Capellini cacio e pepe, maccarune caso e pepe all’uso di mia nonna

di Tommaso Esposito
Mia nonna Mariuccella, classe 1895, adorava questo piatto.
Se lo riservava per quando aveva bisogno di recuperare energia.
Quando si prendeva l’influenza, ad esempio.
La rinvigoriva.
Diceva:
E po’ ll’acqua d’e maccarune me fa bbene.
Tant’è che in finale un po’ di pane a zuppetta nella scodella non mancava.

Ingredienti per 4 persone
Capellini gr 350
Parmigiano grattugiato gr 40
Pecorino romano grattugiato gr 40
Una scorzetta di parmigiano tagliata a dadini
Pepe nero in grani e macinato, sale q.b.
Procedimento
Nell’acqua in bollore per la cottura della pasta versare la scorza di parmigiano tagliata a dadini e qualche grano di pepe nero intero. Aggiustare di sale.
Qualche istante dopo calare i capellini.
Levarli al dente e riporli in scodella con il brodo di cottura.
Cospargere di cacio e pepe macinato.

Un po’ di pane a zuppetta per finire.

4 risposte
I commenti sono chiusi.
Buongiono,provero la ricetta anche se è impegnativa , amalgamare gli ingradienti con giusto equilibrio non è semplice ma provero .Vivo a Novara e non trovo la pasta i capellini ,posso usare linguine o spaghettini di un buon pastificio? Auguri a Voi tutti Antonio
Antonio i capellin i sono quelli più adatti. Ma potranno andar bene anche gli spaghettini purchè siano di pastificio artigianale e a lenta essiccatura. Così rilasciano l’amido nell’acqua.
Ah le nonne , i sapori e tutto ciò che riserva il racconto di un loro modo di fare in cucina , veloce come distintivo della donna che doveva pensar alla cucina familiare , unico perché animava la semplicità avvalorando il gusto dei pochi ingredienti . Bravo Tommaso :)
Santa donna tua nonna… bella ricetta, mi piace l’unione della scorza di parmigiano a dadini!