atto di fiducia sul senso di responsabilità di tutti. Rimane l’obbligo per ognuno di contribuire alla non diffusione dell’epidemia. Si farà alla fine della prossima settimana una verifica. Eventuali comportamenti errati porterebbero alla revoca di queste decisioni.
– Si è deciso inoltre, anche in conseguenza delle decisioni di questa mattina, di eliminare le fasce orarie in cui era consentita l’uscita dei cittadini. Rimane in vigore la fascia oraria tra le 6 e le 8,30 del mattino che viene riservata a quanti intendono svolgere attività sportiva anche con corsa veloce e senza mascherina (jogging), rispettando comunque il distanziamento sociale.
– Si ribadisce per quanto riguarda la nautica, che sono consentite le attività di manutenzione e rimessaggio e anche la consegna delle imbarcazioni.
– Per quanto riguarda il Napoli Calcio, è stato già trasmesso al Governo il parere favorevole della Regione allo svolgimento degli allenamenti purchè vengano garantite pienamente tutte le esigenza di tutela sanitaria. Per correttezza di rapporti la Regione ha inteso inviare preventivamente al Governo questa valutazione, sollecitando ad horas la condivisione, per poter consentire la ripresa dell’attività già da lunedì.

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IL RETROSCENA
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L’incontro era stato chiesto dal nuovo presidente di Unioncamere Ciro Fiola e si è svolto in quello che è ormai definito il bunker di Salerno. Precisamente nella sede del Genio Civile nella zona portuale della città.
Qui Fiola ha rappresentato la drammatica situazione in cui versano le impresa campane dopo due mesi di stop.
Nella discussione sono tornate le immagini di via Cilea di qualche giorno fa. E si è discusso sull’episodio, non tanto per individuare colpevoli (un incidente può capitare, basti pensare alla calca attorno a Conte a Genova o allo stesso De Luca nel corso della inaugurazione dell’ospedale Covid a Salerno), quanto per capire quali misure si devono adottare per prevenirlo e alla fine è prevalsa una soluzione simile a quella adottata dal Lazio.

I rider bloccati

De Luca ha espresso la sua preoccupazione che si potessero creare nuovi assembramenti in una situazione che resta delicata. Perchè è vero che la situazione è sotto controllo e il picco sempre più lontano, ma ci vuole poco per tornare all’emergenza.
Fiola ha rappresentato la pressione esercitata dal mondo del commercio in questa situazione e alla fine si è trovato un punto di equilibrio: asporto si, ma sostanzialmente con le stesse regole del delivery, ossia prenotazione e appuntamento. Il titolare del locale dovrà dunque assurmersi la responsabilità di ogni eventuale affollamento che deriva da un disservizio, e rischierà anche la chiusura del locale. Del resto bisognava anche capire perchè le file davanti aisupermercati si è davanti alle pizzerie e alle gastronomie o ai ristoranti no.
Fiola alla fine della riunione si è dichiarato soddisfatto: “Ci siamo fatto una bella passeggiata a Salerno e alla fine De Luca ha accettato sostanzialmente le nostre richieste. Finalmente possiamo ripartire con le nostre attività, senza dimenticarci però la prudenza e la responsabilità di una situazione che resta grave sino a quando non sarà trovato un vaccino o un farmaco efficace”.
Da politico navigato qual è, De Luca ha capito insomma che la corda non poteva essere più tirata oltre e che, forse, ben altri assembramenti si potevano creare sotto la sede della Regione dalla gente affamata inseguita dall’Agenzia delle Entrate e dalle bollette, e ha fatto rientrare dopo due mesi la Campania in Italia.

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