Assaggi da Vinitaly: Abruzzo Pecorino Casadonna Reale 2020 di Feudo Antico


Abruzzo Pecorino Casadonna Reale 2020 di Feudo Antico

Abruzzo Pecorino Casadonna Reale 2020 di Feudo Antico

di Raffaele Mosca

La grande rivoluzione di quest’anno in Abruzzo sta nella creazione di sottozone provinciali che aiuteranno ad inquadrare meglio i vini nel contesto regionale. Questo, per esempio, sfoggerà nelle prossime annate la denominazione “Terre de l’Aquila”, la più rara ed interessante in tempi di cambiamento climatico.

La vigna di origine è quella di fronte al ristorante tristellato dello chef Niko Romito, posta a circa 780 metri d’altitudine, nel cuore dell’Altopiano delle Cinque Miglia, noto anche per ospitare le più importanti stazioni sciistiche della regione. Raccolte a ottobre inoltrato, le uve vengono poi portate nelle cantina di Tollo, dove il vino fermenta e riposa per oltre due anni in acciaio. Il Pecorino in queste zone fredde “rieslingheggia” e tira fuori accenti idrocarburici che fanno il paio con anice, mughetto, una nota più dolce e ossidativa che ricorda miele d’acacia e frutta secca. Leggero e slanciato, verticalissimo e allo stesso tempo equilibrati, con rintocchi mielati ad ingentilire la progressione. Pensato per accompagnare la cucina vegetale dell’autodidatta geniale di Castel di Sangro, sta bene con qualsiasi pietanza di mare o d’orto.

 

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