Castiglion Del Bosco una nuova Nuance per il Brunello


L’enologa dell’azienda,  Cecilia Leoneschi

L’enologa dell’azienda, Cecilia Leoneschi

di Marina Betto

Castiglion del Bosco è la tenuta che i Ferragamo hanno in Toscana a Montalcino. Massimo Ferragamo, il più giovane della famiglia,  con sua moglie Chiara si è innamorato di questo borgo immerso nel verde della campagna  per caso dopo che  gli amici di New York lo avevano spinto a cercare un casale per passare le vacanze in Italia. Oggi Castiglion del Bosco è una struttura ricettiva per un’ospitalità di lusso, con campo da golf con annessa vigna e  cantina.

Vini di Castiglion del Bosco

Vini di Castiglion del Bosco

La giovane enologa Cecilia Leoneschi ha studiato a fondo i terreni e la dislocazione delle vigne che guardano a sud-ovest  isolate dal bosco, ha aspettato, osservato per anni, è in azienda dal 2003, per poi mettersi a costruire, creare questi vini che molto la rappresentano, lei così minuta, dai capelli ribelli e corvini e uno sguardo nero  e volitivo. Così in punta di piedi Castiglion del Bosco entra nel panorama ilcinese con garbo e umiltà ponendosi al fianco dei grandi nomi che hanno fatto la storia del Brunello da Biondi-Santi a Soldera e via dicendo.

Riserva Millecento 1100 Brunello di Montalcino DOCG 2012

Riserva Millecento 1100 Brunello di Montalcino DOCG 2012

La cantina è nuova, magnifica la sala degustazione sede di un wine club che ha membri di tutto il mondo,dove i soci custodiscono i loro vini, il vigneto, 62 ettari certificati biologici, ereditato dalla precedente gestione è in condizioni ottimali in alcuni appezzamenti anche se sono stati fatti dei grossi espianti. La propietà è parcellizzata in vigneto Capanna di 42 ettari posti sui 400 m.s.l. m. e Gauggiole più in basso e argilloso. Oggi che le vigne si sono acclimatate si esprimono meglio e sempre meno i vini hanno bisogno di legno per affinarsi, delineando un profilo nuovo per il Brunello, delle diverse nuance, snelle e agili. Un’espressione unica quindi per questi vini che colpiscono per la facilità di beva, l’armonia gustativa.

Abbinamento del Brunello con l’Amatriciana

Abbinamento del Brunello con l’Amatriciana

Il Gauggiole Rosso di Montalcino 2016 nasce dai vigneti secondari,più argillosi; lo si fa affinare in cemento e l’uscita è leggermente ritardata per un risultato di semplicità e schiettezza ma dall’allungo morbido e persistente. Per il  Campo del Drago Brunello di Montalcino DOCG 2013 è relativamente recente la scelta di imbottigliarlo singolarmente, mentre prima veniva utilizzato come blend per fare una  Riserva. Molte spezie e tanta mineralità lo contraddistingue, il tutto ben dosato nel gusto che ricorda la noce. Il Brunello di Montalcino  DOCG 2014  figlio di un’annata difficile ne porta i segni all’olfatto e al gusto. Lo si apprezza proprio per questo per le sue imperfezioni nel profumo e il tannino un po’ polveroso ma è una scelta dell’enologa che non ama stravolgere quello che la natura sa dare  interpretando al meglio l’annata. Il Brunello di Montalcino 2015 sfodera florealità e freschezza, il sorso è scalpitante e mordente, accattivante la beva. Campo del Drago Brunello di Montalcino 2015 è una profusione di leggiadria, perfetta integrazione che ne fa un vino facile da gustare pur essendo complesso e strutturato.

Sala degustazione a Castiglion del Bosco

Sala degustazione a Castiglion del Bosco

Meno acidità, meno asperità e molto meno legno caratterizzano oramai i vini di Montalcino come chiosa Gelasio Gaetani D’Aragona Lovatelli profondo conoscitore di questo territorio, si profilano quindi diverse nuance per il Brunello che rimane comunque vino potente e da lungo invecchiamento come la Riserva Millecento 1100 Brunello di Montalcino DOCG 2012 da sole uve Sangiovese provenienti dai vigneti impiantati nel 1998 di Castiglion del Bosco e Riparbella li dove è presente il galestro. Vinificato con lunghe macerazioni in acciaio matura 36 mesi in botti  e completa l’affinamento in cemento per sei mesi. Complesso e fine dal sorso molto prolungato riesce a ingentilire un piatto di spaghetti all’amatriciana  rendendo il connubio delicato.

Castiglion del Bosco
Tel. 0577 1913750
Email [email protected]

Un commento

  1. Spiace contraddire l’amico Gelasio ma di questo passo avremo sempre più pronta beva ma meno longevità e quindi perdita di sentori terziari che hanno fatto grande questo vino.Stando poi così le cose altra perplessità è l’abbinamento con l‘Amatriciana( piatto frequente alla mia tavola)che normalmente sposo con un più deciso Montepulciano d’Abbruzzo.FM

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