Voglia di Caffè: le migliori 25 torrefazioni italiane secondo Slow Food


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Quali sono le muigliori torrefazioni italiane. Rilanciamo la guida raccontata dagli esperti di Slow Food Educa. Le recensioni di 25 torrefazioni italiane di alta qualità sostenuta dalla de Longhi. Una selezione di piccoli artigiani del caffè sparsi lungo la Penisola che bisogna conoscere.

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Torrefazione Agust – Brescia
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La torrefazione Agust nasce a Brescia nel 1956 come piccolo laboratorio artigianale per volontà di Augusto Corsini. Nel 1981, il figlio Marco, attuale titolare, inizia ad affiancare il padre e, dal 2010, è a sua volta supportato dal figlio Giovanni.

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Torrefazione Albero del Caffè
Anzola dell’Emilia (BO)
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La torrefazione Albero del Caffè acquista direttamente dai produttori, normalmente in Gruppo di Acquisto con altre piccole realtà. I semi provengono dalle Americhe, dall’Africa e dall’Asia e danno vita a miscele molto diverse tra loro, dai leggeri ed eleganti caffè decaffeinati, ai caffè intensi e raffinati da bere in purezza fino a quelli “da meditazione” come il rinomato Huehuetenango Slow Food.

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Art Caffè – Bergamo
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L’Art Caffè Torrefazione nasce come laboratorio creativo basato sulla ricerca di qualità, freschezza e artigianalità. Anche se le richieste del mercato si basano su logiche ben diverse, fatte di massimo profitto e minimo sforzo, Art Caffè insiste su una strada diversa, allontanandosi dal mondo delle commodity per avvicinarsi a quello di Slow Food e degli Specialty Coffee.

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Artlife Caffè Penazzi 1926 – Ferrara
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A Ferrara, in Piazza della Repubblica, c’è un civico che profuma di caffè. È ai numeri 27 e 29, infatti, che nel 1926 il Sig. Arrigo Penazzi aprì la sua torrefazione “Caffè Penazzi”. E sempre qui, nel 2004, le invisibili tracce del destino portarono Alberto Trabatti ad aprire la sua torrefazione “Artlife Caffè”: una scoperta resa nota solo dopo l’inaugurazione grazie al ritrovamento di una pubblicità dell’epoca.

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Bocchia Caffè – Avegno (GE)
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Una tradizione che profuma di caffè dal 1958, anno in cui il fondatore Tosello Bocchia apre il primo punto vendita in via G. Torti, a Genova, presto seguito da altri due locali nel capoluogo. Con il figlio Franco, a partire dal 1971, si arriva all’ampliamento e al conseguente decentramento dell’attività, dispiegata in un arco di cittadine del Levante: Recco, Rapallo, Chiavari, Sestri Levante. Da allora, la Torrefazione Bocchia continua a proporre Miscele d’Autore esaltate dalla lenta tostatura artigianale dei migliori chicchi.

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Bontadi Antica Torrefazione d’Italia 1790 – Rovereto (TN)
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Nata a Mori, l’antica azienda di famiglia venne trasferita a Rovereto da Carlo Bontadi, nel 1830. Dopo una serie di vicissitudini, l’azienda si sviluppò sempre di più fino ad occuparsi, oltre che di caffè, rigorosamente crudo, anche di spezie, farine, lardi, strutti, olii, baccalà, aringhe, formaggi e molto altro. La svolta avvenne con l’introduzione della prima macchina tostatrice elettrica, nel 1930: da quel momento in poi la famiglia Bontadi iniziò a dedicarsi praticamente solo alla tostatura del caffè.

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Boutic Caffè – Torino
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Nata a Torino nei primi anni ’70. Ogni settimana si compie un rito dalla storia antica: la tostatura del caffè, un’attività squisitamente artigianale che scandisce e caratterizza la vita della torrefazione.

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Campana – Torre Annunziata (NA)
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Nato nel 2013, il marchio Campana Caffè si avvale di un’esperienza decennale: le sue origini risalgono infatti agli anni ‘30 dello scorso secolo, quando Sabino Campana aprì una pasticceria a Torre Annunziata e decise di abbinarvi la produzione di caffè fresco appena tostato. Ora, la terza generazione rappresentata da Raffaele Campana segue la stessa filosofia artigianale ereditando il know how necessario a perseguire un prodotto di altissima qualità.

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Caffè Caroli -Martina Franca (TA)
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La storia di Caffè Caroli, torrefazione affonda le sue radici nel lontano 1963, quando Pietro Caroli decise di intraprendere una nuova avventura dedicata alla sua più grande passione: quella per il caffè. Diede così vita al marchio Caffè Paranà, nome identificativo della pregiata varietà che da subito contraddistinse l’azienda. Alcuni anni dopo, per esaltare le origini familiari della torrefazione, il marchio divenne Caffè Caroli.

