La terza volta di Narni e i Ciliegiolo d’Italia


Degustazione di vari Ciliegiolo di diverse aziende

Degustazione di vari Ciliegiolo di diverse aziende

di Marina Betto

Arrivata alla sua terza edizione la manifestazione Ciliegiolo d’Italia a Narni si fa sempre più completa ed interessante grazie anche al coordinamento di Davide Bonucci e Marina Ciancaglini. Due giorni di degustazioni, seminari e cooking show ruotanti attorno questo unico vitigno, originario umbro ma coltivato sia in Toscana sia in altre regioni come la Liguria, la Lombardia, le Marche, la Puglia e il Lazio. Più interessanti rimangono i Ciliegiolo umbri e toscani sia nella versione più beverina che fa solo acciaio sia quelli che affinano in legno, vini sempre più complessi e strutturati; entrambi espressione di un vitigno molto versatile che risente del clima, della terra in cui viene coltivato e per questo motivo fortemente identitario. Oggi grazie all’Associazione produttori Ciliegiolo di Narni nata nel 2014 e composta da 8 soci ( Società Agricola Leonardo Bussoletti, Fattoria Giro di Vento di Mazzocchi, Secietà Agricola Tenuta Casale Milli, Azienda Agricola Tenuta di Fabbrucciano,Agraria Ponteggia, Azienda Vitivinicola Sandonna, Azienda Agricola Ruffo Della Scaletta, Fattoria Didattica La Collina Incantata) il Ciliegiolo non è più utilizzato esclusivamente come vino da taglio come in passato ma assume un ruolo e una dignità nuova che lo fa attore tra i vitigni italiani più noti. Si può classificare un vino rosso più rispondente alle odierne esigenze comuni cioè dotato di grande bevibilità e leggiadria , dal sorso succoso che non risulta pesante ne troppo strutturato in contro tendenza con l’idea di vino di qualità degli anni “90 molto persistenti e opulenti, di grande corpo e potenza.

Narni il suo Ciliegiolo e l'architettura medioevale

Narni il suo Ciliegiolo e l’architettura medioevale

Cinquantasette le aziende presenti alla manifestazione svoltasi a Narni il 20 e 21 maggio che hanno proposto in degustazione annate diverse e versioni rosè del vitigno. Dall’Umbria vi segnalo Collecapretta con il suo “Lautizio” 2016 versione schietta e franca del ciliegiolo; fattoria Giro Di vento con ” Spiffero” 2015 dal bell ‘equilibrio acido-sapido e maggiore complessità sia al naso che in bocca pur facendo affinamento solo in acciaio per sei mesi.

Lautizio 2016 Collecapretta

Lautizio 2016 Collecapretta

Leonardo Bussoletti che propone in degustazione tre vini: “05035” Rosso Narni IGT 2016 con i tipici sentori fruttati al naso (ciliegia, mora,prugna e mirtillo) che si ritrovano all’assaggio;” Brecciaro” Ciliegiolo di Narni IGT 2015 morbido e fresco, lungo, fine, dal lievissimo finale amaricante, un vino che si fa bere; ” Ramici” Ciliegiolo di Narni IGT 2014 che fa affinamento in legno per due anni dal sorso pieno e appagante che sa di ciliegia, cioccolato mescolato a sentori verdi di sottobosco e una nota tannica finale, snella ed elegante.

Due etichette di Leonardo Bussoletti

Due etichette di Leonardo Bussoletti

Ruffo Della Scaletta Ciliegiolo Narni IGT 2015 dal naso profumato, fresco, floreale, biscottato, fine e bocca dolce dove si riconosce perfetta la ciliegia con la sua dolcezza e lieve acidità e una leggera punta di amaro come quella che può dare, come sensazione, il frutto giovane. Tenuta Fabbrucciano Ciliegiolo di Narni fa un breve passaggio in barrique e acciaio, tra le tre annate proposte in degustazione 2013- 2014-2015 si distingue la 2014 per la leggiadria con la quale propone sentori di fiori e frutta, sorbe, more e pere con bocca morbida e vellutata ma non molto persistente.

Ramici Ciliegiolo di Narni IGT 2014

Ramici Ciliegiolo di Narni IGT 2014

Tra i Ciliegiolo di Toscana si ricorda Antonio Camillo con ” Principio” Ciliegiolo di Toscana DOC 2016 dalla freschezza e persistenza dolce; “Vigna Vallerana Alta” Ciliegiolo di Toscana 2015 con note di pane grigliato, freschezza e lunga persistenza in bocca. L’ Azienda Sassotondo con il Ciliegiolo Maremma Toscana DOC 2015 dal naso fruttato e lieve profumo di biscotto, bocca morbida che ricorda la crostata di visciole e tannino sottile e ben integrato e sempre della stessa azienda ” San Lorenzo” Ciliegiolo Maremma Toscana DOC 2013 che fa affinamento in barrique e botti di rovere per 24 mesi naso complesso con sentore di idrocarburi, gomma e goudron, spezie e buccia di arancia, minerale e sapido il sorso e una certa aromaticità che ritorna anche all’assaggio mettendo in evidenza la rispondenza del vino con la terra di Maremma. Anche nel Ciliegiolo Bio Doc Maremma Toscana 2013 di Valdonica il naso elegante e aromatico ci fa sentire il profumo marino costiero portato dal vento e la macchia mediterranea( si riconosce netto l’alloro). In bocca la ciliegia tipica del vitigno esce prepotente e impregnata di alcol definendo il vino potente e morbido.

In Liguria Bisson produce ” Portofino” Ciliegiolo DOC rosato 2016 fruttato( agrumi) fiorito e caramelloso al naso e molto minerale in bocca, ad occhi chiusi ricorda un vino bianco.

Dalla Lombardia l’Azienda Ligabue con il suo ” Inamara” Vino da Tavola 2013 ci fa provare un respiro aromatico e quasi balsamico dove si evidenziano le foglie di tè e le ciliegie; il sorso è dolce e piacevolmente persistente con questa nota particolare di tè avvertita anche come sapore.

Nelle Marche le Cantine Enzo Mecella propongono ” Braccano ” Marche Rosso IGT 2012 che affina in barrique. Lo contraddistingue un profumo di fieno e lieve medicinale, erba medica e una sensazione di bocca lievemente amara corrispondente a quella del naso.

In Puglia Casa Primis produce il Ciliegiolo IGT Puglia 2016 che fa solo acciaio, con sentori di fragola e frutta fresca, molto morbido e acidulo all’assaggio.