Cristorè Caffetteria e Pasticceria a Portici, un giardino segreto tra burro, bellezza e visioni cucite a mano
di Tonia Credendino
C’è un luogo, a Portici, dove il tempo non si limita a rallentare: si scioglie, come burro in una frolla calda, come glassa sotto il primo sole di primavera. Si chiama Cristorè, ed è un universo parallelo fatto di dolcezza, memoria e poesia. Un’estetica a metà tra l’eleganza parigina di Ladurée – con i suoi colori pastello, dettagli dorati e romanticismo senza tempo – e il minimalismo sofisticato delle boutique Prada di Londra, con pavimenti optical, verde menta e linee pulite.
Cristorè riesce a unire questi due mondi in un equilibrio raro: quello tra la raffinatezza classica e la modernità elegante, tra il gesto gentile e l’idea audace. In questo spazio incantato, la famiglia De Maria ha cucito, con mani sapienti e cuori aperti, un progetto che somiglia più a una carezza che a un’impresa.
Dove la memoria incontra la bellezza
Il nome Cristorè non è frutto di strategie studiate a tavolino, ma di vita vera. Giuseppe De Maria, da ragazzo, diceva: “Andiamo a giocare vicino al Cristo Re”. Il convento delle monache, punto di riferimento di Portici, diventa oggi il cuore pulsante di una nuova memoria, quella costruita insieme alla moglie Silvana Novi, sarta di mestiere e di vocazione. Silvana non cuce soltanto tessuti: cuce sogni, relazioni, progetti che prendono forma nella bellezza di un dettaglio. E lo fa sempre con una frase tra le labbra: “se piace a Dio”. Ogni passo, ogni scelta, è affidata anche a quel respiro più grande, a una fiducia che sa attendere.
Sedermi accanto a lei per un tè, in una sala che sembra uscita da una villa botanica francese, è stato come assistere alla nascita di un ricamo. Con noi Flavio Polverino, impeccabile event planner e anima silenziosa di molti dettagli, testimone del gusto, della precisione e dell’armonia che si respira in ogni angolo.
La dolcezza che racconta storie
La pasticceria del mattino è un canto che inizia all’alba. I cornetti sono farciti a mano, giorno per giorno, con creme setose, confetture scelte, ricotta montata.
Le girelle con uvetta e pinoli, calde di forno, sembrano portare con sé il profumo dei ricordi. E poi ci sono le torte: classiche, su richiesta, eleganti, ricche, personalizzate nei minimi particolari.
Perché a Cristorè nulla è standard, nulla è replicato: tutto è pensato per essere unico, irripetibile, come un abito cucito su misura. Anche chi ha esigenze specifiche trova qui un abbraccio: dolci senza glutine, senza lattosio, vegani. Ogni cliente è accolto come parte di una storia da raccontare con lo zucchero e il burro.
E se il gusto è poesia, lo è anche lo sguardo: le ceramiche Pip Studio, arrivate dall’Olanda, dialogano con le pareti verdi, con i pavimenti optical e i dettagli dorati. Ogni tazzina, ogni piatto, è una piccola opera d’arte, scelta con cura maniacale. Lo splendore di un tè servito in queste porcellane non è solo estetica: è un invito a rallentare, a fermarsi, a vivere.
Il bagno stesso merita un capitolo: le targhe, scelte con occhio sartoriale, sono state modificate, adattate, riadattate, perché ogni elemento sia coerente con la visione. Non è decorazione, è narrazione.
Una famiglia, un progetto, un futuro
Cristorè non è solo una pasticceria. È un rifugio dal ritmo affannato delle giornate, un salotto d’anima dove il caffè si versa come un rito e il tempo si accomoda accanto a te. Un luogo dove la colazione non è un passaggio ma una destinazione, dove ogni sorso di tè o cappuccino ha il sapore di una coccola, e ogni tavolino invita a restare, a scrivere, a pensare, a sognare. Dove sentirsi a casa, dove fermarsi e restare. Ogni sorriso del personale è autentico, perché qui nessuno è solo un dipendente. Lo ha raccontato Silvana, con gli occhi lucidi, parlando di Flavio Polverino, event planner di Cristorè e Casa Colonica, l’uomo fidato al quale affida sogni e responsabilità. Di lui apprezza la dedizione, la precisione, la capacità silenziosa di dare forma e continuità alla visione che anima ogni dettaglio di questo universo poetico. E ha parlato anche delle ragazze al banco, giovani donne che hanno fatto proprio quel sogno, interpretandolo con passione, delicatezza e senso di appartenenza. Ogni mattina indossano un sorriso autentico, ogni gesto racconta la cura, la presenza viva di chi ha scelto di credere in un progetto e di renderlo quotidianamente tangibile.
Un sogno in verticale
E non è che l’inizio. Sopra Cristorè, come appoggiato su una nuvola di possibilità, si trova un edificio che presto prenderà nuova vita: un B&B di charme, elegante e silenzioso, pensato per chi cerca rifugio nella bellezza. Le stanze saranno curate come camere di una grande casa poetica, ogni ambiente parlerà la stessa lingua gentile della pasticceria. Al risveglio, il profumo del burro fuso salirà dalle cucine e accoglierà gli ospiti con la stessa delicatezza con cui si accoglie chi torna da un lungo viaggio. Sarà un luogo dove l’ospitalità avrà il volto di un sogno realizzato, e dove ogni angolo inviterà a restare. Un nuovo giardino segreto, fiorito sopra un giardino già incantato.
Cristorè è un piccolo mondo che profuma di burro e silenzi felici. Un rifugio, un ritorno, un’ispirazione. E io sono felice di averne visto solo l’inizio: un sogno in divenire che ho la fortuna di poter seguire passo dopo passo, come si segue la nascita di qualcosa di prezioso, inventato con amore, cucito con cura, costruito con fede.
Cristorè
Corso Giuseppe Garibaldi, Portici (NA)
Telefono: +39 3349447853
Email: [email protected]
Instagram: @cristore_portici