Campantuono 2003 Falerno del Massico doc


PAPA
Uva: primitivo
Fascia di prezzo: da 15 a 20 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Da oggi inizia praticamente la cavalcata verso le feste di Natale, il generale Inverno soffia di qua e di là anche se non in maniera convinta ovunque ed è tempo dunque di pensare ai rossi. Come il 2003 di Papa ad esempio, stavolta conservato bene e ripreso per vedere l’evoluzione a distanza di quattro anni dalla vendemmia. Sarà bene dire che chi mi conosce sa che amo molto questa aziendina familiare di Falciano dove la tradizione parla solo di Primitivo per il Falerno: Antonio e il padre Gennaro Papa ci stanno mettendo l’anima impostando il loro essere sul mercato unicamente su questa uva facendola esprimere in due prodotti, il Campantuono e il Fastignano, un rosso dolce dai toni autunnali. Ho parlato di entrambi sul Mattino, ed entrambi sono entrati nell’Arca dei vini da non perdere nella mia Guida della Campania ma non ve li ho mai presentati in rete con una scheda ad hoc. Il Primitivo, si sa, è un vino esuberante, fruttato, potente. Forse un po’ d’antan di questi tempi in cui sono tornati i rossi eleganti e contenuti come l’Aglianico del Vulture e il Taurasi, qui siamo comunque sul suolo vulcanico ma l’altezza e il clima sono molto diversi dall’Irpinia e dalla Lucania. Le vigne sono a mezza collina e l’escursione termica è decisamente più contenuta. L’enologo Maurilio Chioccia ha sostanzialmente rispettato le caratteristiche del vitigno lavorandolo ai fianchi per renderlo più morbido e piacevole all’ingresso oltre che ricco al naso: a distanza di quattro anni il colore è un granato vivo, molto denso e impenetrabile nel più puro stile Falerno, al naso c’è ancora molta frutta rossa matura a cui seguono sentori di spezie, un po’ di tabacco, cacao, menta. In bocca l’ingresso è inizialmente dolce e morbido, poi il Campantuono rivela il suo carattere nel prosieguo con il riemergere della freschezza necessaria a sostenere l’alcol e la struttura oltre che i tannini che, sia pure assolutamente risolti, sono comunque ben presenti nello svolgere la loro parte. La beva è molto lunga, il finale chiuse solo leggermente amarognolo, confermando la persistenza e l’intensità rilevata al naso. Un vino di grande personalità, un vino del Sud, bella espressione del territorio del Massico,che ha permesso a Papa di imporsi come quarta azienda nel Falerno dopo Moio, Villa Matilde e Masseria Felicia. Lo abbiniamo a composizioni forti, succulente e strutturate come la parmigiana di melanzane o un brasato di bufalo in umido.

Sede a Falciano del Massico, Piazza Limata 2
Tel. e fax 0823.931267
Email: [email protected]
Enologo: Maurilio Chioccia
Bottiglie prodotte: 10.000
Ettari: 4 di proprietà
Vitigni: primitivo