Boom di prenotazioni in Trentino. Gilmozzi, Ghezzi, Brunel, ristoranti trentini aperti fino alle 22: “Nostro modello da applicare a tutto il Paese”


Albert Sapere

Le province di Trento e Bolzano, grazie alle prerogative concesse alle regioni autonome, hanno posticipato le chiusure alle 22.00, sfidando le restrizioni imposte dal decreto del premier Conte. E a giudicare dal boom di prenotazioni nei ristoranti, sono in molti ad aver pensato al Sud Tirolo come meta per sfuggire al bando della cena alle 20.00. I clienti accorrono dalle regioni vicine e dall’Austria

Il Trentino Alto Adige potrebbe essere un modello da applicare a tutto il Paese – ribadisce Alessandro Gilmozzi, chef del Molin di Cavalese: “Aprire tutti in giorni e garantire l’operatività fino alle 22. Noi abbiamo rispettato ogni disciplinare, attuato misure di prevenzione virale, organizzato ogni servizio nei minimi dettagli, tra plexiglass e distanziamento ai tavoli. Adesso esigiamo rispetto”.

Alfio Ghezzi al Mart : “Dobbiamo crederci, far vedere agli ospiti che noi siamo operativi, pronti a soddisfare le esigenze e che lo facciamo in assoluta garanzia sanitaria”.

E’ quanto continua a proporre Peter Brunel, nel suo loft del Linfano. Un ristorante praticamente sempre ‘sold out’. “Continuerò nel mio stile, con una clientela da sempre attenta all’orario, con molti stranieri che si presentano da mesi già alle 18. Io non penso di avere grossi problemi. Inoltre – ma questo nulla è legato alla pandemia – dal 1 al 20 novembre sarò chiuso, per ferie, per riprogrammare i menù, per innalzare ulteriormente la mia proposta gastronomica”.