Cantina del Vesuvio, l’enoturismo alle falde del vulcano più famoso del mondo


Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, a tavola con la nuova generazione

Un fuoriporta che non vi aspettate, molto ambito però dai turisti italiani e stranieri prima del lockdown: la visita ai vigneti del Vesuvio con una colazione semplice quanto efficace: caponata, insalata e parmigiana con le verdure dell’orto biologico e, ovviamente, gli spaghetti con il pomodorino del piennolo. Dopo aver visitato le vigne e provato qualche bicchiere di vino.
In un momento di turismo di prossimità, ecco una soluzione facile, magari da fare al rientro dal mare.

Enoturismo sul Vesuvio? Praticamente l’uovo di Colombo perché cosa ci può essere di più spettacolare che sedersi tra questi vigneti con vista su Napoli, Capri e il Golfo? Cosa di più suggestivo camminare sulla sabbia nera dell’ultima eruzione del 1944?
Oggi è abbastanza scontato, ci sono aziende che praticano ospitalità come Sorrentino, Casa Setaro e Le Lune del Vesuvio oppure belle da vedere come Villa Dora e Cantine Olivella, tanto per citare quelle organizzate per l’accoglienza.
Il pioniere di questo movimento è Maurizio Russo, erede di una tradizione iniziata dal padre Giovanni nel 1930 che nella metà degli anni ‘90 prese una decisione clamorosa: invece di proseguire con l’attività di vinificazione tradizionale del territorio che per tre secoli ha dissetato le mille cantine del capoluogo, ha investito in una cantina pensata da subito per l’accoglienza. Era partito con quattro ettari, oggi siamo a 16 e solo il lockdown ha rinviato l’inaugurazione della nuova struttura, bellissima, dove si trasferirà la produzione e si attrezzerà anche una bella accoglienza interna.
Oggi Maurizio Russo è accompagnato in questa avventura dalla compagna Ester che cura l’orto biologico aziendale e dai figli Giovanni e Mariella, la terza generazione che si affaccia a questo mondo con una grande conoscenza della tecnica e delle lingue.
La Cantina del Vesuvio, questo il nome dell’azienda, è insomma una metafora della metempsicosi della viticultura alle falde del vulcano, tra le più antiche del Mondo. Dalla quantità indistinta alla qualità, dalla mera vendita dello sfuso all’accoglienza dentro la struttura dove le visite sono organizzate sino al momento del pranzo in un menu che esprime compiutamente lo straordinario territorio.
Anche le tecniche di vinificazione sono cambiate notevolmente rispetto al passato in cui si andava a comprare uva nel Sannio e in Puglia, persino in Abruzzo. Oggi si parte dalle vigne, curate nei minimi dettagli e con il metodo biologico certificato, si pratica la bassa resa per ettaro per migliorare la qualità della frutta che viene poi lavorata. Grazie al Consorzio di Tutela presieduto da Ciro Giordano e di cui Maurizio è vicepresidente, si sono introducono le fascette alle bottiglie a garanzia del prodotto per i clienti così come avviene già in Irpinia e nel Sannio e si sviluppa una coerente attività di promozione.
Ma la vera arma segreta è proprio l’accoglienza turistica: a due passi dall’aeroporto e dalla stazione, il Vesuvio è facilmente raggiungibile grazie alla Napoli Salerno a tre corsie sino a Pompei.
A Cantina del Vesuvio potrete visitare le vigne, pranzare, fare una scuola di cucina e degustazioni.

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, i nuovi impianti

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, Maurizio Russo

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, nella bottaia

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, la nuova cantina

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, il terreno

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, la tavola

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, spaghetti al pomodorino del piennolo

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio  spaghetti al pomodorino del piennolo

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, la parmigiana

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio, il bianco

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Cantina del Vesuvio

Nel Parco Nazionale del Vesuvio

La Cantina del Vesuvio si trova alle pendici del Vesuvio, nel comune di Trecase.

Purtroppo non ci sono mezzi pubblici per arrivare da noi, ma potete raggiungerci prenotando un’escursione al cratere con visita alla cantina con la
BusVia del Vesuvio
che parte dal piazzale antistante la stazione Circumvesuviana di “Pompei Villa dei Misteri” (sulla linea Napoli – Sorrento).

Per chi arriva in auto:

  • Autostrada A3 Napoli/Pompei/Salerno
  • Uscita: Torre Annunziata Nord
  • Direzione: Strada Statale Panoramica del Vesuvio per 1,5 km
  • Seguire le indicazioni “Cantina del Vesuvio”

Coordinate GPS: N 40° 47′ 7” – E 14° 26′ 26” – Altitudine 200 m s.l.m.

Servizio Navetta Gratuito da POMPEI:

  • Per chi non può arrivare in auto servizio navetta gratuito da Pompei Porta Marina, proprio all’uscita degli scavi (il punto d’incontro è l’NCC Point prima dell’ingresso autostradale).
    E’ necessario richiedere il servizio navetta al momento della prenotazione e chiamare quando sarete a Pompei, saremo lì in pochi minuti con il nostro shuttle!
Vendita

Tutti i giorni: dalle 9 alle 18

Degustazioni
Tutti i giorni: dalle 11 alle 16 (ultima prenotazione).

Scuola di cucina
Tutti i giorni, due corsi, alle 9 e alle 14.
Prenotazione obbligatoria.

Chiusi la domenica nei mesi di gennaio e febbraio.

Carte di credito/bancomat accettate: Visa e Mastercard

È gradita la prenotazione, anche con poco anticipo!

Per info e prenotazioni

Tel.081 536 90 41
[email protected]