Bianco di Sei Etna Doc 2015 Palmento Costanzo


Bianco di Sei Etna bianco Doc 2015 Palmento Costanzo

Bianco di Sei Etna bianco Doc 2015 Palmento Costanzo

di Enrico Malgi

La voglia di emergere e di contribuire alla crescita del proprio territorio con investimenti mirati e lungimiranti e che passa attraverso una produzione vitivinicola di qualità che rifletta il vocato seppur difficile areale etneo. Ecco questi sono gli elementi principali che hanno portato nel 2011 alla nascita della Società Agricola Palmento Costanzo di Catania.

Dieci gli ettari vitati di proprietà a Passopisciaro sul versante nord dell’Etna, ad un’altezza che varia tra i seicento e gli ottocento metri e posizionati su terrazze sostenute da muretti a secco in pietra lavica. Classica la coltivazione degli autoctoni vitigni di nerello mascalese e cappuccio a bacca rossa, insieme al carricante ed al catarratto a bacca bianca e poc’altro, con cui si confezionano cinque etichette.

Il Bianco di Sei Etna Doc 2014 ha debuttato a Radici del Sud 2016 confermandosi subito vino interessante. Nella categoria Misto Bianchi del Sud ha conseguito la prima piazza da parte dei Giornalisti e la terza posizione decretata dai giudici dei Buyers. In breve tempo si sono esaurite le scorte di questo millesimo e pertanto ho dovuto degustare l’annata 2015.

Controetichetta Bianco di Sei Etna bianco Doc 2015 Palmento Costanzo

Controetichetta Bianco di Sei Etna bianco Doc 2015 Palmento Costanzo

Blend di carricante al 70%, catarratto al 28% e briciole di minnella e trebbiano. Terreno sabbioso-vulcanico, con rocce effusive. Coltivazione ad alberello, in parte datati anche oltre cent’anni. Sei mesi di maturazione in acciaio e sei mesi di affinamento in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale della bottiglia in enoteca di 18,00 euro.

Colore giallo paglierino già carico. Bouquet ampio, intenso e coinvolgente di fichi d’india, di arance rosse, di ginestra, di glicine, di salvia e di timo e. L’approccio palatale genera una percezione fresca, agrumata, morbida ed elegante e spruzzata di lava. Sviluppo ritmato ed arioso. Ventaglio terroso. In sottofondo sussurri fruttati e floreali. Retrogustoabbastanza lungo. Da preferire su piatti di pesce, carne bianca e latticini. Prosit!

Sede a Passopisciaro Castiglione di Sicilia (Ct)
Contrada Santo Spirito
[email protected]www.palmentocostanzo.com
Enologo: Nicola Centonze
Ettari di proprietà: 14, di cui 10 vitati – Bottiglie prodotte: 65.000
Vitigni: nerello mascalese, nerello cappuccio, carricante, catarratto, minnella e trebbiano.

2 Commenti

  1. Peccato allora che non ho potuto degustare il millesimo 2014. Beato lei che l’ha provato!

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