Cosimo Taurino A64 2004 Rosso Salento Igt | Voto 84/100


L'azienda Taurino

AZIENDA AGRICOLA COSIMO TAURINO

Uva: negroamaro e cabernet sauvignon
Fascia di prezzo: oltre 20 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

VISTA 5/5 – NASO 26/30 – PALATO 27/30 – NON OMOLOGAZIONE 26/35

Così com’è stato ribadito nei precedenti articoli, la viticoltura della Puglia è connotata da due aspetti preminenti: la lunga storia alle spalle, che risale all’epoca Fenicia, per passare poi successivamente a quella Greca, Romana e poi Basiliana e l’attuale livello altamente qualitativo e competitivo dei vini che sono prodotti e che fanno di questa Regione una stella luminosa nel firmamento enologico nazionale ed una nuova frontiera vitivinicola.

L’azienda agricola salentina Taurino in questo contesto rappresenta proprio un evidente paradigma, poiché da tempo immemorabile si è dedicata alla viticoltura, come dimostrano alcuni documenti risalenti all’inizio del XIX secolo, e, soprattutto, perché sforna vini eccellenti.

Uno di questi è rappresentato dal Cosimo Taurino A64 2004, assemblato con Negroamaro e saldo di Cabernet Sauvignon, dedicato all’ultimo rampollo di questa nobile famiglia, a cui si deve gran parte di merito dell’affermazione vinicola non solo di questa azienda, ma di tutta la Puglia intera. I vitigni sono allevati su un terreno di medio impasto, col classico sistema ad alberello. La vendemmia viene effettuata nella prima decade di ottobre La fermentazione e la macerazione avvengono in contenitori di acciaio per circa 15 giorni e dopo la malolattica si ha il successivo passaggio in barriques di rovere per quasi un anno ed ulteriore elevazione in bottiglia.

La barricaia

Versato nel bicchiere, il vino assume una tonalità granata, con leggeri riflessi aranciati. Al naso stenta un po’ ad aprirsi, come chi è stato abituato alla solitudine e non accetta subito l’approccio. Poi, ad un tratto, prende confidenza e vengono fuori profumi marcati di marmellata di prugne, piacevoli sentori speziati di noce moscata e pepe nero e note intense di torrefazione e tostatura. In bocca l’impatto è subito caldo, perché risente dell’elevato titolo alcolometrico che supera addirittura i 15 gradi C!  E’ strutturato, avvolgente, equilibrato e abbastanza tannico, con ottima acidità. Il finale è molto persistente. Servire alla temperatura di 18-20 gradi. Perfetto in abbinamento a piatti saporiti come pappardelle al sugo di lepre, anatra in confit, formaggio di fossa e pecorino. Pregevole con i tradizionali “turcinieddi” salentini, cioè involtini di agnello cotti sulla brace. Grandioso!

Enrico Malgi

Sede a Guagnano (LE) – S.S. 605 – Tel. 0832/706490 – Fax 0832/706242 – e-mail [email protected]www.taurinovini.it – Enologo: Massimo Tripaldi – Ettari di proprietà: 85, di cui 80 vitati – Bottiglie prodotte: 50.000 – Vitigni: Negroamaro, Malvasia Nera, Primitivo, Cabernet Sauvignon e Chardonnay.

4 Commenti

  1. La dedica al mio grande amico Cosimo me lo fa amare, ma continuo a preferire suo fratello il Notarpanaro ed ovviamente il primo Patriglione. Ciao Cosimo, nel giorno del mio compleanno un pensiero affettuoso.

  2. Infatti, nella scelta era indeciso su cosa preferire. Onestamente mi sarebbe piaciuto recensire il mitico Patriglione, ma non è stato possibile purtroppo. Sarà per la prossima volta, spero.
    Abbracci.

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