Caseificio artigianale La Teresina a Piano di Monte Verna: le ultime vacche in terra di bufale


Caseificio La Teresina a Piana di Monte Verna
Via Arciaco 7
Tel, 0823 861743
Sempre aperto dalle 8 alle 19

Angelo Santabarbara

Angelo Santabarbara

La contraddizione principale in agricoltura e zootecnia è nel fatto che la continua e instancabile pressione verso il basso dei prezzi di acquisto delle materia prime da parte dei trasformatori è la prima causa della nascita della concorrenza.

La Teresina, Angelo Santabarbara

La Teresina, Angelo Santabarbara

E’ successo negli anni ‘90 con il vino in tutte le regioni, è successo, sia pure in maniera meno vistosa, con gli allevatori di vacche: di fronte ad un prezzo che oscilla dai 55 ai 65 centesimi al litro molti di loro hanno deciso di diventare essi stessi trasformatori.

La Teresina, i formaggi

La Teresina, i formaggi

In questa contraddizione è però anche possibile una strada per il futuro, quello della qualità altissima che trova il suo mercato di riferimento a fronte di chi gioca al ribasso. Tutto questo per dire che se varcate la soglia del Caseificio La Teresina dei fratelli Angelo e Giovanni Santabarbara si apre un mondo, una sorta di specchio di Alice.
I due fratelloni sono la quarta generazione di allevatori rimasti in terra di bufale, siamo a Piana di Monte Verna, già conosciuta come Piana di Caiazzo, che insieme ai genitori fecero il grande passo nel 2004 aprendo il piccolo caseificio dopo essere stati allevatori e produttori del mangime sin dall’inizio del ‘900.

La Teresina, le vacche nella stalla

La Teresina, le vacche nella stalla

La Teresina, le vacche all'esterno

La Teresina, le vacche all’esterno

Poco più di 200 bestie, il reparto dei vitellini appena nati ancora uguale a come lo lasciò il nonni, da mangiare, grano di produzione propria (dal quale ricavano anche ottimi taralli), mai, cotone. Un piccolo paradiso dove gli animali possono muoversi a proprio piacimento e con tre tori in continua fibrillazione.

La Teresina

La Teresina

Li visitiamo in un momento in cui la loro azienda è un cantiere aperto, sta per nascere infatti una macelleria agricola per chiudere il cerchio. Circa dieci i formaggi prodotti, dalla ricotta al fior di latte, da un «caso peruto» la cui tecnica risale certamente agli antichi romani, messo a stagionare che non ha eguali, al lingotto, al caciocavallo con due stagionature. Insomma, una realtà molto simile a Cicco di Buono di Adolfo Valiante nel cuore del Parco del Cilento ma con una differenza: qui Angelo e Giovanni sono davvero gli ultimi mohicani a resistere con le loro mucche di razza frisona invece di convertire l’allevamento.

La Teresina

La Teresina

Insomma, per tornare al discorso iniziale, solo restando veramente se stessi è possibile salvare queste aziende dallo tsunami omologanti. Il patrimonio vaccino campano è molto bene, citiamo Agerola in Penisola Sorrentina, Montella in Irpinia, terminale della transumanza estiva, il Vallo di Diano poco prima di entrare in Basilicata.

La Teresina, il mangime di mais e cotone

La Teresina, il mangime di mais e cotone

Spesso il modo per entrare nel futuro è guardare proprio al passato, quello libero dalla chimica e dagli Ogm, ma per farlo bisogna crederci profondamente e sino in fondo senza opportunismi di sorta. Oggi , in un momento in cui quasi tutta la carne in commercio non ha certa provenienza a causa degli allevamenti intensivi, diventa sempre più importante per gli appassionati, le persone attente alla salute, poter mangiare un prodotto salubre e tranquillo oltre che buono.

La Teresina

La Teresina

E per la carne, il cui consumo è cresciuto in Italia, come del resto del mond,o la partita è ancora aperta. Ecco perché piccole imprese come quella dei due fratelli di Piana di Monte Verna costituiscono un valore aggiunto decisivo per le scelte del mercato più consapevole.

La Teresina

La Teresina

Ciclo chiuso, dalla produzione del cibo per gli animale, al loro latte e infine alla loro carne.

La Teresina

La Teresina