Cavolfiore della Piana del Sele, il grande alleato nella prevenzione di cui non possiamo fare a meno


Cavolfiore della Piana del Sele coltivato a campo aperto

Dalla crema fredda di cavolfiore sui cui sono adagiati un paio di cucchiaini di caviale alla pasta. Ossia da un grande classico del grande cuoco francese Joel Robuchon recentemente scomparso alla tradizione napoletana che non si fa scappare l’occasione dell’abbinamento con le verdure di stagione.
Buono, buonissimo, il cavolfiore della Piana del Sele va alla grande con la pasta mischiata come sui tubettini, con o senza scorza di formaggio. Insomma un piatto gustoso di cui non si può fare a meno, tutto sommato anche abbastanza facile da preparare in questo periodo. Ma attenzione, in questo caso gusto, piacere di mangiare, e salute, vanno perfettamente a braccetto.
Il cavolfiore della Piana del Sele è una verdura tipica dell’inverno che, grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti, esercita una benefica azione sulla salute se consumato 2-3 volte a settimana. Grazie al suo basso contenuto di calorie (25 kcal/100 g) e al suo elevato potere saziante è molto indicato anche nelle diete dimagranti. Un piatto di pasta con i cavolfiori, con tanto di olio e formaggio, difficilmente supera le 550 calorie avendo però un grande potere di lasciare sazi.
Del resto, come tutti i tutti i cavoli, il Cavolfiore della Piana del Sele è un alimento prezioso  per i suoi principi nutritivi: potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C. Contengono inoltre principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto e sono depurativi.
Nella piana del Sele questo ortaggio si esprime in condizioni ideali grazie  alle condizioni territoriali e climatiche  che, senza dubbio, conferiscono le rinomate qualità al Cavolfiore della Piana del Sele, tra cui il colore bianco lucente nonché la  croccantezza dei corimbi.  Le caratteristiche  gastronomiche unitamente alle elevate qualità  nutrizionali e nutraceutiche del Cavolfiore della Piana del Sele sono state descritte anche nello storico evento “Premio Solco Maggiore” Sinergie – del 2017 – che ha visto tra i premiati il miglior produttore del  Cavolfiore della Piana del Sele, quale coltura coltivata in pieno campo maggiormente rappresentativa del territorio di riferimento.

Le proprietà salutari del Cavolfiore della Piana del Sele

Il cavolfiore della Piana del Sele è particolarmente indicato anche in caso di diabete perché le sue proprietà contribuiscono a controllare i livelli di zuccheri nel sangue. Secondo alcuni studi americani il cavolfiore aiuta a prevenire il cancro al colon e l’ulcera e cura l’anemia. Broccoli e cavolfiori, secondo recenti ricerche scientifiche, sarebbero efficaci nella prevenzione del cancro alla prostata. Uno studio, condotto dal National Cancer Institute di Bethesda, nel Maryland, e pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, ha evidenziato che chi segue un’alimentazione ricca di cavoletti di Bruxelles, cavolfiori, broccoli e cavoli presenta il 49% di possibilità in meno di ammalarsi. Questo sarebbe dovuto alla presenza di antiossidanti in grado di contrastare l’azione degenerativa dei radicali liberi.
I cavolfiori durante la cottura emanano un odore sgradevole ma c’è un modo di neutralizzarlo: mettere sul coperchio un pezzo di pane raffermo bagnato nell’aceto. I cavolfiori crudi e non lavati si possono conservare in frigorifero fino a dieci giorni, ma una volta cotti si possono tenere al massimo 2 giorni; ricordare però che più li si conserva, più il loro caratteristico odore aumenta. Essendo ortaggi delicati, e dunque facilmente deperibili, è consigliabile consumarli freschissimi, anche per poter beneficiare pienamente delle loro proprietà. Oltre alla pasta i cavolfiori si prestano a molte preparazioni, dall’insalata di rinforzo al contorno di piatti di carne e di pesce, oppure possono essere semplicemente fritti e serviti con un limone.

LE RICETTE CON IL CAVOLFIORE DELLA PIANA DEL SELE