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Caroma – Fiè allo Sciliar (BZ)
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Ai piedi dello Schilar, in Trentino Alto Adige, da 21 anni il Maestro Torrefattore e Sommelier del caffè Valentin Hofer accoglie coffee lovers, esperti e professionisti per condividere con loro la sua conoscenza relativa al complesso e affascinante mondo del caffè. Come veri ambasciatori del caffè, il Maestro e i suoi collaboratori sono pronti a diffondere la cultura del caffè non solo attraverso la degustazione, ma anche grazie a imperdibili corsi di formazione per baristi o per appassionati.

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Caffè Corsini – Arezzo
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Fondata ad Arezzo nel 1950 da Corsino Corsini e nata come piccolo laboratorio artigianale, questa torrefazione ci accompagna ogni giorno alla scoperta della storia del caffè. Tra le più importanti realtà d’Italia, da sempre è concentrata sulle origini e sulla sensibilizzazione alla cultura del chicco.

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Granonero – Ostuni (BR)
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“Caffè Orlando”, un marchio storico che dal 1923 racconta di tre generazioni di torrefattori. L’antica torrefazione nel cuore del borgo antico di Lecce, nei locali del Palazzo Orlando in via F. D’Aragona 8, fondata dal commercialista Alfredo Orlando e gestita dalle generazioni successive, era un vecchio simbolo della Città Salentina.

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Lady Cafè – San Secondo Parmense
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Nel verde della campagna parmense, a San Secondo, c’è un luogo dove la degustazione del caffè diventa un’esperienza mistica. È la cascina nella quale ha sede Lady Caffè: qui Massimo Bonini e Nicoletta Montini accolgono i loro ospiti presso la sala degustazione, per accompagnarli in un viaggio dei sensi ogni volta diverso, così come differenti sono le origini e i metodi di estrazione.

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Caffè Lelli – Bologna
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“Da 20 anni ricerco, seleziono e tosto manualmente i migliori chicchi di caffè. Lo faccio di persona. Viaggiando, conoscendo e, con intenso piacere, condividendo.” La Torrefazione Leonardo Lelli, a conduzione familiare, nasce nel 1996 a Bologna dalla passione dell’omonimo titolare. Si contraddistingue per la ricerca costante della perfezione e per l’artigianalità, con l’obiettivo di preservare gli aromi e la personalità dei diversi caffè e garantire la massima qualità.

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Mokador – Faenza
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Da più di 40 anni Mokador a Faenza è sinonimo di caffè di alta qualità. Un caffè a regola d’arte, emblema dell’eccellenza italiana nel mondo. La prima tazzina di caffè Mokador risale al 1967 ed è merito di Domenico Castellari, della sua passione, del suo entusiasmo e del suo lavoro che lo portò a viaggiare alla scoperta delle migliori piantagioni.

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Caffè Ollietti Lucianaz – Charvensod (AO)
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La storia del caffè in Val D’Aosta passa da Charvensod: qui, tra le verdi colline, vive e lavora la famiglia Lucianaz, che dal 1962 possiede lo storico marchio valdostano Caffè Ollietti, con il quale produce un caffè artigianale eccellente, in grado di soddisfare i palati più esigenti. La miscela, dal gusto intenso e rotondo, è stata ideata da Eugenio Lucianaz, decano dell’azienda, oggi ottantenne ma ancora attivo in torrefazione.

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Omkafè – Arco (TN)
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Torrefazione nata nel lontano 1947 dalla passione del fondatore Ottorino Martinelli e di sua moglie Maria. Nel centro di Riva del Garda, nel retrobottega della “Casa del Caffè”, Ottorino componeva e tostava con cura e dedizione le proprie miscele e le consegnava nei paesi e nelle valli vicine in bicicletta, fino a trasformare una piccola torrefazione famigliare in una realtà nota ed apprezzata da intenditori e appassionati di caffè.

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Pausa Café- Torino
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Questa cooperativa sociale opera a sostegno dei produttori di caffè delle Terre Alte di Huehuetenango, in Guatemala, riconoscendo loro le condizioni del commercio equo e solidale (prezzo equo, prefinanziamento, sostegno delle comunità). Il caffè viene poi tostato a legna nella torrefazione situata all’interno della Casa Circondariale di Torino, dando così opportunità di lavoro retribuito ai detenuti, a cui la cooperativa offre percorsi di reinserimento sociale. Si perseguono così due diversi obiettivi sociali dando origine ad un prodotto di alta qualità, eccellente e insieme solidale.

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Perfero Caffè – Altidona (FM)
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Tutto ha inizio nel 1998 in una caffetteria di un piccolo aeroporto del Nord Europa, quando due amici in attesa del loro volo sorseggiavano due tazzine fumanti e chiacchieravano di caffè e della sua arte. Ognuno con una propria visione, ma entrambi con la stessa missione: la ricerca del caffè perfetto. Per anni i due amici hanno continuato a coltivare il loro sogno, quello di ottenere un caffè eccelso. Ed è proprio da questa ricerca che nasce Perfero Caffe’.

