Château Margaux 2001, Margaux – Premier Grand Cru Classé, la moda passa, lo stile resta


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di Albert Sapere 

La moda passa, lo stile resta (Coco Chanel). Regola che non vale solo nella moda, forse in tutti gli aspetti della vita, anche nel vino. Siamo passati da mode e dettami sul bere più veloci di quello che riusciva a fare Ayrton Senna su un giro singolo.

Ci sono stati i ’90 del secolo scorso, dove se un vino non faceva legno non si poteva bere, manco fosse tossico. Poi i 2000 e il legno sembrava essere come Al Capone, se il vino ha un passaggio in legno non ne bevo, la mania dell’autoctono a tutti i costi e qualcosa la dimentico sicuro.

I primi anni di questo decennio con l’esplosione dei vini naturali, biologici, delle “aranciate alcoliche”.  Il vino è Terroir, stile, carattere, soprattutto deve dare piacere. Questo Château Margaux 2001, Margaux – Premier Grand Cru Classé ha un naso complesso di creme de cassis, dei ricordi floreali che vanno dalla viola alla rosa, ed ancora una marmellata di more e di cedro.

Le note speziate sono accennate con una grazia superba. Il sorso è un concentrato di quello che si può chiedere ad un vino: costruito per dare piacere e solo piacere. Vellutato, con le note principali tutte in un equilibrio disarmante: fraîcheur, minéralité, élégance.

Da bere ascoltando Somewhere Over The Rainbow – What A Wonderful World nella versione del cantante Hawaiano Israel “IZ” Kamakawiwoʻole, una carezza che può cambiare la vita, fatta per durare a lungo.

Israel Kamakawiwo’ole – Over The Rainbow & What A Wonderful