Chef stellati a casa tua, la nuova frontiera di Antonella Ricci e Vinod Sookar


Antonella Ricci e Vinod Sookar con Davide Maggio

Antonella Ricci e Vinod Sookar con Davide Maggio

di Monica Caradonna

E se il cuoco con tanto di stella michelin andasse a cucinare a casa del cliente?

Ripristinare a domicilio il senso dell’accoglienza garantendo gli standard di una cucina stellata è possibile. Ci hanno pensato Antonella Ricci e Vinod Sookar che, assicurando anche il servizio elegante e preciso di Rossella Ricci, regina della sala, da ormai due anni, sin dall’inizio della pandemia che ha portato con sé le chiusure obbligatorie dei ristoranti, hanno messo in piedi un nuovo format ristorativo. Ed è così che ha preso forma Chef a casa tua. «È la novità che quest’anno abbiamo comunicato alla guida Michelin» ci ha detto Antonella.

La tavola della cena stellata in un Trullo della Valle d'Itria foto di Lorenzo Ceparano

La tavola della cena stellata in un Trullo della Valle d’Itria foto di Lorenzo Ceparano

Il Covid ha stroncato la ripartenza di molti ristoranti. Molti altri si sono ritrovati a riaprire dopo mesi di difficoltà e conti da gestire. La ripartenza non è stata semplice per nessuno. Metti anche il problema da molti sollevato dell’assenza del personale, ecco che al Covid e alla sua livella, per dirla alla Totò, sono sopravvissuti quelli che hanno saputo fare impresa e quelli che si sono talvolta reinventati, ritrovando, magari, anche nuove motivazioni e nuova energia.

«Abbiamo comunicato alla Michelin che stiamo lavorando con questo nuovo format e che riapriremo il ristorante appena tutto sarà più chiaro» spiega Antonella che abbiamo incontrato durante una cena a domicilio a “Tenuta Morgana”, di proprietà della famiglia Cortese, che ha ospitato il noto giornalista di spettacolo e produttore televisivo Davide Maggio. Da qui sono passati diversi vip arrivati in Puglia per le vacanze e una cena stellata non poteva proprio mancare. «In due anni ne abbiamo fatte tante – prosegue Antonella Ricci – e molti clienti ci hanno detto che scriveranno alla Michelin raccontando l’esperienza unica vissuta. Alcuni proprio a causa del Covid non amano uscire e perché, allora, non portare il ristorante a casa loro?».

Un interrogativo interessante quello posto dalla coppia Ricci-Sokaar. È inutile negare che la pandemia abbia creato uno spartiacque soprattutto nella sensibilità delle persone. Perché, allora, privare chi ne ha voglia di vivere a qualunque prezzo un’esperienza stellata nella propria dimora senza doversi recare al ristorante? La Puglia in questo è stata laboratorio interessante per una nuova forma molto dinamica di intendere la ristorazione. Soprattutto nella Valle d’Itria, nella zona di Savelletri e nel circuito delle masserie sono molti gli ospiti che arrivano provando a riprodurre una situazione familiare con standard di lusso e molti quelli che hanno optato per una cena stellata a domicilio.

Rossella Ricci prepara la tavola Foto di Lorenzo Ceparano

Rossella Ricci prepara la tavola Foto di Lorenzo Ceparano

La provocazione: e le Guide come valuterebbero gli chef a domicilio?

Posto il successo dell’operazione, quale futuro nella valutazione nel caso in cui i due cuochi volessero proseguire così il loro percorso facendo a meno del loro ristorante? E se altri cuochi pensassero come loro di proporre una cucina gastronomica a domicilio rinunciando al ristorante? Come giudicarli? Perché escluderli da una eventuale valutazione? Quanti sono i ristoranti in Italia e nel mondo che hanno chiuso a causa del Covid?  Roberto Calugi, direttore generale Fipe-Confcommercio, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore aveva dichiarato che su «300mila tra bar e ristoranti in Italia, lo scorso anno 22mila hanno chiuso a causa del lockdown e 20mila quest’anno. E se nel 2019 bar e ristoranti avevano fatturato 90 miliardi di euro, nel 2020 ne abbiamo persi 40 e nel 2021 siamo già a 20 miliardi in meno, per un totale di 60 miliardi di euro persi.» A fronte di questa storia forse anche le Guide dovrebbero iniziare a ripensare i loro metodi di valutazione in base al grande cambiamento che è in atto senza escludere nessuno, ma anzi premiando il coraggio e la solidità di chi decide di reinventarsi inseguendo un sogno.

«Ci siamo reinventati un’altra volta» racconta felice Antonella che, in quest’ultimo anno, è diventata il volto femminile della cucina di “E’ sempre mezzogiorno” il programma di Antonella Clerici. Un salto di popolarità per la chef cegliese tanto che in estate sono state molte le persone che hanno raggiunto quasi in pellegrinaggio il suo ristorante, quei Trulli incastonati nella pineta dove Antonella e la sorella Rossella, responsabile di sala, sono cresciute sotto la guida di papà Angelo. La prossima settimana Antonella partirà con Vinod per Milano per andare a registrare la puntata di un altro format televisivo e intanto programma cene ed eventi privati in location stupende in attesa di cambiare a breve anche il menù proposto che come in ogni ristorante che si rispetti segue la stagionalità.