Degustazione di storia nelle particolari origini dell’azienda Pieve di Campoli


di Stefano Incerti

L’Azienda Pieve di Campoli nasce nel 1985 a seguito della nascita dell’ente Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, proprietà dell’azienda agraria, nato con l’obbiettivo di amministrare i benefici ecclesiastici. L’intento è quello di riunire in una sola realtà produttiva le tante proprietà immobiliari ed i terreni a vocazione agricola della dell’Arcidiocesi di Firenze. La fattoria, in provincia di Firenze, ha un’estensione di centinaia di ettari che si snodano attraverso i terreni di 7 comuni.

Il Vigneto

Il Vigneto

 

Stiamo parlando di oltre 50 ettari di terreno coltivati a vigneto, situati all’interno dei territori dei consorzi del Chianti e del Chianti Classico ed oltre 18.000 alberi di olivo dislocati su un’estensione di circa 100 ettari, sparsi in tutta la provincia, che rendono l’azienda una delle realtà olivicole più grandi della zona fiorentina.

La vendemmia

La vendemmia

La produzione si dirama in due linee di prodotti: Pieve di Campioli che ha il compito di ricalcare l’espressione più tradizionale e storica dell’azienda e Cortine, nata nel 2019, che ha il compito d’esaltare l’areale dei cru dell’antico borgo di Cortine.

Entrambe le linee di prodotti fanno parte di due distinte Unità Geografiche Aggiuntive del Consorzio del Vino Chianti Classico ovvero San Casciano val di Pesa (linea Pieve di Campoli) e San Donato in Poggio (linea Cortine), entrambe con caratteristiche diverse e peculiari della propria zona.

Bottiglia Pieve di Campoli

Bottiglia Pieve di Campoli

I prodotti della linea Pieve di Campoli sono:

Chianti DOCG – Il blend è una base di Sangiovese Toscano, Canaiolo e, in proporzione variabile, una piccola percentuale di uve bianche di Trebbiano e Malvasia. Le uve sono in gran parte delle vigne di Tignano e provengono da ceppi di piante di oltre 50 anni;

Chianti Classico DOCG – 90% Sangiovese ed un 10%, in proporzioni miste, di Canaiolo e Colorino, due vitigni autoctoni toscani. Il vino nasce da uve selezionate nelle zone di Campoli e San Donato in Poggio;
Chianti Classico Riserva DOCG – Pluripremiato in varie annate e con un taglio più internazionale vista la presenza accanto al Sangiovese del Merlot. La zona di provenienza delle uve è l’areale di Campoli, San Donato in Poggio e, per il vitigno francese, le vigne di Molinuzzo e Cortine.
Vinsanto Chianti Classico DOCG – E’ il vero fiore all’occhiello dell’azienda. Prodotto solo nelle annate migliori e con le migliori uve selezionate provenienti dal comune di San Casciano in Val di Pesa.
Rosato IGT – Prodotto con uve Canaiolo e Sangiovese, in proporzioni variabili a seconda dell’annata e del livello qualitativo delle uve

Degustazione

Degustazione

Oggi degustiamo però i prodotti della linea Cortine:

Chianti Classico – 90% Sangiovese ed un 10%, in proporzioni miste, di Canaiolo e Colorino.
Uve selezionate nelle vigne limitrofe alla cantina di vinificazione. Il vino fa solo cemento ed affinamento in bottiglia;

Riserva – 90% Sangiovese in blend con un 10% di Merlot, proveniente dalla vigna sotto la Chiesa. Vengono selezionati le uve migliori provenienti da vigneti di oltre 50 anni. Assemblaggio in barrique di primo anno francese per 18/24 mesi, poi affinamento in bottiglie. Tutto viene fatto in maniera naturale. La fermentazione è fatta utilizzando lieviti autoctoni e naturali;

Gran Selezione – 100% Sangiovese. Soltanto i grappoli migliori vengono raccolti per esaltare al massimo il potenziale del terroir di Cortine. Le uve provengono interamente dalle vigne intorno alla cantina di Cortine e dal nuovo impianto messo a dimora nel 2017. 24 mesi in barrique di primo anno francese poi affinamento in bottiglia;

Vinsanto – Stiamo parlando del vino utilizzato dalla Cattedrale di Firenze durante le messe. Prodotto da oltre 1.000 anni ed ancora oggi prodotto in maniera tradizionale con uve Trebbiano, Malvasia e San Colombano. Le uve raccolte sono stoiate su graticci di canne, secondo tradizione. Rimangono lì ad appassire per vari mesi a seconda del clima, dopodiché va nei caratelli da 50/80 litri e lì rimane vita natural durante;

Canaiolo IGT – 100% Canaiolo che è valorizzato grazie ad una selezione dei grappoli. Una parte di queste uve serve per produrre il rosato. 12 mesi in barrique di primo francese poi affinamento in bottiglia;

Pugnitello IGT – 100% Pugnitello prodotto per la prima volta. Varietà riscoperta dall’Università di Firenze ed i primi a farlo fu San Felice perché lo avevano nella collezione dell’università. Vigne di una decina d’anni e solito iter di produzione: barrique di primo francese per 12 mesi, poi affinamento in bottiglia;

Andrea Paolini in barriccaia

Andrea Paolini in barriccaia

L’appuntamento per la degustazione dei prodotti della linea Pieve di Campoli è solamente rimandato di qualche settimana. Solo una volta degustati tutti i vini, vi spoilerò i mei 5 sorsi preferiti di questa azienda.

 

Pieve di Campoli

Degustazione e Visite

Loc. Cortine, strada di Cortine, 2

50028 Barberino-Tavernelle (FI)

Tel.: 055 – 822386

E-mail: [email protected]

Url.: pievedicampoli.it