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Caffè Piansa – Bagno a Ripoli (FI)
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Dal 1976, infatti, questa piccola Torrefazione fiorentina sceglie solo le varietà di caffè più pregiate, selezionate dai migliori raccolti al mondo, per dare vita a miscele “artistiche” che esaltano le caratteristiche del chicco. Fu Pietro Staderini a fondare la Torrefazione dopo aver lavorato per molti anni in un noto bar fiorentino. Una volta aperta una caffetteria tutta sua, decise da subito di avviare la lavorazione dei chicchi crudi per sopperire alla mancanza di caffè tostati di qualità. Da subito, l’obiettivo fu quello di ricercare la massima qualità del prodotto, missione che il figlio Alessandro persegue ancora oggi.

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Le Piantagioni del caffè – Livorno
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Nasce nel 1994, ma la famiglia Meschini vanta origini molto antiche: lavora infatti nel mondo del caffè dal 1895. Esperienza e tradizione artigianale sono il punto di partenza, ma la vera peculiarità di questa Torrefazione è un’altra: l’azienda produce infatti caffè coltivati in singole piantagioni, fra le migliori al mondo, quelle dove la terra, il sole e il lavoro dei coltivatori sono in grado di dare alla luce i frutti più profumati.

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Caffè San Domenico –     Sant’Antonino di Susa (TO)
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A dirigere questa piccola realtà artigiana collocata all’inizio della Valle di Susa è il Maestro Roberto Messineo, esperto in prodotti d’alta qualità e abile artigiano che segue con attenzione tutte le fasi del processo di torrefazione.

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Taurocaf Caffè Alberto – Torino
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Nata nel 1961 nel cuore di Torino, dall’amore per il caffè di Alfredo Alberto, la Torrefazione Caffè Alberto rinnova ogni giorno la tradizione italiana del caffè di qualità, tramandando l’arte di un prodotto ottenuto dalle migliori materie prime scelte personalmente da Corrado Alberto. A queste si unisce un processo produttivo attento ad innovare nel rispetto della migliore tradizione artigianale.

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Trinci Torrefazione Artigiana di Caffè e Cacao – Cascine di Buti (PI)
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“Come un sarto, faccio miscele di caffè su misura per i miei clienti. Ecco perché loro le trovano eccezionali”. È una frase pronunciata dallo stesso Andrea Trinci che racconta la sua storia, quella di un imprenditore la cui missione è sempre stata chiara: produrre caffè con passione artigianale, partendo dalla selezione dei chicchi migliori per creare miscele ad hoc da tostare con cottura a legna. Si potrebbe pensare che l’unico segreto del caffè Trinci risieda in questo metodo di torrefazione tradizionale “dolce”

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Caffè VERRÈ – Cellole (CE)
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Fondata nel 2006 a Cellole, in provincia di Caserta, la Torrefazione artigianale Caffè Verrè nasce dal sogno del suo fondatore Aldo Verrengia, appassionato intenditore di caffè. Da subito concentrata sulla qualità e sulla ricerca della perfezione, la Caffè Verrè si afferma rapidamente e si occupa del mondo del caffè a tutto tondo, partendo dalla rigorosa selezione del prodotto crudo nei migliori Paesi produttori fino alla meticolosa attenzione dedicata a tutte le fasi.

 

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Queste dunque le 25 migliori torrefazioni italiane secondo Slow Food Educa e De Longhi.

4 Commenti

  1. Giulia.. in effetti……non vorrei sembrare campanilista (sono napoletano) ma questa classifica anche x me è un po “stonata”
    e non credo sia solo colpa di report ………

    Eppure a Trieste c’è una grande tradizione, grandi importatori……..ma non mi sembra siano diventati cosi popolari in Italia o nel mondo……. chissà…

    Di recente ho partecipato ad un corso di degustazione di una nota associazione di sommelier……… il Signore che l’ha presieduta (del nord) non faceva altro che ricordare a noi napoletani quanto facesse schifo il caffè che beveva tutte le volte che veniva a Napoli ..e a detta sua è venuto spesso.

    Ora…… fermo restando che per onestà devo dargli ragione al 50% …….
    sono un grande bevitore di caffè (ho provato dal Jamaica blue mountain al caffè copi ) , devo confessare che se non si fa attenzione al bar che si sceglie qui a Napoli (anche di quelli famosi)……
    si rischia veramente di bere delle ciofeche bruciate di cattivo gusto e chissà con quanti microbi ….
    Nel restante 50% dei casi ……. penso resti un prodotto di qualità e di gusto al disopra della norma che da Roma in su sono riuscito raramente a trovare
    Si è vero ci sono tanti mille altri modi per preparare il caffè , per degustarlo (interessanti “versioni modello te” , da meditazione etc etc ed altro)
    Sarà una questione di abitudine…..di gusti?
    O sarà semplicemente che il tizio del corso la maggior parte delle volte è capitato in quel 50%?
    Cosi come report e slow food siano stati “un po condizionati” da qualche fattore esterno…

  2. quali sono queste 3? io ne leggo una di Torre Annunziata e una di Cellole, Caserta, confine costiero nord della Campania.

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