Cesto Bakery a Grani Futuri 2025, la settima edizione dedicata al “Pane della Speranza”
Torna il grande evento dedicato al pane, dal 21 al 23 giugno a San Marco in Lamis, tra spiritualità, cultura e comunità
di Tonia Credendino
C’è un tempo che si misura in gesti lenti, mani infarinate, lieviti che respirano piano, silenzi che sanno di terra e di attesa. Il pane, da sempre, è molto più che nutrimento, è simbolo, racconto, radice.
Ed è attorno a questa idea che nasce Grani Futuri, il più importante evento italiano dedicato al pane e ai panificatori, che torna per la sua settima edizione dal 21 al 23 giugno 2025 a San Marco in Lamis, nel cuore del Gargano, con un tema quanto mai necessario: “Il Pane della Speranza”.
Ideato dal fornaio economista Antonio Cera, Grani Futuri è molto più di una rassegna gastronomica, è un movimento di pensiero che unisce panificatori, cuochi, scrittori, artigiani, agricoltori e comunità, dando al pane il ruolo che merita, quello di elemento vivo, presente, spirituale, culturale.
Il programma dell’edizione 2025 si articola in tre giornate intense, esperienziali, sensoriali, profonde, a partire dai tour mattutini dedicati a giornalisti ed esperti che toccheranno campi coltivati, conventi, laboratori orafi. Si parlerà di mietitura e molitura, per tornare a guardare negli occhi chi lavora la terra, si ascolteranno i racconti silenziosi dei luoghi della spiritualità, dove il pane accompagna da secoli la preghiera e la comunità, si scoprirà l’arte orafa locale, altra forma di sapienza manuale, dove il pane e l’oro si intrecciano come simboli antichi e preziosi.
Il pomeriggio e la sera, l’Auditorium Grani Futuri accoglierà salotti letterari, incontri con autori e giornalisti, tavole rotonde con panificatori provenienti da tutta Italia, riflessioni sul cibo come bene comune, sul pane come ponte tra passato e futuro. A seguire, ogni sera, le cene a quattro mani, veri momenti di condivisione gastronomica, con chef e produttori di olio e vino che affiancheranno i fornai presenti, creando un dialogo continuo tra piatti e pani, tra storie e profumi.
Tra i momenti più attesi, la tavola rotonda del 21 giugno, intitolata “Il Pane che verrà”, moderata dalla docente SDA Bocconi Maria Carmela Ostillio, vedrà protagonisti alcuni tra i più significativi panificatori italiani, tra cui Francesco Arena (Messina), Massimo Vitali (Cesenatico), Davide Fiorentini (Faenza), Salvatore Curatolo (Cagnano Varano), lo stesso Antonio Cera, e Catello Di Maio, panificatore di Torre del Greco e fondatore di Cesto Bakery.
Conosco Catello, ne ho ascoltato il racconto, ne ho seguito il lavoro quotidiano, ne apprezzo la lucidità e la calma, ma anche il coraggio. Classe 1989, figlio d’arte, ha trasformato la sua eredità familiare in una visione contemporanea, costruendo un progetto che mette insieme artigianalità, tecnologia, etica, bellezza.
La sua Cesto Bakery, nel centro di Torre del Greco, è oggi un luogo dinamico, accogliente, ricco di proposte e di pensiero, dove il pane non si compra soltanto, ma si ascolta, si conosce, si rispetta.
A Grani Futuri porterà un pane grande, da 5-6 chili, come quelli di un tempo, realizzato con grano saragolla, varietà rustica e resistente, coltivata nel beneventano, scelta non solo per il gusto ma per il valore simbolico che racchiude.
“La semolella era il nostro pane del mare, quello dei pescatori, farcito con olio e alici, consegnato casa per casa, pane povero ma giusto, che raccontava una città intera”, mi ha raccontato Catello, parlando con quella semplicità che appartiene solo a chi ha davvero compreso il senso delle cose.
Oggi la semolella è tornata sulle tavole, e con lei si sono riaccesi ricordi, rituali, identità. Ma da Cesto Bakery non esce solo il pane della tradizione, ci sono anche pani nordici come il rugbrød, la pagnotta 100% segale, i pani di cereali misti, il palatone napoletano, il marsigliese con radici francesi, le pizze in pala, i croissant in stile francese, i panettoni artigianali che a Natale attirano clienti da tutta la Campania.
E poi un angolo bar per la colazione, una proposta gastronomica per il pranzo e la cena, tavoli dove fermarsi a mangiare, raccontare, restare.
Ma soprattutto, Catello ha scelto di educare. Spiega le farine, consiglia come conservare il pane, propone ricette di recupero, parla con i clienti, crea consapevolezza. E questo è, a mio avviso, uno degli atti più generosi che un artigiano del cibo possa compiere oggi.
A Grani Futuri porterà tutto questo, in forma di pane, ma anche di parola, di testimonianza. Sarà il suo modo di offrire speranza, come fanno da sempre i forni di paese, che non hanno bisogno di grandi insegne per essere riconosciuti, basta il profumo.
E allora sì, se il futuro passa per le mani di chi non ha dimenticato da dove viene, se il pane può ancora unire, resistere, guarire, allora abbiamo ancora tempo per imparare.
Una mollica alla volta.
GRANI FUTURI 2025 – INFO
San Marco in Lamis (FG), Località Stignano
21, 22, 23 giugno 2025
Programma completo: www.granifuturi.com
CESTO BAKERY – Catello Di Maio
Via Salvatore Noto 26, Torre del Greco (NA)
Altri punti vendita: Via Falanga 9 – Via Nazionale 831
Sito web: www.cestobakery.it
Ufficio stampa: Nadia Taglialatela – +39 347 1934495
Orari: aperto tutti i giorni dalle 7.00 alle 20.30, domenica dalle 7.30 alle 13.30